39 anni dopo, si torna all’Overlook Hotel. È uscito nelle sale Doctor Sleep, sequel di uno dei film più celebri e cult della storia del cinema: The Shining. Ecco la recensione.
di Cristiano Bolla

Non era facile, in partenza, approcciarsi al sequel di uno dei più grandi film nella storia del cinema. Lo era ancora meno considerato che il cult movie del 1980 diretto da Stanley Kubrick, oggi stabilmente nella classifica dei migliori horror, non piacque particolarmente ai suoi tempi. Né al pubblico né all’autore, Stephen King, che ne contestò la freddezza e il distacco. Nel 2014 il Re è uscito con il seguito di The Shining ed era solo questione di tempo prima che ne arrivasse la trasposizione.
Doctor Sleep è stato affidato a Mike Flanagan e i presupposti perché fosse una gran scelta c’erano tutti. Il regista americano si è imposto con ottimi titoli horror negli ultimi anni: Ouija: Origin of Evil, Gerald’s Game ma soprattutto la serie The Haunting of Hill House. Con lui, Ewan McGregor nei panni dell’adulto Danny Torrance, che anni dopo i fatti di The Shining è ancora alle prese con la sua luccicanza.

Non c’è solo questo, tuttavia. Gran parte del film è infatti dedicata ai nuovi personaggi: c’è Abra, una 13enne dotata di un grande potere e per questo “cacciata” da un gruppo di simil vampiri chiamato Il Nodo e puntano a bambini dotati della luccicanza. Abra troverà sulla sua strada Danny, in fuga da se stesso e da un passato che però sembra ricondurlo esattamente tra le sue braccia.
Doctor Sleep ha qualcosa di paradossale. Allo stesso tempo è più e meno horror di The Shining. Contiene infatti un linguaggio molto più vicino ai canoni classici contemporanei dell’horror, ma gli manca contemporaneamente l’elemento base del genere. L’horror è un incontro/scontro con l’ignoto, il misterioso, il sovrannaturale maligno, ma in Doctor Sleep è tutto dettagliatamente spiegato: la luccicanza, le intenzioni dei buoni e dei cattivi, cosa sia necessario fare per vincere e via dicendo. I cattivi sono lì, bidimensionali, con un look che ricalca le atmosfere voodoo e poco altro. Più che un horror, insomma, è un film sui superpoteri.

C’è poi un aspetto decisamente irritante. Gli sforzi per approcciarsi a Doctor Sleep in modo da non fare paragoni con il film di Stanley Kubrick sono totalmente annullati dal film stesso. Non solo cerca il confronto, ma addirittura la sovrapposizione! Sono molti i momenti “ricreati”, non solo come citazioni ma proprio su copia carbone, fino al massimo dei delitti: un flashback, un lampo della scena sulle scale di Jack Nicholson, ma con un altro attore. Siamo al limite dell’eresia, l’appropriazione di un immaginario così iconico da diventare parte della storia del cinema, al servizio di un flashback non inutile, ma che senza dubbio non giustifica il mettere un altro attore a fare quello che faceva Nicholson. L’effetto non è di eccitazione per l’omaggio, ma di irritazione e (nei limiti) offesa. La differenza tra la versione del catalogo e quello che ti arriva a casa col corriere.

Questa recensione si basa solo sul film, ma da quello la sensazione è che il materiale di partenza sia veramente povero per giustificare questo seguito. Specie per quanto riguarda il protagonista, quel Doctor Sleep di cui si sa poco ma soprattutto che c’azzecca poco con il film stesso, passato e pretesto a parte. Inoltre, se il sovrannaturale in The Shining (e in molti altri libri di Stephen King) era un velo leggero che copriva la storia, qui è sbattuto sul tavolo come un campionario. La differenza tra un soft porno e un hardcore un po’ volgare.
Doctor Sleep è un film che se non fosse così legato a Shining potrebbe funzionare, ma così non è. Sarebbe un buon “horror” con momenti esaltanti e una solida regia nei momenti che contano, invece è diventato un sequel slavato di un film che ha fatto scuola. La luccicanza è opaca e Kubrick probabilmente li inseguirebbe con un’ascia.

Tra qualche giorno usciremo comunque con un articolo dedicato agli easter egg e alla citazioni a The Shining e altri film. Nel frattempo, approcciatevi con delicatezza a Doctor Sleep: il ritorno all’Overlook Hotel potrebbe essere più spaventoso del previsto, ma non in senso buono.
Eccovi il commento a caldo subito dopo la visione di parte della redazione di Monster Movie.
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