La Mostrasaura della Mamma dei Dinosauri

Torniamo a parlare di Mariaelena Mariotti con il progetto più ambizioso: creare un T-Rex.

di Matteo Berta

Qualche tempo fa ho avuto il piacere di intervistare Mariaelena Mariotti (Intervista esclusiva a Mariaelena Mariotti: La Mamma dei Dinosauri) e durante la chiacchierata che poi vi ho riportato, era uscito fuori un discorso riguardante un progetto che aveva in mente, un progetto abbastanza titanico, beh… in questa intervista ce ne parla.

Come è nata l’idea del tirannosauro? come è stato il processo di realizzazione?

Ho sempre fantasticato sulla possibilità di realizzare qualcosa di dimensioni importanti, ma solo ora ho avuto l’opportunità di farlo grazie anche e soprattutto agli spazi a disposizione dell’Accademia di Belle Arti di Carrara e il sostegno dei docenti.

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Inoltre negli ultimi tempi ho imparato nuove tecniche e soprattutto il lavorare meglio con la cera, punto focale di questo manufatto. Il progetto è nato per un’idea pazza, ci fu anche un tentativo fallito l’anno scorso, poi abbandonato, ma in ogni caso l’idea rimase e acquisì sempre più vigore, fin quando non proposi al mio professore di realizzare una testa di tirannosauro; inizialmente fu titubante ma io mi buttai a capofitto nel progetto senza pensare troppo alla conseguenze. Fu faticoso e pieno di imprevisti e dopo tempo, impegno e “150 Kg di cera” alla fine sono riuscita a portare a temine la mia battaglia.

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Non nego che all’inizio fu molto difficile organizzare le proporzioni, la scelta del materiale, ovvero la cera che si rivelò una scelta vincente, perché essa si “avvinghio” perfettamente  allo scheletro del Rex in maniera quasi organica. Il Rex l’ho costruito tutto da sola tra ansie e infortuni fisici, ma non pensai mai di abbandonare il progetto e non persi mai di vista il mio scopo.

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Una delle parti che mi diede più soddisfazione fu quella degli occhi, dove ci misi totalmente del mio, infatti i bulbi oculari li realizzai in gesso, dopo un importante studio anatomico dell’occhio stesso, dipinsi con acquerelli e acrilici e ricoprii tutto con una struttura in resina.

…e l’idea di realizzarlo al completo?

Nacque sempre da una pazzia o meglio dalla fantasia di realizzare un possente e integro tirannosauro più docile, come gli altri cuccioli di sauri che realizzo abitualmente. Dopo averlo proposto, stranamente venne accettato ma a molte persone tenni nascosta l’idea per diverse ragioni. Il sostegno accademico più importante arrivò dal mio professore Franco Mauro Franchi che mi supportò in tutte le mie fantasticherie.

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Parlaci della mostra

Trasportai il t-rex in un laboratorio di amici di famiglia (Lab Marmore di Fabrizio Lorenzani e Verena Mayer-tasch.) e conclusi il lavoro cucendo anche le coperte che avrebbero ricoperto il sauro dormiente, mi furono gentilmente offerte dall’ostello della gioventù della Partaccia di Lorella Fabbri. Mi proposero di fare una mostra li al laboratorio e accettai subito perché quella ambientazione mi risultava perfetta. Iniziai l’allestimento e disposi tutti i pezzi in modo che prendesse la posizione quasi “fetale” e il risultato mi soddisfò molto.

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Il T-Rex risulta dolce, quasi come un cagnolino che dorme, con un occhio socchiuso. Per rendere il tutto più realistico generai il respiro con effetti sonori (realizzati da Damiano Palombi di cafè paleontologico), e un motore ricavato da un tergicristallo, pensato con Vittorio Bernardi, un imprenditore del posto.

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La mostra ha suscitato un grande successo con la partecipazione anche del sindaco e famiglia. La soddisfazione più grande è quella del constatare le reazioni dei bambini che sono rimasti estasiati e alcuni spaventati dal mio lavoro.

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“Ma è vero?” “Ma se si sveglia?”

Vuoi ringraziare anche altri che ti hanno sostenuto?

Certo, oltre a Franchi vorrei ringraziare il professor Fabio Graziani, la curatrice della mostra Chiara Castagna, il museo diocesano di don Luca Franceschini (dove attualmente è esposto il lavoro) e ovviamente la mia famiglia e Simone Cervi.

Da Mariaelena non sappiamo più cosa aspettarci, ci sorprende sempre, son sicuro che un giorno ci sveglieremo e troveremo un parco giurassico con tutte le sue sculture, nel frattempo la ringraziamo e le facciamo un grande in bocca al lupo per tutti i suoi progetti futuri…

…posso suggerire un pachicefalosauro? ok la smetto.

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