ROAR: Il set più pericoloso

di Matteo Berta

Pensate che negli anni d’oro della computer grafica, i set costituiti da chilometri di blu screen, siano il pericolo principale per la performance di un attore? o che dopo The Revenant, non si possa realizzare un film che spinga la propria troupe nelle peggiori condizioni di lavoro? Mi spiace deludervi ma nel 1981 venne girato in America colui che può vantare tranquillamente il titolo di “Film più pericoloso della storia”.

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Tippi Hedren e Noel Marshall sono i produttori, registi e interpreti della pellicola, d’altro canto sfiderei chiunque a convincere attori di un certo livello a recitare chiusi in una casa con 140 leoni, ah si c’è pure la loro figlia Melaine (che genitori premurosi). In italia uscì sotto il titolo di “Il Grande ruggito” ma nonostante la straordinarietà dei meccanismi di produzione, non ebbe successo e ben presto il lavoro finì nel dimenticatoio.

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“L’Internet Movie Database lo classifica come “il più costoso film “casalingo” mai realizzato”. Restò infatti in produzione per 11 anni, costò 17 milioni di dollari e ne incassò internazionalmente soltanto 2 [1]Tippi Hedren in quell’occasione scrisse in collaborazione il libro Cats of Shambala (1985) che trattava della sua esperienza nel girare questo film…” 

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La produzione fece sapere che durante le riprese avvennero una settantina di incidenti con le bestie feline e che molti addetti ai lavori rimasero feriti.

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Il film sarebbe giusto classificarlo in una categoria di docu-film e l’unico modo per considerarlo positivamente è quello di pensarlo come un grande esercizio di stile e non ragionare più di tanto sulla narrazione o sul montaggio.

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