LE 5 DONNE MOSTRUOSE – Parte 6

Vampire millenarie, creature umanoidi e altre donzelle pericolose.

di Alessandro Sivieri

*ATTENZIONE: CONTENUTI INADATTI AI MINORI*

I vostri bollenti spiriti stanno per raggiungere il calor bianco, quindi vi consigliamo di recuperare un estintore, e già che ci siete anche un bel fucile a pompa e dei paletti acuminati. Torniamo a perseguitarvi gli ormoni con il ciclo de Le 5 donne mostruose (primo capitolo qui), dove si parla liberamente delle signorine più feroci del Cinema. Aliene, succubi, mutanti, vampire: ce n’è per tutti i gusti, lungo una passerella insanguinata che non si limita al filone orrorifico. Non di rado le femme fatale innaturali fanno capolino in pellicole d’autore o ascrivibili a un genere inaspettato.

Aaliyah regina dannati poster film

L’acquolina scorre a fiumi in bocca, insieme al sudore freddo. Al profumo femminile si somma quello della paura, perché le mostresse saranno pure piacenti, ma non scherzano quando le fate arrabbiare. Questa rubrica non si limita a una esibizione di corpi voluttuosi e si prodiga nell’analisi dei singoli personaggi e del loro impatto nei film. Scoprirete che dietro un visino dolce può celarsi un demone antico o il riflesso delle vostre ossessioni. In tutti i casi si tratta di un valore aggiunto alla storia. Iniziano con il menù di oggi, a base di non-morti, creature acquatiche, streghe ed ereditiere Sith.


JANE LEVY – EVIL DEAD (2013)

Jane Levy Mia Evil Dead

Quando ti chiedono almeno una seconda lingua e tu fraintendi.

Dal giovane Fede Alvarez arriva il remake del truculento cult di Sam Raimi, che ha dato vita a una trilogia iconica. Stessa foresta sinistra, stessa baracca isolata, stesso Necronomicon che verrà aperto incautamente da un branco di amici ingenui. Questo nuovo La Casa non indulge nella comicità slapstick usata a profusione da Raimi, ma è feroce in ambito splatter, oltre che diligentemente cinico nella trama. I demoni piombano nella baracca e si mettono a possedere, torturare e squartare gentaglia. Non è presente l’Ashley Williams di Bruce Campbell, colonna portante della serie, però c’è Mia Allen (Jane Levy), ben diversa dalle donzelle dei vecchi episodi.

Mia Allen inizio La Casa 2013

Jane Levy, già vista in show come Shameless e Suburgatory, diventa la protagonista assoluta ed evita di scimmiottare la spacconeria di Ash. Ragazza fragile e depressa, viene portata nel capanno dagli amici e dal fratello per disintossicarsi dalla droga. Le crisi di astinenza si fanno sempre più pesanti, ma oltre ai suoi demoni personali, Mia dovrà affrontare quelli del famigerato Necronomicon. È questione di tempo prima che uno del gruppo, il più idiota, trovi lo strano libro, lo apra e ne reciti le formule. Iniziano le possessioni e Mia cade vittima delle forze del male, subendo inoltre il doloroso stupro con i rami che i fan conoscono bene (ne abbiamo parlato in Sesso mostruoso).

Mia Evil Dead 2013 finale

Starà al fratello David (Shiloh Fernandez) mettere in atto il rituale per salvare Mia, a costo della vita. La ragazza, tornata dal mondo dei trapassati, attraversa una rinascita a tutto tondo, e da inerme burattino delle tenebre si trasforma nell’eroina di cui avevamo bisogno. Gridando come una disperata, subendo gravi mutilazioni e affrontando i suoi traumi pregressi, Mia riesce ad avere la meglio (almeno per il momento) sulla masnada infernale. La poco nota Jane Levy si dimostra convincente sia come tossica con problemi sociali, sia come demone che tende agguati in cantina e si sega in due la lingua. Il suo percorso è simile a un martirio e si conclude sotto una pioggia di sangue. Il suo fascino è notevole (quando non è uno zombie) e speriamo di rivederla presto!

Jane Levy attrice foto


DAISY RIDLEY – STAR WARS EPISODIO IX (2019)

Daisy Ridley Star Wars 9

La gestione disneyana della saga di Star Wars ha avuto alti e bassi. Gli episodi della nuova trilogia scopiazzano dal passato e sono piagati da scelte narrative che si sconfessano a vicenda. The Rise of Skywalker ha visto il ritorno di J. J. Abrams in cabina di regia, impegnato a mettere delle pezze su ciò che aveva fatto inferocire molti fan in The Last Jedi. Il risultato è un’avventura godibile, piena di tocchi estetici alla Indiana Jones, ma scritturalmente squilibrata e con un montaggio frettoloso. Le controversie hanno colpito anche i membri del cast, inclusa Daisy Ridley, sommersa di critiche per la sua Rey. La protagonista, giudicata dai detrattori una Mary Sue, fa sovente la figura di una principessina Disney infallibile. I suoi sbandamenti etici si limitano a del sesso telepatico con Kylo Ren (Adam Driver) e a due fulmini lanciati a caso. Scopre inoltre di essere una Palpatine, tanto per scrollarsi via l’anonimato introdotto da Rian Johnson.

Dark Rey in Star Wars 9

Beccatevi questa, ricercatori Oral-B!

Tra i tanti deliri mistici di Episodio IX, c’è un bel momento che coinvolge la Ridley: mentre esplora i resti della Morte Nera, si ritrova faccia a faccia con una sua ipotetica versione malvagia, forse per via dei geni latenti o per la carica di Lato Oscuro nell’aria. Dark Rey si vede per pochi istanti e possiede, nell’ordine, uno sguardo sinistro, un cappuccio fashion, una spada laser a doppia lama e una fila di denti aguzzi. Chi si aspetta un vero e proprio duello rimarrà deluso, poiché si tratta di un conflitto psicologico risolto alla buona. Ci spiace che Dark Rey non abbia avuto più minutaggio per spaccare come si deve. Siamo certi che l’attrice avrebbe reso molto bene un passaggio all’oscurità, ma si tratta pur sempre della Disney. Vi sollazziamo con una delle prime apparizioni televisive della Ridley, nella serie Silent Witness. Il suo ruolo? Un cadavere con le minne di fuori.

La salma è la virtù dei morti.


CAROLINA BANG – LE STREGHE SON TORNATE (2013)

Carolina Bang Streghe son tornate

A Zugarramurdi si saluta così.

Provate a immaginare una rapina a una gioielleria del centro di Madrid che va per il verso sbagliato. I criminali, due imbecilli patentati, fuggono perciò in campagna con un tassista e un ragazzino. La strada è scandita da incontri surreali e il gruppo piomba infine nel tenebroso paesino di Zugarramurdi. Il luogo esiste realmente ed è collocato nella provincia di Navarra. Quei territori hanno una fama stregonesca e questo spassoso film di Alex de la Iglesia ci mostra proprio una congrega di fattucchiere che sequestrano i protagonisti in casa. La strana famiglia si divide tra vecchie megere, transessuali vestiti a festa e la splendida Eva di Carolina Bang, una giovane strega dedita al sadomaso.

Carolina Bang Zugarramurdi strega

Dapprima le streghe improvvisano un bel banchetto e si mettono a cucinare il bambino nel forno, come vuole la tradizione, ma i ladri riescono a liberarsi e tentano di correre verso la libertà. Uno di loro, complice il matrimonio in crisi, si innamora di Eva. La donna lo ricambia e per punizione viene sepolta viva dalla madre. Il piatto forte è però il sabba finale, dove decine di consorelle si riuniscono per compiere un rituale e ristabilire il loro dominio sul mondo. Viene evocato un mostro gigantesco e orribile, la Grande Madre, somigliante alla Venere di Milo. La creatura è così disgustosa da rischiare di togliervi la passione per le tette.

Grande Madre Le streghe son tornate

Forse era meglio finire nel forno.


VALERIIA KARAMAN – THE LIGHTHOUSE (2019)

Valeriia Karaman sirena The Lighthouse

Se sentite parlare delle sirene, non vi immaginate Ariel che canta sugli scogli con il suo reggiseno di conchiglie? Svegliatevi, qui non c’è Walt Disney ma Robert Eggers, che dopo The Vvitch confeziona un’altra opera disturbante. The Lighthouse vede Robert Pattinson e Willem Dafoe nei panni di due guardiani di un faro, alle prese con segreti scomodi e con una psiche alla deriva. Dafoe è un vecchio marinaio, burbero e dispotico, che umilia il giovane Pattinson in ogni occasione. Quest’ultimo stringe i denti e sopporta, percé non ci sono alternative. Il ragazzo ha un passato di menzogne, una pulsione sessuale insoluta e una crisi di identità che si fa sempre più allucinata. Durante una delle sue visioni, incappa in una sirena sulla spiaggia.

Robert Pattinson Lighthouse

Quando scopri che lei ha la coda ma ti faresti anche un’aragosta.

Ephraim Winslow (Pattinson) si era già dato all’autoerotismo con un feticcio di sirena trovato nel letto, ma ora ha la possibilità di farsene una in carne e ossa. La creatura (Valeriia Karaman) ha uno sguardo ipnotico e un corpo da paura, se non fosse per la coda. Le sue parti basse comprendono una pesciosa vagina gigante, quindi Ephraim perde il lume della ragione e decide di darci dentro. La scena di sesso è tra le più stranianti degli ultimi anni e il film non specifica se sia il frutto della pazzia di Ephraim o un autentico incontro. Il verso acuto che emette la sirena costituisce un altro tassello di questo mosaico perturbante. Non dormirete per un paio di notti, ma scommettiamo che starete più attenti quando andrete a pesca.

Scena Pattinson Sirena Lighthouse


AALIYAH – LA REGINA DEI DANNATI (2002)

Lestat e Akasha

I romanzi gotici di Anne Rice, celebre per la sua opulenza descrittiva e per l’intreccio tra la sessualità e il macabro, erano già stati al cinema: Intervista col vampiro ci ha presentato Tom Cruise e Brad Pitt nei panni di due raffinati degustatori di sangue. Le avventure di Lestat de Lioncourt proseguono, un po’ a sorpresa, ne La regina dei dannati, firmato da Michael Rymer. Costui è il regista di serie tv come Hannibal e Battlestar Galactica. Il vampiro, risvegliatosi dopo una lunga catalessi, decide di sviluppare il suo talento per la musica, diventando una rockstar. Il concerto di Lestat (Stuart Townsend) risveglia però la potente Akasha (Aaliyah), originaria dell’Egitto e considerata la madre di tutti i vampiri.

Akasha Aaliyah regina dannati

La regina vampirica non esita a rapire Lestat per farne il suo sposo. Con un pizzico di suggestioni mentali, il protagonista si lascia sedurre e sembra destinato a regnare al fianco di Akasha. I due si nutrono a vicenda e sviluppano un rapporto malato, colmo di tensione erotica. Siamo lontani da una parvenza di qualità produttiva ma guardando la bella vampira non possiamo che rimpiangerne l’interprete. Aaliyah Dana Haughton, cantante, ballerina, attrice e modella, è infatti scomparsa a soli 22 anni in un incidente aereo. Possiamo considerarla un prototipo visivo di altre femme fatale, come la mummia Ahmanet e la perfida Incantatrice. Alla colonna sonora hanno collaborato diversi musicisti famosi, tra cui i Korn, Chester Bennington e Marilyn Manson.

Regina dei dannati scena amore Lestat


L’abbuffata mostrifera è stata alquanto variegata e speriamo che, oltre a rifarvi gli occhi, corriate subito a vedere The Lighthouse, perché ne vale la pena. Vi siete scoperti sirenofili o avete i conati di vomito? Dal canto nostro siamo indecisi se essere prosciugati, ubriacarci con Pattinson o finire cucinati con patate. L’importante è non cadere in bocca alla Grande Madre. La rassegna proseguirà con inedite signorine pronte a scorticarvi l’anima.

Dark Rey Star Wars artwork

Palpereste questa Palpatine?

Qui potete recuperare gli altri episodi:

LE 5 DONNE MOSTRUOSE – Tutti i capitoli

Link alla rubrica spin-off sulle scene erotiche con mostri:

SESSO MOSTRUOSO

6 commenti Aggiungi il tuo

  1. A. ha detto:

    Non è l ora per vedere certe foto 😂😂😂

    1. Monster Movie ha detto:

      È sempre l’ora per il Lato Oscuro…

      1. A. ha detto:

        Si vero

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