Il Bestiario di SUBNAUTICA

Elenco delle creature con il miglior meccanismo di difesa della saga videoludica prodotta da Unknown Worlds Entertaiment.

di Michele Bonardelli

Cover I Bestiari di Monster Movie

ATTENZIONE
Subnautica: Below Zero, seguito di Subnautica, è tuttora in accesso anticipato. In virtù di questo abbiamo deciso di lasciare aperto tale Bestiario, al fine di aggiornarlo con eventuali aggiunte da parte degli sviluppatori.

Pronti a un momento ludico? Subnautica è un videogame che appartiene alla categoria open world survival action-adventure, sviluppato e rilasciato dal team di Unknown Worlds Entertaiment, in versione completa su Steam e MacOS X nel Gennaio del 2018, mentre per PS4 e Xbox One, nel Dicembre del medesimo anno. Come accade per parecchi titoli, il gioco uscì quattro anni prima nel formato conosciuto come accesso anticipato (early access), che consente ai fruitori di acquistare il gioco nelle sue versioni più embrionali, dando al gruppetto di sviluppatori l’occasione di acquisire vari feedback dagli utenti e migliorare il gioco nel tempo, fino alla sua versione definitiva. È spesso usato per i giochi indipendenti, meglio conosciuti come indie games, per poter raccogliere fondi finalizzati allo sviluppo; alcuni titoli possono non essere disponibili per un test, mentre altri, come nel caso in oggetto, offrono subito la possibilità di fruizione all’utente.

Nel Gennaio del 2019, invece, viene rilasciata al pubblico la versione early access del seguito, Subnautica: Below Zero, caratterizzata da un diverso ambiente di gioco, più glaciale, come suggerito anche dal titolo.

subnautica below zero logo del videogame

Da notare che entrambi i titoli sono stati sviluppati usando il motore grafico Unity, estremamente portato al crossplay su piattaforme con architetture differenti. Non avendo particolari competenze tecniche, mi limito a dire che, nonostante venga criticato poiché poco versatile, l’utilizzo adottato per i titoli in oggetto risulta sapiente e poco pretenzioso, offrendo ai fruitori delle ambientazioni ricche di relax, storyline abbastanza intriganti e una certa dose di tensione (provate ad andare oltre i confini della mappa, per esempio).

A oggi entrambi i giochi sono oggetto di aggiornamento costante, e spingono quanto possibile per giungere sul maggior numero di piattaforme.

Nel 2018 Subnautica ha ottenuto cinque nomination ai Golden Joystick Awards, vincendone due, conseguendo anche il premio come Gamers’ Choice Awards nel medesimo anno.


Introduzione

Spazio, ultima frontiera. Una nave solca le infinità del cosmo, e all’interno ci siete voi. Sì, proprio voi, seduti comodamente al vostro posto, che sbirciate dall’oblò verso il mare infinito di stelle e pianeti. Guardate! La nostra rotta passa vicino a un pianeta, che notate da subito essere quasi interamente composto di acqua. I banchi di nuvole fluttuano con lentezza nell’atmosfera e voi giocatori siete quasi ipnotizzati da questa tranquillità.

Subnautica astronave Aurora

Panico! Qualcosa ha colpito la nave. Urla, voci ai megafoni, la gente corre, a destra e a sinistra. Nonostante il fiatone e la tensione che sentite crescere dentro di voi, vi alzate e correte. Quasi tutte le capsule sono state lanciate.

La numero uno: vuota

La numero due: vuota

La numero tre: vuota

La numero quattro: VUOTA!

La tensione è ormai palpabile nell’aria: la nave sta precipitando verso il pianeta. Fate appello alle vostre ultime forze. La capsula numero 5, eccola! È ancora attraccata! Entrate in fretta, prendete posto, allacciate le cinture e iniziate la sequenza di espulsione della capsula. Dall’oblò sopra di voi vedete l’astronave che precipita e vi urta. La capsula subisce scossoni, si volta, si gira, quasi si spezza, poi il buio.

Vi risvegliate sentendo il pavimento non troppo stabile, ondeggiante. Spegnete gli incendi all’interno, uscite dalla capsula e vi guardate attorno. Il pianeta è il 4546B e questo è il Bestiario di Subnautica.

Trovare una chiave di lettura per Subnautica e il suo seguito non è cosa semplice da farsi. Pur essendo un gioco che offre varietà sotto molti punti di vista, sempre di survival si tratta, e fatto salvo per l’ambientazione aliena, le soluzioni non erano poi molte: o scrivevo tutto in modo enciclopedico – ma non è nelle mie corde – oppure mi affannavo facendo un po’ di dietrologia, cercando il particolare che potesse in qualche modo catturare l’interesse. I variopinti biomi di Subnautica comprendono una gran varietà sia di flora che di fauna. Volendo tener fede allo spirito di Monster Movie, mi sono concentrato sulla fauna e sulle caratteristiche che presentava. Tra tutte le creature, ho trovato curioso il meccanismo di difesa mostrato da alcune. Ne ho estrapolate dieci, dalle più simpatiche alle più affascinanti e alle più snervanti (come un bambino urlante che ti corre dietro in mezzo all’oceano e poi esplode).


Crabsquid

Bestiario Subnautica Crabsquid

State esplorando la profondità di una fossa oceanica, è molto buio, quindi vi affidate ai fari del vostro fedele Seamoth (uno dei veicoli costruibili a vostra disposizione).  Accendete le luci ma, in lontananza, qualcosa comincia a venire verso di voi… dieci zampe, che paiono quelle di un granchio, avanzano lentamente sulla superficie, sostenendo una enorme testa dentro la quale una ripugnante creatura – con ciò che pare essere un grosso cervello – vi fissa con quattro paia di occhi neri cerchiati di blu. Improvvisamente la creatura si ferma, e parti del suo corpo cominciano a illuminarsi a intermittenza, aumentando d’intensità man mano. Con un tonfo sordo, il Crabsquid rilascia un’onda di energia elettromagnetica. Vi prende in pieno, mandandovi in tilt l’attrezzatura e il veicolo. E voi siete lì, a metà strada tra la meraviglia e un vago senso di straniamento, e dovete solo sperare che le attrezzature riprendano a funzionare prima che finiate nella testa, che in realtà è lo stomaco, del Crabsquid.


Sand Shark

Bestiario di Subnautica squalo della sabbia

Esplorate il basso fondale, alla ricerca di risorse, quando vedete spuntare da una zolla di alghe rosse un deposito di arenaria. “Potrebbe contenere oro!”, pensate subito, e ingolositi vi avvicinate. Cominciate a minare, con il silenzio oceanico che vi fa udire nient’altro che i vostri pensieri. Un fruscio e un brontolio sommesso vi fanno drizzare le orecchie. Vi guardate attorno: il nulla. Tornate al vostro deposito. Di colpo dai cespugli una creatura imponente scatta verso di voi. Non fate in tempo a girarvi, vedete soltanto delle poderose mascelle e qualcosa di vagamente simile a una pinna dorsale che si getta verso di voi a tutta velocità, poi il buio. Vi trovate sospesi nell’acqua, forse privi di qualche arto, e sopra di voi una bestia gigantesca passa, coprendovi con la sua ombra; quella più piccola che vi ha attaccato, interrotta, torna velocemente ad acquattarsi tra l’erba rossa, e cala il silenzio. La fame dell’oro è insaziabile, si dice, ma la fame dello Squalo della sabbia è inarrestabile, così come l’ostinazione a difendere il suo ondeggiante praticello di erba rossa.


Ampeel

Ampeel creatura bestiario subnautica

L’esplorazione è fondamentale. Presa confidenza con i fondali più bassi, vi spingete più lontano, e man mano che il livello del terreno si abbassa, cambiano sia la flora che la fauna che vi circondano. Laddove si scende più in profondità, e la luce comincia ad affievolirsi, si possono trovare le alghe sanguigne, che si protendono pallide verso una superficie che mai raggiungeranno. Vi fate strada attraverso di loro, e notate una figura sinuosa che si muove con eleganza. Emana una strana luminescenza, e incuriositi vi avvicinate, pensando possa essere utile per le sue parti, o come possibile fonte di energia, perché il bireattore ne ha sempre necessità. A pochi passi della creatura, vi domandate come poterla in qualche modo catturare. Estraete il coltello e la creatura, quasi fosse una danzatrice che stuzzica l’avventore in cerca di sollievo e conforto, si protende elegante verso di voi. Siete affascinati ed estasiati dalla luminescenza e dalle movenze. Vi passa accanto e una potente scarica elettrica vi attraversa tutto il corpo, lasciandovi storditi e confusi. Così la femme fatale degli oceani torna, placida ed elegante, a nuotare tra le alghe sanguigne.


Gasopod

Gasopod bestiario subnautica creatura

Durante le prime esplorazioni, oltre ai piccoli pesci, vi si parerà davanti una creatura del tutto singolare, simile a un enorme tricheco. Il suono emesso da questa creatura pare quasi il verso di un delfino con la raucedine, tanto risulta gutturale. Avvicinandovi notate altri dettagli, come il muso, che pare quasi una maschera antigas. Al posto della coda presenta una grossa sacca con piccoli crateri, dai quali si sprigiona un alone giallognolo. Vi avvicinate ancora, in modo cauto, tenendo sempre alla mano il vostro coltello da sopravvivenza. Di colpo la creatura si accorge di voi e, stizzita, vi dà le spalle; non solo, quasi a farvi comprendere quanto vi snobbi, emette ripetute flatulenze, con un dettaglio sonoro caratteristico e squisitamente irriverente. Dal bulbo sulla coda emette bolle di una strana sostanza che rimangono sospese in acqua. Nonostante il ribrezzo, vi avvicinate a una di queste bolle e provate a prenderla, ma è troppo tardi: quest’ultima vi esplode in faccia e vi danneggia fisicamente, olfattivamente e forse anche un po’ umanamente. Non dovete mai sottovalutare un Gasopod, poiché nonostante sia un esemplare relativamente pacifico, se si sentirà minacciato, si difenderà a suon di peti gassosi, contaminando le vostre anime immacolate.


Mesmer

Mesmer bestiario di Subnautica

La vostra sala scanner rileva che vi sono depositi di arenaria, situati in profondità, vicino a una foresta di Creepvine. Armati di coltello e pazienza, vi dirigete lì. Il chip nella vostra tuta vi permette di ricevere i dati della sala scanner, per cui siete tranquilli, e vi portate all’entrata della grotta. Nulla si muove, salvo uno strano pesce che nuota tranquillo. Appurata l’assenza di pericolo, avanzate, passando vicino al pesc… 4815162342… Localizz… Peric… ALERT ALERT ALERT… e con questo si conclude la nostra televendita del prodotto, per acquistare chiamare il numero SPOILER SPOILER
Vi risvegliate intontiti, con qualche leggera abrasione sul vostro corpo, senza ricordare subito perché foste lì. Il pesce solitario, ora distante, continua a nuotare placidamente nell’acqua. Inquietati e intimoriti, decidete di andare altrove a cercare le vostre risorse. Invadere il territorio di un Mesmer significa cadere inesorabilmente nella sua ragnatela ipnotica, e nessuno può garantire che se ne esca sani di mente. Come la rosa ha le sue spine, il Mesmer ha l’ipnosi.


Warper

warper bestiario subnautica creatura

Siete nei pressi di una antica rovina aliena e state cercando una possibile entrata. Poco distante da voi notate un calamaro che, quasi fosse una sentinella, fa avanti e indietro, spingendosi con i suoi tentacoli. Vi guardate intorno per verificare la presenza di altre forme di vita. Improvvisamente udite uno strano suono, e la creatura di prima scompare in una strana bolla. Un po’ straniti, procedete verso l’entrata della vostra rovina, quando sentite lo stesso suono. Ora è molto vicino a voi, e tutto d’un tratto vi ritrovate a una ventina di metri dal vostro Seamoth, e la creatura tentacolare continua ad avanzare. Gli arti superiori terminano in due aculei rivestiti da una sottile membrana trasparente: il muso è dotato di due denti, uno per parte, e presenta un’apertura centrale (forse è la bocca) e quattro occhi viola. La placca sulla testa pare coprire qualcosa di tondo posto sulla nuca dell’essere, e la pelle lascia intravedere un fascio di nervi, una cassa toracica e un cuore pulsante. La sua lentezza vi permette di girarvi e scappare… ancora quel rumore e, in un istante, vi ritrovate abbracciati dalla creatura che prima pareva essere molto distante da voi. Questo è il Warper, il tentativo genetico fallito di una razza dimenticata di arginare un batterio altamente diffuso sul pianeta 4546B. La domanda che dovreste porvi a questo punto è: “Quindi io sarei infetto?”.


Crashfish

(presente in entrambi i titoli)

Crashfish bestiario di subnautica

Sul Rift la sopravvivenza pare più facile rispetto alle grandi profondità. Le grotte presentano un sistema di design assai peculiare che rende eccitante e curiosa la loro esplorazione, alla ricerca di risorse o di qualche pesce svicolante. State appunto esplorando una di queste grotte, quando udite un rumore, come di qualcosa che si schiude, seguito da un connubio dei più deliranti lamenti infantili che mai abbiate udito in tutta la vostra vita. Panico! Vi voltate per capire di cosa si tratti, ma fate soltanto in tempo a vedere una piccola palla rossa con una specie di enorme occhio che vi punta, prima che la creatura esploda in un boato, lasciandovi più sconvolti per i versi che per i danni. Cercate di capire da dove potesse provenire e notate, su una parete, quello che pare essere un guscio vuoto. All’interno del guscio trovate un minerale giallo, che alla scansione risulta classificato come Zolfo Cristallino. Le grotte di Subnautica sono certamente degne di nota, ma attenzione: sono spesso presidiate dai Crashfish, che instaurano una relazione simbiotica con la pianta che li ospita e non esitano a raggiungere il più alto livello di demenza, facendosi esplodere, pur di difendere se stessi o il loro habitat.


Eye Jelly

Below Zero

Eye Jelly bestiario di subnautica

Il vostro PDA vi informa che verso Ovest-Sud Ovest è ubicata una installazione abbandonata dell’Alterra. Affamati come siete di esplorazioni, vi armate del necessario e partite. Passate vari iceberg che, come pezzi di puzzle galleggianti, si lasciano trasportare lentamente dalle correnti. Sorpassate persino una foresta di Creepvine, alte piante che pare vogliano emergere disperate dal fondo dell’oceano, tendendo i loro lunghi fusti. Il fondale comincia ad abbassarsi e attorno a voi notate  una serie di creature che galleggiano e che vi provocano una stretta nostalgica al cuore. Le creature aumentano di numero e vi trasmettono pace ed eleganza; una danza che pare armonizzarsi con l’eternità dell’oceano. Passate vicino a una di esse, sfiorandone inavvertitamente i tentacoli e prendendo la scossa. Analogamente alle meduse terrestri, le Eye Jelly presentano una calotta semisferica superiore trasparente, che lascia intravedere la moltitudine di colori. Più in basso ci sono i tentacoli, mezzo di trasporto e di difesa. Come lo spettatore rumoroso che in un teatro interrompe il balletto e viene ammonito, è bene ricordarsi di non interferire nella danza delle Eye Jelly, non solo per evitare di farvi male, ma per permettere a loro di sprigionare la loro magia.


Brinewing

Below Zero

Brinewing bestiario subnautica

Su un pianeta sconosciuto bisogna prestare attenzione, lo sapete bene, perché anche la forma di vita più innocua può risultare letale. State esplorando la zona sotto gli iceberg che, galleggiando sopra di voi, creano un gioco di luci e ombre particolare, rendendo l’atmosfera quasi eterea. Notate una creatura singolare, un pesce che pare avere due enormi orecchie ai lati, e una strana bocca, che tiene sempre aperta. Si muove delicato nell’acqua, aiutandosi con delle pinne munite di membrane. Vorreste prenderlo e poterlo studiare, come già avete fatto con altri esemplari, dunque vi dirigete verso di lui. Di ossigeno ne avete ancora, perciò avanzate sicuri. Ma attenzione, il pesce si è accorto di voi, e rimane fermo, sospeso nell’acqua a fissarvi, quasi come se fosse lui a volervi studiare. Quando il pesce è a portata, tendete un braccio… e rimanete immobili, fermi. Una leggera patina ghiacciata ricopre la vostra tuta e il braccio teso verso il pesce, a così pochi centimetri, non riesce a muoversi. Ora l’ossigeno sta per finire e, prima che riusciate a capire il come o il perché della vostra situazione, cominciate a sprofondare, sempre più giù, mentre la vista si annebbia e tutto ciò che rimane è il buio più totale. Anche le creature più piccole o innocue possono riservare spiacevoli sorprese, nel caso del Brinewing pure letali. Dunque fermatevi e pensate, prima che sia lui a fermarvi… per sempre.

PS: in realtà nel gioco dura poco l’effetto, non vi preoccupate!


Pengwing

Below Zero

Pengwing subnautica below zero

Li vedete. Sì, sono proprio lì, pacifici su quella lastra di ghiaccio che galleggia sul pelo dell’acqua. Sgambettano a destra e a sinistra, con dei becchi puntati verso il cielo; anche stavolta la vostra mente vi riporta nostalgica ai pinguini artici, ma questi sono diversi. Stanchi dalle continue escursioni, osservate la vita sociale di queste peculiari creature, che ogni tanto si tuffano leste in acqua per riaffiorarne con in bocca uno Sbircione Artico o un Pesce Boomerang. Notate poi che tra queste creature vi sono anche i cuccioli, piccoli e con un manto che pare estremamente morbido. Raggiungete la lastra di ghiaccio e ci salite. Gli inquilini vi guardano per un attimo, per poi tornare a condurre la loro placida vita, e voi camminate in questo prato di becchi e manti blu e verdi. Uno dei piccoli si avvicina zampettando, inciampa e cade. Voi, emozionati, lo prendete in mano, lo sollevate. L’attimo è breve, perché in men che non si dica, quasi fossero un unico corpo, i Pengwing adulti si girano verso di voi all’unisono con fare minaccioso e scattano in avanti, per poi beccarvi ferocemente. Alcuni vi saltano addosso e in una frazione di secondo siete sommersi da una valanga di Pengwing. Nella foga lasciate andare il piccolo e, come un flash, tutto il baccano cessa e torna il silenzio. Forse non saranno cattivi o spaventosi, ma questi Pengwing rendono davvero bene il significato della famiglia, della protezione. Entri in casa loro, lo accettano, ma tocca uno dei loro piccoli, e non avranno la benché minima pietà.


Quindi, questo era il Bestiario dei due titoli della Unknown Worlds. L’autore si augura vi sia piaciuta la chiave di lettura e auspica anche che il modo di raccontarla possa essere gradito ai pazienti lettori mostriferi.

Subnautica videogame art

I giochi mi hanno davvero intrigato e non vedo l’ora di sapere quanti update e migliorie arriveranno per il secondo episodio. Ricordo a tutti che si trova ancora in accesso anticipato. Sperando di poter ancora collaborare a questi progetti di approfondimento, l’autore coglie l’occasione per mandarvi un forte abbraccio e consigliarvi di “immergervi” con lui in questa esperienza subacquea.

Lunghi giorni e piacevoli notti!

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