Cinesauri – Capitolo 4: Gli Eredi de Il Mondo Perduto

I grandi successi de “Il Mondo Perduto” e “King Kong” hanno permesso la nascita di veri e propri “eredi” che tentavano, molte volte invano, di seguire le loro grandi orme.

di Manuel Bestetti

Il Mondo Perduto e King Kong, ancora oggi, vengono ricordati come due incrollabili capolavori del Cinema. Pensateci bene: qualunque cosa succederà, quei due film saranno sempre ricordati per il loro impatto nel panorama filmico. Va da sé, quindi, che molti registi e studi di produzione abbiano provato a seguire le orme di questi giganti, con risultati… quasi sempre parecchio brutti.

L'isola sconosciuta

È il caso de L’Isola Sconosciuta, film del 1948 che, già all’epoca, venne visto come uscito fuori tempo massimo. Aveva tutto: un’isola misteriosa, un protagonista buono, la sua fidanzata, un cattivo militare, dei dinosauri e un gorillone gigante che compare, totalmente a caso, verso la fine. Cosa poteva farlo fallire? Principalmente gli effetti speciali. Si decise di utilizzare degli attori con dei costumi, come succederà con Godzilla qualche anno dopo, ma il tutto risultò molto ridicolo. Le scene d’azione sono poco dinamiche a causa del fatto che gli attori non potessero quasi mai interagire con gli animali e che i costumi fossero ingombranti e poco funzionali ai movimenti richiesti. Una decisione però è da apprezzare: l’epilogo è totalmente dedicato a un combattimento tra un T-Rex e il gorillone. Un brutto scontro eh, però dai, si apprezza il tentativo.

Il continente scomparso

Nel 1951 venne riproposta la stessa storia di base cambiando qualche dettaglio qui e la: nasce quindi Il Continente Scomparso. Un gruppo di uomini in cerca di un razzo atomico si ritrova sulla classica isola abitata dai classici indigeni e dinosauri. Ciò che dovrebbe attirare lo spettatore, insieme all’isola, sono ovviamente i dinosauri ma, purtroppo, questi compaiono dopo un’ora di film (che dura 80 minuti) e si limitano a essere dei triceratopi e un apatosauro animati con una stop-motion molto basilare. Da notare, invece, l’idea di usare una colorazione verde appena giunti nella foresta misteriosa: questa tecnica verrà resa famosa più avanti da 7 Per L’infinito Contro I Mostri Spaziali.

Doug McClure

Film degno di nota, invece, rimane La Terra Dimenticata dal Tempo del 1975. In questa pellicola tratta dall’omonimo romanzo di Edgar Rice Burroughs abbiamo Doug McClure a far parte di un gruppo di persone che scopre un’isola incontaminata in Antartide. Qui, come da titolo, il tempo sembra aver dimenticato di scorrere e l’isola è abitata da uomini delle caverne e dinosauri. Come con L’Isola Sconosciuta, anche qui si decise di utilizzare degli attori in costume per gli animali, ma l’effetto fu di gran lunga migliore. Degni di nota sono i rettili marini, incontrati dagli eroi appena giunti sul posto: sono fatti parecchio bene per l’epoca. Il film ebbe anche un seguito, Gli Uomini della Terra Dimenticata dal Tempo, che ricicla ovviamente idee e effetti dal primo.

Continente Perduto

Poca originalità e anche poca tecnica è invece utilizzata ne L’incredibile Viaggio nel Continente Perduto. Prendendo spunto da “Viaggio al centro della terra” di Jules Verne, questo adattamento risulta ridicolo in quasi tutta la sua durata. Gli effetti speciali utilizzati spaziano da degli animatronic mal creati a un attore con un brutto costume di un’enorme scimmia (eh sì, Kong compare anche qui, totalmente a caso). I personaggi, ugualmente poco intriganti, alla fine si salvano usando un vulcano e ritrovandosi sparati fuori dallo Stromboli. Di tutti i film menzionati qui, di sicuro questo è il meno riuscito e il più soporifero. Poco consigliato anche per una maratona di film brutti.

Si conclude qui il quarto capitolo di Cinesauri. Ci sarebbero tantissimi altri film del genere “mondo perduto” dei quali parlare, ma abbiamo scelto i più rappresentativi tra quelli meno celebri. Qui sotto, come sempre, trovate i link alle versioni DVD di tutte le opere citate. Vi diamo appuntamento al prossimo capitolo, nel quale parleremo dei dinosauri nell’animazione!

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