BATMAN V SUPERMAN: Dawn of Justice (Ultimate Edition).
di Matteo Berta
Tutto ciò che i drogati di spiegoni, detrattori o semplici onesti spettatori desideravano, ora possono ottenerlo. Questa versione integrale dello scontro epico tra i “più grandi gladiatori della storia” non si risparmia, essa ci offre il pasto completo: da inutili sequenze tagliabili senza rimorso a importanti scene illustrative che aggiungono linfa ad una storia che, per parere personale, funzionava già prima.
Nel primo atto assistiamo a qualche shot riempitivo (il nudo quasi integrale di Ben Affleck sarebbe potuto servire come trappola per il pubblico femminile e fanatici culturisti) e l’importante spiegone iniziale dove si vedono gli uomini pagati da Luthor mettere in scena il teatrino da genocidio, montato con l’africana che si lamenta al processo.
Il secondo atto si apre con poco o nulla di nuovo, se non qualche piccola indagine dell’ispettore “Kent” riguardante il fantomatico vigilante di Gotham e un anziano che si diletta nel dimostrare la sua esistenza grazie ad un gratta e vinci.
Significativa la sequenza esplicativa del ciò che accade veramente a chi viene marchiato da Batman e poi finisce in gatta buia. Ci viene mostrata la breve avventura dietro le sbarre del criminale “assicurato” alla polizia dal nostro Affleck all’inizio del film.
Abbiamo già spoilerato fin troppo, la mia intenzione non è quella di rovesciarvi addosso un listone della spesa di questa ultimate edition, ma farvi rendere conto della diversità di rilevanza del nuovo materiale proposto, esso risplende e a volte passa inosservato, ma ciò che è più importante è il fatto che si amalgami alla perfezione e per la prima volta ci viene concessa la possibilità di assistere al piano originale di Snyder & Co. ed è fantastico.
Venne tenuta segretissima la sua partecipazione al progetto durante le riprese, poi venne tagliata nel final cut e ora finalmente possiamo apprezzare per un minutino scarso una “hot” Jena Malone nei panni di Jenet Klyburn, un medico legale che fece la sua comparsa per la prima volta nei fumetti nel 1971. Per quanto riguarda la sequenze oniriche, i flash foward e le visite dal futuro, beh sono condite ancora meglio e rese ancora più intriganti e soprattutto molto più legabili con il corso di eventi della principale linea narrativa del film.
Alla fine dei giochi ci troviamo di fronte una chiarezza di intenti, Superman non capisce il modo in cui possa far coesistere il suo vero Io in una società che sembra essere spaccata in due sulle considerazioni nei suoi confronti e quindi si appoggia prima alla sua debolezza umana (la sua mamma) poi alla sua componente divina per poi in definitiva (con la partecipazione al processo) cercare di trovare una coesistenza democratica tra le sue due componenti; Batman è uno che lavora letteralmente e metaforicamente nell’ombra, che non ha mai superato dei traumi infantili e che una concatenazione di eventi lo portano sempre più verso una costituzione di un odio viscerale verso “l’ingiustizia equa” di Superman. Lex Luthor vuole semplicemente avere il controllo e capisce che può ottenerlo solamente con la creazione del caos e per distruggere i suoi due ostacoli principali crede che possa agire mettendoli gli uni contro gli altri, facendo cadere le certezze consolidate e mantenendo in equilibrio il suo desiderio di controllo con le sue spingenti psicosi che vorrebbero semplicemente assistere ad uno scontro epico fine a se stesso.
Batman v Superman è un film funzionante, sa essere entusiasmante, sa emozionare, è in grado di interessare e grazie a questa versione abbiamo finalmente il quadro generale di Snyder che si è dimostrato ancora una volta un grande orchestratore (poi se mi viene anche assistito da Nolan, non posso chiedere di più) dove dirige ogni scena con la sua particolare visione, un prodotto puramente cinematografico che non intende scimmiottare le opere fumettistiche da cui è ispirato ma omaggiarle e dare loro il giusto posto all’interno di un prodotto che non può abbandonarsi al riciclo senza animo in stile Marvel, ma per forza di cose è portato a dare molto di più.
Non serve una dimostrazione di fiducia ne il dover auto-imporsi che sia un bel film o che debba per forza essere sporcizia, ogni tanto serve un pizzico di obbiettività, ci si nasconde troppo spesso dietro alla “soggettività” che nel novantanove per cento dei casi è un corretto comportamento, ma se esiste quell’unica percentuale in cui ci si rende conto che il nostro pensiero viene in qualche modo traviato dal fatto che la massa valuta un lavoro in un determinato modo o l’esatto contrario dove proprio perché tutti fanno determinate considerazioni sentiamo la necessità di nuotare controcorrente senza la volontà, senza la capacità o un motivo valido per farlo, allora occorre riflettere qualche minuti di più.Come redattore di questo mostrifero blog, ho sempre imposto una sola regola: l’onestà con se stessi. Io valuto la versione cinematografica ed estesa di questo film in modo positivo per la qualità direttiva e per la storia principalmente, ma sono in grado di dire che la musica è monnezza allo stato puro e che ci sono alcuni passaggi narrativi che potevano essere sviluppati meglio.
Abbiamo già spoilerato fin troppo su questa versione, forse è diventata la listona della spesa che volevo evitare, ma in fin dei conti, il fatto che ci sia la scena dove si vede il futuro cattivone non è da considerare come grande rivelazione dal momento in cui veniva già annunciato metaforicamente da Lex nel finale della versione cinematografica e che questa inedita scena era già stata rilasciata pochi mesi dopo dell’uscita nel film delle sale.
Qui potete trovare la recensione di Alessandro per quanto riguarda la versione cinematografica:
BATMAN V SUPERMAN: DAWN OF JUSTICE – GIORNO CONTRO NOTTE, DIO CONTRO UOMO, MARVEL CONTRO DC
Qui potete trovare il link del pre-ordine della ultimate appena recensita:
Insomma, tre ore di polpa.
Sono seriamente curioso di vedere un giorno questa “Ultimate edition”, anche perchè il film alla fine l’avevo giudicato carino/interessante e se le scene in più possono dare un quadro più chiaro degli eventi, ben venga.
Solo una piccola domanda… se questa versione rende il film più fluido e godibile, perchè non è stata questa versione ad essere proiettata al cinema? E questa domanda non vale solo per quest film, ma in generale visto che non è la prima volta che succede. Per quale motivo si arriva a rendere un film “meno bello” di proposito?
Le produzioni in generale non permettono versioni di prodotti audiovisivi in generale che superino le 2h e mezza… forse se ti chiami P.Jackson ti concedono un 2h e 40…. ma solo perchè è lui che impunta i piedi.