THE WHALE: Una passione Profonda per un progetto in Superficie

La Nascita del progetto The Whale che incontra le passioni del redattore di Monster Movie.

di Matteo Berta

Ad Andenes, sulla punta dell’isola di Andoya, nel nord della Norvegia, nascerà “The Whale”: un’opera architettonica a forma di coda di balena, dove si potranno avvistare i cetacei. Lo studio d’architettura Mandrup ha dichiarato che la struttura servirà per «creare consapevolezza e ispirare l’apprendimento e la conservazione delle balene e del loro ambiente». Nonostante la caccia alle balene sia vietata in tutto il mondo, ci sono ancora nazioni che nascondono dietro intenzioni di “ricerca scientifica” e “rispetto delle tradizioni” veri e propri massacri di cetacei (invito il gentile lettore mostrifero a supportare le iniziative di Sea Shepherd).. Progetti come The Whale possono servire ad aumentare la conoscenza e a generare ancora più rispetto nei confronti di queste creature.

We want to create a place, an exhibition and a center of art,
– the likes of which the world has never seen.

Jonni H. Solsvik
Mayor of Andøy
Municipal Government

Le persone sono sempre state affascinate dalle balene. Le abbiamo viste su delle incisioni di migliaia di anni fa e sulle raffigurazioni mostruose dei testi medievali. I colossi degli oceani sono magnetici per la nostra attenzione, la loro imponenza è accompagnata dalla loro eleganza.

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L’attività di Whale Watching è qualcosa di serio, bisogna avere pazienza e si corre il rischio di rimanere delusi. Uno dei miei più grandi sogni è quello di andare scoprire le balene dal vivo e il progetto The Whale potrebbe rappresentare un buon modo per iniziare. Chi mi conosce sa che esistono due categorie di esseri viventi che mi esaltano e in nessuna delle due rientrano gli esseri umani. Adoro i dinosauri, ma non sauropodi qualsiasi, le rappresentazioni da “pasticcio genetico” del Jurassic Park, rigorosamente con il design di Stan Winston, e adoro le balene. Per quanto riguarda gli abitanti dei mari, in particolare sono legato alla megattera, alle orche e ovviamente a squali e capodogli, può essere facilmente intuito se si naviga in modo continuo sul nostro portale.

Il progetto The Whale saprà ricoprire il ruolo turistico così come quello della ricerca, dal momento che sarà un “safari delle balene” nel rispetto della loro natura e offrirà al visitatore un’esperienza straordinaria a contatto con l’oceano.

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Non vedo l’ora di poter veder terminato questo progetto affascinate. Da quest’anno posso anche definirmi amico delle balene grazie al fantastico regalo di laurea dell’amica Federica: un attestato di “amicizia” con un capodoglio di nome “Matt”, tenuto sotto controllo dall’istituto di ricerca Tethys.

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Qui potete trovare il sito dedicato al progetto con tutte le informazioni principali: The Whale. Invece di seguito vi suggerisco un consiglio per gli acquisti, un libro che mi è stato regalato dai miei amici Alessandro e Tiziana e che mi sento di sponsorizzare vivamente per via della qualità delle illustrazioni e della struttura del testo, in grado di utilizzare dei passi del celebre romanzo Moby Dick come atlante comparativo delle balene.

                                                                   

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