VITTIMA DEGLI EVENTI
di Matteo Berta
Quando si è deciso di intraprendere questo stimolante viaggio alla scoperta dei lavori amatoriali frutto di passioni verso opere originali, abbiamo stabilito un presupposto: La nostra ricerca non deve essere in alcun modo condizionata da preferenze personali, ma solamente da volontà obbiettive di considerare un prodotto per la sua onestà di intenti.
In questo articolo prendiamo in considerazione “Vittima degli eventi” un lavoro nato dall’ispirazione verso storie tratte dagli albi di Dylan Dog. Questo fan-made nasce dalla passione di Claudio Di Biagio e Luca Vecchi che insieme sono riusciti a portare nella rete un lavoro frutto di una logica produttiva No-profit basata fondamentalmente sulle “offerte” degli utenti. Ho avuto modo di conoscere Di Biagio e per quanto non mi abbia impressionato in simpatia o in umiltà, è innegabile che il suo lavoro su Dylan Dog nasca dalla sana e semplice passione per queste belle storie edite dalla Sergio Bonelli.
Il film funziona di per se, non sembra peccare di particolari virtuosismi fini a se stessi e cerca in molti modi di omaggiare le storie e i personaggi originali, senza voler osare quasi nulla di nuovo. La recitazione generale è abbastanza di basso livello, da una parte eccede in caricature per quanto riguarda alcuni personaggi secondari e dall’altra “sponda del Tevere” non si è abbastanza credibili per dar voce ad una sceneggiatura ostica da rappresentare realisticamente. Alcune sequenze avrebbero meritato un sottofondo notevolmente superiore, invece la colonna sonora di questo lavoro è di bassa qualità. Costumi e ambientazioni sono degni di nota, per essere un lavoro “amatoriale” (non proprio a zero budget, ma non parliamo certo di centinaia di migliaia di sacchi) essi si amalgamano perfettamente con il meccanismo narrativo e il look del prodotto.
Ci sono problemi strutturali e non solo, ma per come ci siamo presi la briga di vedere le cose, in questo particolare ambito della produzione audiovisiva, il lavoro è buono.
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