“We are Venom”

di Alessandro Sivieri

Mentre la Fox può ancora dilettarsi con gli X-Men, la Sony ha il giovane Spider-Man di Tom Holland in affidamento congiunto con la Marvel, rendendo il Tessiragnatele un membro dell’UCM a tutti gli effetti. Questo non ha impedito alla casa di produzione nipponica di mettere in cantiere degli spin-off su villain e personaggi secondari, primo tra tutti Venom, storico avversario dell’Uomo Ragno. Come concretizzare l’operazione? Mettiamo come protagonista l’interprete di grido Tom Hardy, già sprecato dalla Warner per un Bane in stato di friendzone; mettiamo alla regia un buon mestierante come Ruben Fleischer, che ha all’attivo il piacevole Zombieland; confondiamo le acque, dichiarando che il film sarà parte dell’Universo Marvel, ma anche no. La faccia stranita di Kevin Feige alla notizia ci ha già detto molto, ma è certo che il Peter Parker di Holland comparirà in una certa misura. I film sui cattivi ci piacciono, sempre che vengano scritti meglio di Suicide Squad, quindi non ci chiediamo se questa pellicola sia utile, quanto se sia interessante e onesta con il materiale d’origine.

Valori produttivi a parte, il personaggio di Venom esige rispetto, e non è sicuramente il primo degli eroi: nei fumetti Eddie Brock è un giornalista d’inchiesta che viene licenziato a causa di Spider-Man e giura vendetta verso quest’ultimo. In seguito viene contaminato da un simbionte venuto dallo Spazio, che gli dona capacità sovrumane e un aspetto mostruoso. Nasce l’essere chiamato Venom, che vive nel corpo di Brock e possiede una personalità a parte. Diventerà uno dei villain principali di Spider-Man, insieme al suo figliastro Carnage, ancora più pericoloso. A giudicare dal trailer la storia personale di Brock prende una direzione leggermente diversa: sembra che Brock, indagando sulle misteriose ricerche del dottor Carlton Drake (Riz Ahmed) e dell’azienda nota come Life Foundation.

Infiltrandosi nei laboratori, viene in contatto con il simbionte che lo trasformerà in Venom, donandogli i poteri che tutti conosciamo. A quel punto scatterà una fuga dagli sgherri dell’organizzazione. Se già il teaser non aveva convinto, questo full trailer non riesce a dissipare i dubbi: Hardy stesso appare poco ispirato nei panni di Brock, che rispetto alla controparte cartacea rischia di diventare un falso cattivo, il solito perdente che si ritrova tra le mani un potere pericoloso e riesce a dominarlo, sfruttandolo per fare del bene. Speriamo che il traguardo non consista in un lungometraggio sui Sinistri Sei che salvano il mondo con qualche battuta. Non sappiamo se Venom combatterà contro Spider-Man, ma guardiamo con una punta di speranza al Carnage di Woody Harrelson, perfetto per il ruolo dello psicopatico Cletus Kasady, che comparirà nella pellicola offrendo una sfida all’altezza.

Il resto, ahimè, porta oscuri presagi: gli effetti speciali, allo stato attuale, fanno pensare a un film di diversi anni fa, mentre i comprimari rimangono anonimi, specialmente lo scienziato di Ahmed, che ha la faccia troppo pulita per interpretare un leader senza scrupoli. Le scene d’azione, tra inseguimenti urbani e gente lanciata in aria, sembrano costruite in modo poco originale e il main plot è intuibile nella sua semplicità. Gli unici fattori che destano interesse, a parte la diatriba con la Marvel, è l’aspetto finale di Venom, senz’altro superiore a quel disastro di Topher Grace. Inoltre il fattore schizofrenia, dove Brock comunica con il simbionte, potrebbe donare complessità al personaggio e offrire lo spunto per qualche buon dialogo.

Ma per creare un cattivo all’altezza è proprio necessario renderlo buono?