TRAILER DI BLADE RUNNER 2049 – SEGUITO O REPLICA?

di Alessandro Sivieri

Toccare un gigante come Blade Runner? Chi te lo fa fare? Il noir fantascientifico di Ridley Scott (che intanto è occupato a rispolverare Alien) è una pietra miliare del cyberpunk, quella corrente culturale che parla dell’umanità smarrita in futuri distopici e corpi artificiali. Un po’ come Ghost in the Shell, che alla fine è andato in vacca con il live action di Rupert Sanders (qui la nostra recensione).

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Adattare un’opera cult o farne un seguito, dicevamo, non è una passeggiata, ma i produttori scelgono di provarci, perché i miti non muoiono mai e gli incassi fanno comodo. A consolarci sono nomi come Denis Villeneuve (Sicario, Arrival) alla regia e Ryan Gosling come protagonista, con il ritorno di Scott in produzione e Harrison Ford in canotta. Alla fotografia troviamo Roger Deakins mentre alla sceneggiatura ci sono Hampton Fancher, autore dell’originale, e Michael Green, che ha contribuito a scrivere Logan. La paura di un’operazione inutile e pasticciata c’è, ma di certo uno squadrone del genere allevia la tensione. Siamo di fronte a un sequel fatto bene, a uno sputtanamento o a un remake mascherato?

Il talento di Villeneuve dietro la macchina da presa è indiscusso, così come la scelta di Gosling, che il sottoscritto ritiene perfetto per incarnare uno sbirro disilluso e di poche parole. Come valore aggiunto scopriamo Jared Leto nei presunti panni del cervellone della megaditta di turno. Il suo personaggio, per quel poco che si vede, ha quell’aura di genio e psicopatia in salsa Oscar Isaac di Ex Machina.

La fotografia è veramente da panico, tra scenari ciclopici, giochi di luce e un uso intrigante del colore. Tralasciando gli ologrammi pubblicitari (già usati in GitS, sembrano essere ormai una prassi delle metropoli orwelliane), siamo davvero tornati nel caotico futuro dell’originale, dove le strade affollate e i cieli inquinati suscitavano un misto di fascino e alienazione. Villeneuve, che speriamo abbia ben salde le redini del progetto, sembra volenteroso di onorare la fantascienza vecchia scuola con una vena di misticismo.

Ma ci sarà una bella storia oltre all’atmosfera?

Il pericolo principale è un racconto bello da vedere ma che rischia di incardinarsi in spiegoni prevedibili e azione fine a se stessa. In Blade Runner si agitava l’esistenzialismo, la poesia, la lotta degli esseri artificiali per la propria vita. Un seguito all’altezza deve costruire su questi temi senza adagiarsi pigramente. Quello che temiamo di vedere è un Ryan Gosling replicante e vittima del solito complotto. Sapete, il passato oscuro di un protagonista diventa spesso un alibi per non fornirgli motivazioni decenti, proprio come per il Maggiore di Scarlett Johansson. Speculazioni a parte, le premesse sono ottime, basta solo che Villeneuve e soci sappiamo giocare bene in serie A.

Un commento Aggiungi il tuo

  1. apheniti ha detto:

    Io non posso farci nulla: ad ogni modo, anche se tento di rimanere coi piedi per terra, ho un hype addosso che so mi si ritorcerà contro. D’altra parte, Blade Runner è il mio film preferito come Ma gli androidi sognano pecore elettriche? è il mio libro preferito…

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