Di Matteo Berta
La possibilità dell’ibridazione tra uomo e animale non è mai stata tanto ignorante.
Parliamo dell’essenza del sequel di TMNT, in un film del genere tutto può accadere: dall’estrema parodia di Neil deGrasse Tyson ai sexy traverstimenti della detentrice al secondo posto del “Premio Cagnaccia” nei Sylvester dei 400calci ovvero Megan Fox, fino alla trasformazione genetica di due umani menomati mentali in armi da combattimento animalesche.
Il ritmo c’è, lo sviluppo non è un granché, ma la storia della commistione di realtà percepibili con un mostrone extra-dimensionale ha il suo perché.
Ci troviamo di fronte ad un film onesto, non pretenzioso, che si pone l’obbiettivo solamente di soddisfare lo zoccolo duro degli appassionati delle testuggini ninja e far divertire tutto il resto dell’audience.
Il film viene “diretto” da Dave Green (oltre ad esserlo ha anche il nome da prestanome) abituato a dirigere video musicali, ma l’impostazione è tutta nel nostro caro testosteronico “Michele Baia”.
Lo zimmeriano Steve Jablonsky confeziona una colonna sonora stranamente interessante e perfetta per un “pasticcio di patate” di questo genere.
La battuta più bella del film la pronuncia Krang (nemico storico delle storie dei cartoni e dei fumetti delle Tartarughe Ninja) Il cervellone mostrone dalle sembianze di una gomma masticata che mentre è impegnato nel menare i nostri eroi, in un impeto di rabbia e ignoranza esclama “Stupidi Rettili!”.
Tartarughe Ninja 2: Fuori dall’Ombra (Blu-Ray)