Animali Fantastici e dove Trovarli: L’animalista nel mondo xenofobo dei No-Mag.

di Matteo Berta

Il clamoroso successo della saga legata al maghetto più famoso del mondo editoriale e cinematografico è stato possibile grazie ad una serie di fattori che combinati assieme hanno generato una tempesta perfetta. Innanzitutto la crescita del protagonista ha accompagnato ad intervalli regolari, la crescita degli spettatori, formando un legame particolare con un pubblico che, da una parte si immedesimava con Harry e dall’altra parte, chi non ha avuto la fortuna di poter accompagnare in simbiosi lo sviluppo degli eventi, ha saputo apprezzare e amare delle storie coinvolgenti e altamente suggestive.

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I film e i romanzi di Harry Potter non sono altro che prodotti generazionali che hanno avuto la capacità (e la fortuna) di incontrare il periodo giusto e farsi gestire dalle persone “potenzianti”. Ora siamo agli inizi di una nuova saga, parliamo di prequel, ma fortunatamente non sono da connotare nello stesso modo delle classiche produzioni hollywoodiane che riguardano le varie origini (i riferimenti ad X.Men e agli spin-off di Star Wars sono puramente casuali), al contrario si è cercato di rebootare solamente l’idea di accompagnare per mano un’altra generazione, cercando di appassionare anche la precedente, ma senza la presunzione di accontentare tutti nello stesso modo.

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In cabina di regia, ahimè, troviamo il “prestanome d’esperienza” David Yates, reduce da quella insensata idea de “The Legend of Tarzan” e portatore di valori e idee direttive nello stesso modo e nella stessa quantità  dei vari registi di High School Musicall. Infatti dal punto di vista delle scelte registiche, in questo film non c’è molto da analizzare, qualche struttura scolastica per rimandare ad emozioni immediate e poco altro, ciò che spicca all’occhio è però una scelta fotografica, durante il film, notiamo spesso queste “carrellate rivelatrici” (movimenti di camera costruiti per svelare allo spettatore ciò che desidera ardentemente vedere al di fuori dell’inquadratura) che hanno origine nella struttura semiotica dei lavori di Spielberg, fino ad arrivare a veri e propri vezzi estetici fini a se stessi.

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La colonna sonora è un punto a favore. Quelli come me temono il peggio ogni qualvolta che qualcuno raccoglie l’eredità di Williams, ma per questo caso ci è andata bene. Il buon James Newton Howard sa come si trattano le patate bollenti ed ha anche l’accazzim giusto per proporre molto di suo. I temi di Williams non sono tagliati e incollati a forza, vengono gestiti bene nell’economia dell’intera partitura, anche se si nota chiaramente che gli sono stati imposti. James ci propone tre temi semplici ma d’impatto all’interno di trame musicali abbastanza risentite ma che ci stanno. Come si dice sempre in questi casi “James Newton Howard anche questa volta l’ha portata a casa…”

La storia principale è divertente, sembra volerti annoiare, ma ti salva sempre al punto giusto. Parliamo di peripezie per recuperare delle “bele bestie” in parallelo ad un oscura ed interessantissima narrazione riguardante i Secondi Salemiani e l’importante e suggestiva questione degli Obscurus. Gli attori sono macchiettosi al punto giusto per una storia del genere, anche se fanno sempre storcere un poco il naso le reminescienze alla Hawking di  Eddie Redmayne che appare sempre non lucidissimo e non rende del tutto il personaggio affezionabile per questo suo modo di recitare (adorato in “The Danish Girl“) che fa pensare ad un principio di autismo.

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Animali fantastici è un film divertente e bello che getta le basi per delle nuove interessanti storie, se devo individuare dei problemi della pellicola non posso far altro che osservare i diecimila finali alla Peter Jackosn (a sto punto battezzane un paio) e i problemi di CGI in molti casi che non aiuta lo spettatore ad avvicinarsi e abbandonarsi totalmente alla storia.

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Dal momento che la notizia è oramai presente sul web in ogni angolo non mi pare di spoilerare dicendo che (ALLERTA SPOILER) la notevole interpretazione da “una battuta” di Johnny Depp è interessante, primo perché la curiosità verso il suo personaggio supera l’evidenza dei suoi trenta kg in più e secondo perchè richiama le dinamiche del Dottor Paranassus dove, a causa della scomparsa di Ledger,  accorsero numerosi attori per completare l’opera tra cui Farrel e Depp.

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PS: Da vedere solo per il tentativo di accoppiamento di un Rinocerontone Porcone con un piccolo Ippopotamo.

Animali Fantastici e Dove Trovarli (Blu-Ray)

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Animali fantastici. Coloring book. Ediz. illustrata

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Funko Pop! Film: Animali fantastici e dove trovarli – Newt con l’uovo figura di azione

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