Black Mirror – Sei perle di perfetta distopia

Black Mirror – Sei perle di perfetta distopia

di Cristiano Bolla

Il 21 ottobre 2016 per molti era Natale. Questi molti, che in realtà sono proprio moltissimi, aspettavano questo giorno per scartare sotto l’albero con la stella di Netflix sei piccoli regali confezionati e consegnati da Babbo Charlie Brooker. Curiosamente, tra l’altro, quegli stessi fan aspettavano questo giorno dal dicembre del 2014, quando venne rilasciato l’ultimo episodio finora disponibile: White Christmas, per l’appunto. Gioite tutti, perché è arrivata la terza stagione di Black Mirror.

tumblr_lvuddlmtk31qat9klo1_r2_500

Parafrasando il celebre libro di Raymond Carve: di cosa parliamo quando parliamo di Black Mirror,  nel caso finora abbiate vissuto senza conoscere una delle serie più belle mai realizzate. È una serie antologica innanzitutto: ogni episodio è narrativamente e cronologicamente slegato dagli altri e tutte le tredici puntate delle tre serie più lo speciale natalizio finora rilasciate possono essere viste in ordine sparso senza tuttavia perdere di fascino e interesse. È stata ideata e scritta da Charlie Brooker per Endemol, la produzione è tutta inglese e dal 2015 Netflix ne ha acquistato i diritti. Scheda tecnica fatta, ma quello che conta è il contenuto.

netflix

Black Mirror è la serie che indaga il nostro rapporto con la tecnologia e su come questa potrebbe influenzare il nostro futuro. “Cosa succederebbe se” è il primo comandamento di ogni episodio della serie e il risultato di questo what if narrativo non è per niente confortante ma, anzi, restituisce visioni distopiche del futuro tecnologico e sociale. Alcune di queste distopie hanno già trovato una loro profetica realizzazione, tra l’altro.

monster-movie-italia-netflix

Se siete tra i fan sopracitati e volete sapere se guardare fiduciosi a questi nuovi sei episodi, in verità vi dico: sono dei piccoli gioielli anche questi. Niente è stato alterato nel nucleo originario della serie e ritroverete le stesse ansie, paure ed emozioni contrastanti che probabilmente vi hanno tenuto incollati allo schermo nelle prime due stagioni.

black-mirror-monster-movie-italia

Nosedive, Playtest, Shut Up and Dance, San Junipero, Man Against Fire e Hated in The Nation: questi i titoli dei nuovi episodi e tre le caratteristiche da considerare. Innanzitutto i tanti volti conosciuti che hanno deciso di salire a bordo del progetto Black Mirror: Bryce Dallas Howard è la protagonista della prima, fantastica puntata della serie, ma non è l’unico attore noto; ritroviamo infatti Jerome Flynn dal Trono di Spade, Michael Kelly da House of Cards e Benedict Wong da Marco Polo, giusto per dirne tre.

monster-movie-italiae-1475840940-black-mirror-bryce-dallas-howard

Al secondo posto la vera e piacevole novità stilistica della stagione: pur mantenendo il focus sul rapporto con la tecnologia e bla bla, questi sei episodi spaziano piacevolmente tra i generi. Distopie, sì, ma anche qualcos’altro: Playtest ha i connotati dell’horror, San Junipero della love story e Man Against Fire è un action e via dicendo. Nonostante questo si mantiene il carattere e l’atmosfera da “ora vado a coprire subito la webcam”.

Questo ci porta dritti al terzo punto, ossia l’attenzione molto più marcata ai social network. Nella terza stagione di Black Mirror, infatti, su sei episodi ben tre hanno direttamente a che fare con il rapporto delle persone con i social e con la rete: Nosedive (ma quanto è bella Bryce?) ipotizza una società fondato su uno star system, se hai poche stelle sei emarginato etc; chiarissimo il riferimento all’esasperazione da like che attanaglia moltissime persone, una vera e propria dipendenza da social ora anche diagnosticabile. Playtest, invece, tratta un tema che recentemente ha toccato anche la nostra cronaca nera: vi dice niente Tiziana Cantone? Ecco, roba del genere. Hated in The Nation, infine, in 90 minuti fa capire quanto i social e quello che viene scritto su di essi abbiano una diretta responsabilità e conseguenza nel mondo reale.  Tutto questo non fa altro che ribadire un concetto cui, soprattutto ultimamente, ho molto a cuore: postate con prudenza, intelligenza e responsabilità.

Tutti gli episodi, dal primo all’ultimo, sono interessanti e appassionanti: ci vuole un po’, circa una mezz’ora, perché lo specchio nero si rompa e venga fuori il vero soggetto della puntata. Black Mirror è la miglior serie nel suo genere: prende qualcosa da un po’ tutti i grandi riferimenti televisivi e cinematografici, ma ci unisce una perfetta e realistica visione della realtà in cui innesta la sua personale distopia, è realismo magico allo stato puro. Fare binge-watching è quasi imperativo.

È una serie magica perché, come racconta Brooker citando Arthur C. Clarke: “qualsiasi tecnologia sufficientemente avanzata è indistinguibile dalla magia. Ansia.

Black Mirror – Season 3 DISPONIBILE SU NETFLIX

Black Mirror – Season 1

Black Mirror – Series 1-2 and Special

 

Un commento Aggiungi il tuo

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.