THE PURGE: ELECTION YEAR

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The Purge: Election Year

Una recensione spoiler di Matteo Berta.

Volenti o nolenti lo “sfogo” è tornato nelle sale. Qualche pezzone addietro, definii l’idea chiave che sta alla base di questa saga, come una delle migliori degli ultimi anni, ma purtroppo quell’articolo lo intitolai Le 5 cinematografiche premesse sprecate. Il primo capitolo della saga partiva da aspettative altissime appunto per la qualità dell’idea proposta, ma cadde in risvolti narrativi prevedibili e scelte stilistiche discutibili che fecero venire meno le premesse geniali e l’atmosfera iniziale molto intrigante.Il secondo capitolo diede una svolta netta alla saga (si vide il netto aumento di budget) e si passò da uno statico mal realizzato survival movie ad un dinamico “Revenge” Movie, facendoci conoscere il carismatico personaggio di Leo Barnes e soprattutto il realismo dei risvolti cittadini sullo sfogo.

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Questo terzo capitolo è basato sui riscontri morali della notte più sconvolgente dell’anno, se nei primi due film, gli interrogativi sulla correttezza di un provvedimento del genere potevano scaturire dalle semplici sequenze, qui abbiamo una vera e propria questione politica dove i “Padri fondatori” vengono supportati da una “marionetta” politica e gli anti-sfogo da una candidata presidenziale da un passato turbolento. Il survival movie si trasforma in una lotta testa a testa metaforica e non, tra due fazioni politiche che si stringono la mano durante il giorno, ma sono intenzionate ad eliminarsi durante la notte. Abbiamo storie che si incrociano, come quella un po’ inverosimile ma molto popolare di Joe e il suo spaccio da difendere, o come quella di Marcos o dello stesso Leo.

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Un buon film, divertente e interessante, un terzo punto di vista sulla notte dello sfogo, una fantastica e geniale premessa sprecata nel primo film, ma lavata e pulita per i due capitolo successivi. Regia interessante e presente, musica assente, sceneggiatura non eccezionale, fotografia importante ma forse troppo estetica fine a se stessa e interpretazione attoriale di livello.

Mancanza importante è la campana. La campana finale cazzo, fondamentale per questo prodotto.

Election Year

 

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