KITBULL: Scappi tu, Scappo io

Il cortometraggio d’animazione della Pixar candidato agli Oscar.

di Matteo Berta

Kitbull si va ad inserire nel progetto SparkShorts, una serie di cortometraggi a basso budget prodotti dalla Pixar per youtube e soprattutto per il servizio di streaming Disney +. Questo lavoro non è originalissimo come molti dei cavalli di battaglia dell’azienda, soprattutto in riferimento a quelli presentati all’inizio di ogni film di punta dell’anno, ma la sua semplicità è un arma intelligente per arrivare ancor più facilmente al cuore dello spettatore.

L’incontro tra i due animali protagonisti genera empatia e fin dal primo avvicinamento, sentiamo già di tifare per loro. Le dinamiche di scoperta e di creazione di fiducia da parte del gattino sono divertenti e molto carine, mentre la vita del Pitbull è parte di un’esistenza dolorosa che riflette l’apparente ambiguità della sua natura.

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Lo sviluppo della storia è abbastanza lineare e nella sua leggerezza si celano numerose riflessioni in merito alla condizione delle relazioni tra soggetti che “comunemente” non dovrebbero stare assieme e soprattutto ci viene rappresentata la stratificazione dei livelli di fiducia che pone le basi sulla conoscenza e sul rispetto, per se stessi e per gli altri. Lo stesso titolo del cortometraggio presuppone un unione che porta ad un’origine, ad una nuova “specie” o un semplice gioco di parole.

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Non sappiamo se la semplicità di questo lavoro sarà sufficiente per aggiudicarsi la statuetta o i membri dell’Academy preferiranno qualcosa di più ricercato come Mémorable o più strappalacrime come Hair Love della Sony, ma quel che è certo è che è nata una nuova amicizia e tutti noi tiferemo sempre per il Kitbull.

 

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