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Come sarebbero gli animali se li concepissimo come i dinosauri.

di Matteo Berta

Buonasauro.

La cultura cinematografica monster e diversi altri prodotti d’intrattenimento, soprattutto per l’infanzia, hanno costituito un immaginario condiviso e iconico del “dinosauro” come essere esteticamente “nudo”, senza peluria ne grasso corporeo, come se i sauri fossero tutti dei grandi rettiloni, quando in realtà le più recenti teorie dei paleontologi e deigli scienziati specializzati guardano ai giganti del passato più come degli uccelli primitivi.

Oggi vi presentiamo un interessantissimo lavoro realizzato dai paleoartist John Conway e  C.M. Kosemen che hanno deciso di rappresentare su carta gli animali oggi esistenti raffigurandoli con la concezione che “il mondo” applica per identificare i dinosauri. Una serie di ritratti di animali magri e senza pelo, il risultato è suggestivo e spesso spaventoso.

BABBUINO

Non si direbbe proprio essere un Papio Erxleben, ma una sorta di carnivoro dalle sembianze saure, invece, “rimuovendo” il pelo e ogni fibra di grasso corporeo il babbuino appare in questo modo, in risalto è il muso con questa spaventosa apertura mandibolare.

ZEBRA

Le zebre sono Mammiferi Perissodattili erbivori e fanno parte come il cavallo della famiglia degli equidi. Nelle raffigurazioni dei due paleoartist, sembra più assomigliare ad un uccello quadrupede.

MUCCA

La mucca sembra mantenere le sembianze conosciute, fondamentalmente la struttura ossea segue i lineamenti della figura “censurata” normale.

GATTO

La visione alternativa dei gatti, senza pelo, è già presente nell’immaginario nostro dal momento che di recente è scoppiata la moda di pigliare come animale domestico un Canadian Sphynx, ovvero un gatto senza peluria, ma questa versione del gatto senza grasso corporeo e parti cartilaginee è abbastanza inquietante.

CIGNO

L’elegante cigno delicato si trasforma in una creatura demoniaca se visto senza piume e senza “ciccia”.

ELEFANTE

L’elefante è forse l’animale che più di tutti si “trasforma” dopo il lavoro di “scarinficazione”, non sembra nemmeno una bestia preistorica ma una creatura uscita da qualche universo fantasy.

UMANO

La rappresentazione più inquietante sembra proprio essere questa dell’essere umano. Ecco come se (parte la supercazzolona) degli esseri intelligenti futuri rappresenterebbero noi umani basandosi solamente sul materiale di fossili unito ad un gusto per la mostruosità.

Termina qui questo suggestivo viaggio nell’universo cognitivo alternativo animalesco, speriamo di avervi divertito, incuriosito e stimolato.

 

 

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