MUSICA PER MOSTRI
LA UNIVERSAL NEGLI ANNI ‘30
PARTE 3
Di Francesco Berta
La Mummia (The Mummy – 1932) fu il primo film fra gli horror della Universal ad avere un commento musicale presente in un significativo numero di scene, per una durata complessiva di circa venti minuti.
Diversi brani inoltre furono inseriti in parti dialogate, seppur mixati a basso volume per non ostacolare l’intelligibilità del parlato.
Ispirato dall’apertura della tomba di Tutankhamon nel 1922, La Mummia narra la storia di tre archeologi che, in spedizione a Tebe, scoprono un sarcofago contenente la mummia del sacerdote Imhotep, e leggendo un papiro riportano – involontariamente – in vita la millenaria creatura.
Secondo il compositore, James Dietrich, fu proprio il regista Karl Freund (già direttore di fotografia su Dracula e Il Castello Maledetto) ad avere idee molto chiare sulla presenza della musica ne La Mummia.
A commento dei titoli di testa de La Mummia troviamo ancora Il Lago dei Cigni su precisa indicazione di Freund che chiese a Dietrich di non scrivere nulla per i Main Titles, in quanto la precedente associazione audiovisiva del brano di Tchaikovsky con Dracula e Il Castello Maledetto avrebbe creato un legame drammatico fra le due opere.
Dietrich scrisse e incise numerosi brani nel Novembre 1932 ma solo cinque (riutilizzati però nel film su più di una scena) vennero scelti dal regista.Il più celebre fra i brani della colonna sonora è certamente “The Pool and the Whemple”, basato su una scala esatonale (una scala risalente fino a Mozart, le cui note sono tutte distanti un tono l’una dall’altra).Il brano nel film viene presentato ogni qualvolta il millenario sacerdote Imhotep lancia incantesimi ai suoi avversari con lo scopo di ucciderli.
Dagli sketch dell’autore si presume che Dietrich intendesse utilizzare il tema ogni qualvolta si presentasse una situazione soprannaturale con elementi magici.
La Mummia uscì nelle sale il 22 Dicembre 1932 e fu un successo al botteghino, ricevendo anche ottime recensioni da parte della critica. Risultato sorprendente considerando che il regista Karl Freund venne assunto solamente due giorni prima delle riprese e girò il film in sole tre settimane.
Il ruolo della musica nel cinema sonoro stava per affermarsi, e Laemmle Jr. era più che positivo: “Music is here to stay”, disse.Eppure il successivo film, The Invisible Man (1933) ebbe ancor meno musica de La Mummia, per un totale di dieci minuti scarsi…
[CONTINUA IN PARTE 4]