di Matteo Berta
La salvezza dell’europa dell’est è in mano al cacciatore di vampiri Trevor Belmont, protagonista di Castlevania adattamento anime-televisivo della famosa saga di videogiochi della Konami. Chi è iscritto a Netflix sa che almeno una volta al mese è Natale, la piattaforma di videostreaming sta dominando l’entertainement audiovisivo rilasciando spesso prodotti di alta qualità come il recente film Okja scritto e diretto da Bong Joon-ho e appunto questo breve anime.
Questa serie si presenta più come un prologo esteso a una vera e importante serie, infatti in quattro episodi è difficile riuscire ad uscirne sazi, anzi, il tutto si chiude lasciandoti l’acquolina in bocca. Che ci sia qualità è un dato di fatto, la scrittura è ottima ed è inserita in un contesto ultra suggestivo. La bellezza risalta agli occhi dal momento che non si cerca di ricalcare la controparte videoludica, ma semplicemente si vuole portare sugli schermi un prodotto seriale di livello.
Le battaglie migliori non sono quelle concrete con spade, forconi e fruste ma sono quelle morali, come la faccenda dei “parlatori” o dello scontro verbale (dove si arriva quasi ai massimi sistemi) tra il nostro protagonista Trevor Belmont e l’arcivescovo della città della Valacchia. A proposito di Trevor, abbiamo Morris alla colonna sonore, molto probabilmente ha firmato qualche accordo con Netflix, essendo presente in molte produzioni. Non voglio spoilerare nulla, anche perché, essendo una serie così breve, già raccontandovi la trama vi rivelerei gran parte dello svolgimento.
Castlevania: Lords of Shadow 2
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