STAR WARS: IL NUOVO HAN SOLO NON SA RECITARE?

Alden Ehrenreich non somiglia a Ford, ma è il problema minore.

di Alessandro Sivieri

La prima volta che ho visto Alden Ehrenreich è stato in Ave, Cesare! dei fratelli Coen. La pellicola racconta con un tocco surreale la Hollywood degli anni ’50, dove troviamo Ehrenreich nei panni di un attore western poco espressivo, inserito a forza dai produttori in un film romantico. Il regista ce la mette tutta per farlo recitare in modo decente e i suoi tentativi frustranti scatenano grasse risate nel pubblico. Immaginate la sorpresa quando questo tizio relativamente sconosciuto è stato scelto per Solo: A Star Wars Story, ereditando il ruolo del contrabbandiere che fu di Harrison Ford. Inevitabilmente sono sorte le proteste, perché resuscitare un personaggio amatissimo con il volto di un esordiente è una mossa che gli aficionados non riescono a digerire. Intendiamoci, Ford non è mai stato un attorone da film d’essai, ma è un divo che ha sempre fatto leva sui suoi punti di forza. È entrato di prepotenza nella Storia del cinema con due personaggi carismatici come Solo e Indiana Jones, partoriti dalle menti di Lucas e Spielberg.

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A riprese inoltrate è giunta notizia di grossi problemi di produzione, che hanno portato al licenziamento dei registi Phil Lord e Chris Miller, sostituiti dal veterano Ron Howard, che ha rigirato la quasi totalità delle scene. A questo si aggiungono voci secondo cui Ehrenreich era così scarso sul set da preoccupare i produttori, che hanno prontamente assunto un acting coach per aiutarlo a recitare. Non per essere maligni, ma mi è venuto proprio in mente il volto imbambolato di Alden in Ave, Cesare!, mentre cerca di pronunciare una semplice battuta senza suonare come un bifolco. Buona parte dei fan ragiona su questa linea e ha bocciato la scelta di Ehrenreich in partenza, evocando a gran voce Anthony Ingruber per Han Solo. Quest’ultimo è un attore e imitatore di origini canadesi che assomiglia a Harrison Ford in modo incredibile, tanto da aver incarnato una sua versione ringiovanita in The Age of Adaline. All’apparenza parrebbe una mossa azzeccata: Ingruber sembra davvero Ford e imita senza sforzo le sue espressioni e la sua impostazione vocale. Ma non è detto che un imitatore possa dare spessore a un ruolo e reggere un intero film da solo. Siamo sicuri di preferire una copia carbone di Ford a una versione più fresca e originale del suo storico personaggio? Il passato va rispettato e non scimmiottato. Se Ingruber fosse stato scelto, tutti gli avrebbero chiesto di interpretare l’attore Ford e non il protagonista Han. Forse l’unica via per far funzionare un film del genere è scegliere un outsider come Ehrenreich. Ok, torniamo a lui: sa recitare?

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Alle dichiarazioni sull’inespressività se ne sono aggiunte altre riguardo il suo ingaggio. Il nostro eroe sarebbe entrato sotto l’ala protettrice di Steven Spielberg, che dopo averlo incontrato a una festa (un Bat Mitzvah), lo raccomandò alla produttrice Kathleen Kennedy. Alle nostre orecchie suona verosimile, dato che Spielberg può fare il bello e il cattivo tempo con i suoi pupilli. Secondo voi perché Shia LaBeouf è apparso in Indiana Jones 4? Perché quell’irresistibile pasticcione di Colin Trevorrow è finito a dirigere Jurassic World? Ora avete un’idea del peso che il “povero” Alden porta sulle spalle: eredita un ruolo importante e molti fan lo credono un pirla raccomandato. E questo pirla potrebbe rovinare un personaggio leggendario, tanto che secondo alcuni la Disney sarebbe già pronta al flop.

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Dopo aver visto il trailer, come abbiamo già specificato, non ci sentiamo di emettere un giudizio netto: Ehrenreich non compare a sufficienza per farci capire se sia entrato nel ruolo ma, differenze estetiche a parte, non ci sembra così assurdo vedere in  lui un Han inesperto e spaccone. A questo punto, a meno che alla Casa di Topolino non siano impazziti, dovrebbe quantomeno offrire una performance decente. Va bene la spintarella di Spielberg, ma avranno visto qualcosa in lui, tanto da sceglierlo in mezzo ad altre migliaia di candidati. Ora torniamo alle sedicenti “fughe” di notizie: sappiate che in ogni possibile scenario hanno un’utilità ben precisa.

Non importa se Alden reciti bene o male, mettere in giro delle voci sul suo conto abbasserebbe le aspettative degli spettatori. Ciò significa che se fosse effettivamente un cane sul set, il pubblico non accuserebbe il colpo, entrando in sala con una sospensione dell’incredulità già ai massimi livelli. Viceversa, se mostrasse un grande talento o anche solo una buona dimestichezza con il personaggio, gli scettici ne uscirebbero sorpresi in positivo, perché fino all’altro ieri tirava aria di tragedia. Una tragedia che potrebbe consumarsi comunque. Ricordatevi che Han Solo è legato indissolubilmente a Ford, quindi Ehrenreich può sforzarsi quanto vuole, ma per molti fan non sarà mai bravo abbastanza.

 

2 commenti Aggiungi il tuo

  1. Austin Dove ha detto:

    ciao^^
    oltre al fatto che han nella trilogia per me è sempre stato l’uomo, quello che difendeva Leila e ci litigava, questo qui in effetti mi dà la sensazione di ragazzino mammone, non quello di un criminale che si addolcisce a 40 anni. per me è bocciato a prescindere

  2. the Lost Wanderer ha detto:

    Io personalmente voglio darmi un minimo di “beneficio del dubbio”. E’ certo che comunque vada non accontenterà tutti, ma magari in scena riuscirà (alla fine) a portare a casa la “pagnotta” XD

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