Perché Zack Snyder’s Justice League è in formato 4:3?

Esplorando le motivazioni dell’aspect ratio più insolito mai usato in un cinecomic.

di Carlo Neviani

Le sale cinematografiche sono ancora chiuse in piena pandemia, ma arriva il weekend ed è uscito Zack Snyder’s Justice League: 4 ore di home entertainment puro (QUI la nostra recensione). Quindi accendi la tv, ti metti comodo e… perché ci sono quelle bande nere laterali a destra e sinistra?

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Ebbene sì, la director’s cut del cinecomic targato DC è interamente presentato in un formato quasi quadrato, in 4:3, precisamente 1,33:1, l’aspect ratio di un fotogramma di pellicola 35mm. Più che lecita la domanda: perché l’hai fatto, Zack? Sulla piattaforma streaming HBO Max il film viene preceduto dall’avviso “Questa pellicola è presentata in formato 4:3 per preservare l’integrità della visione creativa di Zack Snyder”. Scelta creativa quindi, ci sta, ma così curiosa da dover essere presa in esame in modo approfondito (se sei abbastanza nerd e non hai nulla di meglio da fare in un weekend di zona rossa).

Zack snyder justice league disclaimer

Snyder, proprio come il suo collega e amico Christopher Nolan, aveva già iniziato a sperimentare il formato IMAX girando alcune sequenze di Batman v Superman. Le VERE cineprese IMAX, quelle con la pellicola 65mm, da non confondere con le controparti in digitale, producono immagini in aspect ratio 1,43:1, un formato molto più quadrato delle odierne televisioni in 16:9, ma comunque meno stretto del 4:3 di ZSJL. Essendo girato proprio in questo modo, l’ipotetico spettatore che nel 2016 andava a vedere BvS in una VERA sala IMAX, con proiettori in pellicola come il BFI di Londra (in Italia attualmente non ne abbiamo), avrebbe visto le parti del film girate in formato IMAX riempire l’intero altissimo, imponente schermo quadrato. Le parti del film non girate in IMAX, ovvero la maggior parte, coprono invece solo il centro dello schermo, con il tradizionale aspect ratio 2,39:1, che per capirci, è quel cinescope della maggior parte dei film odierni, che sul televisore appare con bande nere sopra e sotto. Le immagini IMAX quasi quadrate vengono proposte con formati ancora diversi quando appaiono in una sala IMAX digitale (come quella di UCI Orio) o in una proiezione casalinga in edizione Blu-ray: rispettivamente 1,9:1 e 16:9, formati sensati a rappresentare le finalità estetiche e di marketing (più grande quindi wow, paga) di IMAX su schermi più canonici.

cinema zack snyder justice league

Snyder, dopo aver visto le proporzioni alternate in BvS, ha ben pensato che gli sarebbe piaciuto vedere tutto Justice League in quel rapporto quadrato, capace di riempire un intero schermo IMAX. Solo che girare un intero film in pellicola IMAX (Nolan è quello che ci è andato più vicino) è tecnicamente impossibile per vari motivi: le cineprese sono molto ingombranti, molto costose, difficili, se non impossibili da utilizzare in scene intime di dialogo a causa del loro forte rumore. Soluzione Snyder? Girare tutto in pellicola 35mm (che qualitativamente è la metà di IMAX, ma stica***) a pieno formato 1.33:1, poi eventualmente croppare o upscalare in post produzione. In poche parole ha fatto il contrario di Kubrick. Anche lui girava in 35mm pieno formato, ma il formato quadrato 1,33:1 era per riempire le televisioni dell’epoca (tutte 4:3) mentre al cinema si vedeva in widescreen con una certa porzione di immagine ritagliata. Se avete seguito bene il discorso fin qui, state realizzando che chi guardava un film di Kubrick in VHS vedeva un’immagine più completa rispetto al cinema, e che quindi IMAX è una mezza menzogna per vendere i biglietti a prezzo maggiorato…

justice league dietro le quinte

In ogni caso, prima dello Snyder Cut, l’intento era quello di presentare la pellicola in un formato quadrato solo in sala IMAX, e ritagliare le porzioni superiore e inferiore dell’immagine per i cinema tradizionali (e presumibilmente per i media domestici), creando un rapporto di formato 1,78:1, cioè 16:9, il formato appunto del “Whedon Cut”. Nel 2020, al Justice Con, Snyder ha spiegato la sua motivazione per il rilascio dello Snyder Cut in 4:3 su HBO Max e quindi il perché della rinuncia al piano originale di ritagliare l’immagine per i televisori: “Il mio intento era che il film, l’intero film, venisse riprodotto in 4:3 su uno schermo IMAX gigante. I supereroi tendono ad essere, come figure, meno orizzontali. Forse Superman quando vola, ma quando è in piedi è più verticale. Tutto è stato composto e ripreso in questo modo, e gran parte del restauro cerca di riportare quella qualità. Rimettiamo a posto questi grandi quadrati… si tratta di un’estetica completamente differente. Ha solo una qualità diversa e insolita. Nessuno lo sta facendo”.

superman costume justice league

L’effetto di portare un formato del genere sui televisori odierni è in primis quello di richiamare il cinema di una volta, dato che il 4:3 è praticamente indistinguibile dall’Academy Ratio 1,37: 1, il formato utilizzato dai classici del cinema della Golden Age di Hollywood. Spesso tra l’altro, il 4:3 viene proprio utilizzato come un elemento extradiegetico per suggerire lo svolgimento della storia in un contesto passato. Ma non è questo il caso di Justice League. Piuttosto sembra che Zack abbia voluto strizzare l’occhio a quei piccoli e prestigiosi film d’essai, indipendenti, dalla vena arthouse che hanno la consuetudine di giocare con i rapporti d’aspetto più antiquati. Snyder sembra accogliere piacevolmente questi confronti, come ha detto al New York Times: “[Justice League] Ha le stesse proporzioni di First Cow. Quei due film condividono un DNA comune, credo. [Ride.] Mi è piaciuto davvero First Cow in realtà. Adorerei vedere una double feature, First Cow e Zack Snyder’s Justice League insieme”.

justice league batman formato

In conclusione, Zack… perché ci hai fatto vedere 4 ore di film in un formato che non riempie tutta la tv? Le motivazioni sembrano più di una, dai tecnicismi della fotografia, al volersi accostare ad uno stile di cinema “alto”. Sicuramente è anche una trovata di marketing, per attirare l’attenzione e discostarsi il più possibile dalla versione di Whedon. Personalmente penso che la qualità della scelta di Snyder sia riassumibile nella citazione “the most personal is the most creative” (del famoso Martin Scorsese, che sicuramente non avrà piacere ad essere citato in un articolo a tema cinecomic). Questa versione di Justice League è il suo taglio incontaminato, la sua visione fortemente personale, sia in termini estetici che tematici (rapporto padre-figlio), e se nella sua testa tutto questo è inscritto in un quadrato… perché no?

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