SESSO MOSTRUOSO – Parte 2

Nuove sequenze erotiche che coinvolgono creature sovrannaturali.

di Alessandro Sivieri

*ATTENZIONE: CONTENUTI INADATTI AI MINORI*

Dark Shadows Eva Green seno

Prosegue con questo secondo capitolo la nostra rassegna sul sesso orrorifico, nata come costola del ciclo Le 5 donne mostruose. Se avete lo stomaco forte e una curiosità pepata, venite a scoprire il lato erotico di bestie, vampiri, cyborg e altri esseri sovrannaturali, che spesso sfogano le proprie pulsioni su partner umani, con un consistente rischio di salassi e sbudellamenti. È meglio una vampira porcella oggi o i globuli rossi domani?

Sesso con orchi in 3D

… e Shrek muto.

Questa scabrosa puntata funge da occasione per riportare alla luce pellicole sperimentali, dove gli autori giocano con le paure e i feticismi del pubblico, insieme a saghe cinematografiche che hanno fatto la storia del genere. Aprite la mente, indossate lo scafandro del nonno e proseguite a vostro rischio e pericolo.


TETSUO: THE IRON MAN (1989)

Tetsuo the Iron Man pene metallico

Priapismo alla Robocop.

Purtroppo il sottotitolo non si riferisce all’alter ego di Tony Stark. Questo lavoro di Shinya Tsukamoto rappresenta un autentico cult del panorama underground nipponico, che unisce con espedienti scioccanti horror, fantascienza, azione ed erotismo malato. La vicenda ruota intorno al tema del transumanesimo e della fusione uomo-macchina, tanto cari a registi come Cronenberg, che in modo analogo inserisce nelle sue pellicole elementi sessuali a volte disturbanti. Pesa inoltre l’eredità di Akira, un anime ormai leggendario, uscito appena un anno prima. Protagonista è un automobilista (Tomorowo Taguchi) in viaggio con la fidanzata (Kei Fujiwara) che, per errore, investe una sorta di passante feticista (Tsukamoto) che gode nell’aggiungere innesti metallici in varie parti del suo corpo. La coppia lo abbandona nel bosco in agonia e da qui iniziano i guai.

Scena di sesso in Tetsuo

Una volta tornato a casa, l’automobilista subisce una metaformosi, come se il pedone feticista gli avesse trasmesso una maledizione. Quando il pene gli si trasforma in una trivella fuori controllo, ha inizio una delle scene più folli, violente e disgustose mai viste su uno schermo. Accecato dal desiderio, si getta sull’inerme fidanzata nel tentativo di penetrarla. Ha luogo una intensa colluttazione dove la ragazza cerca di scappare e successivamente di difendersi con la forza, mentre l’aspetto dell’uomo diventa sempre più mostruoso. In ultima il fallo rotante ha la meglio, lacerando le interiora della donna. Alla faccia dei rapporti a rischio!


DARK SHADOWS (2012)

Eva Green strega in Dark Shadows

La recente stagione produttiva di Tim Burton non è certo delle più felici: il regista di Burbank sembra mettere passivamente in scena i suoi canoni estetici, svendendosi ai rigidi paradigmi Disney e sfornando pellicole ben lontane dalla profondità e dalla poesia degli esordi. Eppure Dark Shadows, con Johnny Depp nei panni del vampiro Barnabas Collins, è un film che funziona. Proiettato negli anni ’70, con le vicende di una famiglia di strambi, Burton mette in campo interpretazioni gustose e un umorismo grottesco che non risulta forzato. E poi c’è Angelique, la strega di Eva Green, della quale abbiamo già discusso nella terza parte delle 5 donne mostruose. La pericolosa alchimia tra i due protagonisti è l’anima del film.

Dark Shadows Eva Green e Johnny Depp

A qualcuno piace freddo.

I loro incontri-scontri uniscono la violenza e la vendetta alla tensione erotica, mettendoci di fronte a due esseri non-morti che devono scegliere se scannarsi o fare i porcelloni. Entrambi i sentimenti sono dovuti ad alcuni screzi dei bei tempi andati. Una delle sequenze più spassose riguarda una schermaglia verbale tra il vampiro e la strega per questioni aziendali, che presto si tramuterà in un ritorno di fiamma: l’intera stanza viene messa a soqquadro dalla loro passione, a metà tra il coito e la rissa, che non risparmia nemmeno pareti e il mobilio. Per quanto un vampiro sia assetato, due bocce da competizione sono più allettanti di un ettolitro di sangue fresco.


NIGHTMARE 3 – I GUERRIERI DEL SOGNO (1987)

Nightmare 3 scena infermiera

Esami anatomici accurati.

Negli anni ’80 il sadico Freddy Krueger, demone sfigurato con il volto di Robert Englund, faceva scintille: era in grado di manipolare i sogni altrui, sfruttandoli come portali per accedere alla nostra realtà, spesso con esito letale per le vittime. A Freddy non mancava uno strano senso dell’umorismo, perché amava sfottere il malcapitato di turno con giochi di parole, mutare forma e palesarsi come un desiderio proibito, salvo poi scuoiare lo sfigato sognatore. Una sequenza alquanto memorabile ha luogo durante il terzo episodio (I guerrieri del sogno), considerato uno dei migliori della saga.

Nightmare infermiera in topless

La vittima designata è Joey (Rodney Eastman), un ragazzo di poche parole ricoverato presso l’ospedale psichiatrico di Westin Hills. Freddy lo approccia con le sembianze di una procace infermiera milf (Stacey Alden), che si lascia spogliare rimanendo in topless. Quale terapia migliore per far schizzare la pressione alle stelle? Di certo una gita all’ospedale diventerebbe più piacevole. La donna si adagia con Joey sul letto e i due iniziano a limonare pesantemente, fino a quando le loro lingue si fondono, allungandosi a dismisura. Successivamente il ragazzo viene legato al letto grazie a delle lingue rigurgitate dall’infermiera-Freddy, che si avvinghiano a polsi e caviglie. Dopodiché si apre nella stanza un portale infernale, all’interno del quale il materasso precipita, lasciando Joey in uno stato comatoso per lo shock. Di certo un sogno bagnato che non vorremmo fare.


UNDERWORLD: EVOLUTION (2006)

Underworld Evolution scena di sesso

Non c’è trippa per licantropi.

Ai cultori del genere non suonerà nuova la saga di Underworld, composta da tamarrissimi B-movie sullo scontro millenario tra vampiri e licantropi. Prodotti onesti e che sanno farsi rispettare, grazie scelte visive e a scene d’azione che devono molto a Matrix. Intrigante è anche il setting moderno, dove i raffinati vampiri sono la classe aristocratica, mentre i lupi mannari sono gli schiavi in cerca di libertà e vendetta. In questa guerra millenaria, portata avanti a sparatorie, calci in culo e creature antiche riesumate, spicca la gnoccona protagonista: Kate Beckinsale, già inserita tra le Donne mostruose, interpreta la radiosa vampira Selene. Difficilmente scopre più carne del dovuto, essendo sempre chiusa in tute di pelle aderenti che mettono in risalto le sue forme (in particolare il posteriore). Nel secondo film abbiamo una scena di passione che mette alla prova le coronarie.

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Selene e Scott (Michael Corvin), un ibrido vampiro-licantropo già visto nel primo episodio, sono in fuga da una masnada di potenti succhiasangue che non vedono l’ora di farli secchi. Rifugiatisi in una baita nel bel mezzo del nulla, consci di essere delle creature arrapate e di aver sviluppato un legame amoroso, decidono saggiamente di darsi al nudismo. La scena è abbastanza soft e spinge più sul lato romantico, ma possiamo comunque ammirare lo splendido corpo di Kate, che esce finalmente dalla tutina. Cari licantropi, non avrete il mio voto.


JASON VA ALL’INFERNO (1993)

Jason va all'inferno Ragazza nella tenda

Abbiamo visto i mostri, ora è il momento dello splatter, dove i killer guardoni aggrediscono giovani coppie che si danno alla pazza gioia in luoghi appartati. La saga di Jason Voorhees, assassino sovrannaturale e di poche parole, è un altro caposaldo degli anni ’80 (si è anche scontrato con il rivale Freddy Krueger in un crossover). Vari sequel si sono succeduti nel tempo, mostrando una qualità altalenante. Jason va all’inferno riesce a malapena a intrattenere, per via di una regia impersonale e di interpretazioni sotto la media. Lo stesso Jason, più che apparire in prima persona, si limita a possedere i corpi altrui, data la precedente esplosione delle sue membra. Inizia così un viaggio scandito da omicidi, dove il nostro villain possiede gente sconosciuta nel tentativo di arrivare a reincarnarsi attraverso un membro della famiglia Voorheees. Tra le scene degne di nota abbiamo una coppietta attaccata da Jason mentre assapora le bellezze del campeggio.

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I due ragazzi (Michelle Clunie e Michael Silver) decidono di arricchire la loro esperienza outdoor copulando dentro una tenda. Lei si toglie ogni cosa, permettendoci di ammirare due discreti meloni, mentre lui getta via il condom, che stando alle sue parole gli rovinerebbe l’esperienza. Mentre i due cavalcano come pazzi, in prossimità dell’orgasmo, Jason si avvicina alla tenda possedendo il corpo di un medico legale, e trafigge la ragazza con un palo di ferro. Non contento di questa allegorica doppia penetrazione, il killer tira verso l’alto la sua arma, aprendo in due la poverina, mentre il partner assiste terrorizzato alla scena, intrappolato sotto di lei. Abbiamo imparato una lezione importante: Jason supporta il sesso sicuro.


Se siete arrivati fin qui senza rimettere la cena (o appartarvi in bagno), vuol dire che siete i lettori modello di Monster Movie. O forse no. Nel caso via avanzi qualche spicciolo, siete invitati a recuperare le pellicole citate nel pezzo e a drizzare le antenne in vista dei prossimi, eccitanti capitoli.

Dark Shadows Eva Green abito blu

Se vi siete persi la prima e la terza parte, qui potete recuperarle:

SESSO MOSTRUOSO – Parte 1

SESSO MOSTRUOSO – Parte 3

SESSO MOSTRUOSO – Parte 4

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