di Giovanni Siclari
A volte sono i film più semplici a risultare grandi e a lasciarci qualcosa di consistente dentro. Senza remore direi che questo sia il caso del film Paddington 2, film diretto da Paul King, scritto da quest’ultimo insieme a Hamish McColl e prodotto da David Heyman.
Il secondo film dedicato alle avventure del celebre orsetto nato dalla penna di Micheal Bond (scomparso lo scorso 27 giugno), si riconferma essere un film fantastico dove c’è il giusto mix tra british humor, coccolosità infantili e riflessioni su temi molto attuali come le difficoltà in ambito lavorativo, il mondo silenzioso delle carceri e il difficile rapporto con l’alterità. Un giusto connubio che non lo rende mai un film noioso o pensante ma che riesce sempre a tenere vivo l’interesse dello spettatore. Non ho qui l’intento di farne una recensione o di trattare delle scene del film rischiando di concedere qualche spoiler involontario. Questa è più una mia personale riflessione sul film e sull’orsetto dal cappello rosso e dal cappottino blu.
Ciò che più apprezzo di questo film (ma anche dell’altro) è il ruolo dato all’importanza della Cortesia. Dico Cortesia con la C maiuscola perché non si tratta solo di elogiare le buone maniere e le etichette che spingono l’uomo verso l’ipocrisia. Quello che intendo io è la vera sostanza della gentilezza, che si riflette verso tutti, a seconda del grado di confidenza che abbiamo. Ora non vorrei passare per bacchettone però credo che un po’ tutti abbiamo bisogno di una bella vagonata di “paddingtosità“, rivalutando il grande potenziale della semplice gentilezza, della cortesia e della semplicità. Tutte queste qualità “paddingtose“ sono le chiavi di volta che permettono al nostro orsetto di risolvere le sfide che si trova ad affrontare durante tutto il film. Ma le sfide dell’orsetto non sono diverse dalle sfide che ogni giorno troviamo sul nostro cammino della vita, e se provassimo ad essere più Cortesi, a rivalutare la gentilezza di un sorriso o delle piccole azioni, probabilmente molte di queste sfide ci risulterebbero meno amare. In ogni caso, come Paddington insegna, ci vuole anche la giusta dose di “uno sguardo austero quando qualcuno dimentica le buone maniere “.
Se siete alla ricerca di un film buono, semplice, emozionante e che vi strappi qualche lacrimuccia, Paddington 2 fa al caso vostro perché non ne rimarrete delusi e tornerete a casa con la voglia di pane e marmellata d’arancia, che aiuta sicuramente a rendere la vita un po’ più colorata. Abbiamo tutti bisogno di un Paddington nella nostra vita e di un giorno da dedicare alla marmellata.
Un caro saluto e al prossimo articolo