CINESAURI – Capitolo 1: Willis O’Brien

Secondo appuntamento con la nostra rubrica dedicata all’evoluzione dei dinosauri nella storia del cinema.

di Manuel Bestetti

Nel prologo di “Cinesauri” (CINESAURI – Prologo: i “Protosauri”) abbiamo visto come gli animali fantastici, i draghi e i dinosauri siano stati visti sin dall’inizio come una grande fonte attrattiva per il pubblico del cinema. Fu grazie a una persona in particolare che il dinosauro divenne l’animale affascinante che è oggi: questa persona era Willis O’Brien.

Lost World Stop Motion

Contrariamente al pensiero comune, i primi lavori di O’Brien con i dinosauri non risalgono al primo The Lost World ma a qualche anno prima. O’Brien era un disegnatore e scultore e venne ingaggiato dalla Edison Company per un paio di progetti molto interessanti.

Il primo, intitolato The Dinosaur and the Missing link, A prehistoric tragedy, era un cortometraggio di 7 minuti circa totalmente girato in Stop Motion che vedeva un gruppo di cavernicoli avere a che fare con il famoso “anello mancante” tra l’uomo e la scimmia. Nel finale il protagonista affrontava un dinosauro (una specie di piccolo diplodocus) e veniva ucciso.

Il secondo corto, The Ghost of Slumber Mountain del 1919, era più interessante: un esploratore di nome Jack Holmes raccontava ai suoi nipoti di un suo particolare viaggio nei boschi intorno a Slumber Mountain nei quali aveva incrociato alcuni dinosauri rimasti in vita. Per la prima volta uomini in carne e ossa e dinosauri in Stop-Motion erano nello stesso film, anche se ancora non avevano contatti tra loro. Inoltre vennero mostrati dei triceratopi e dei tirannosauri affrontarsi in combattimento.

King Kong contro T-Rex

Grazie a The Ghost of Slumber Mountain, O’Brien riuscì a ottenere l’ingaggio per The Lost World, arrivando a cambiare la storia degli effetti speciali. Nonostante viste con gli occhi di oggi le animazioni possono risultare ridicole, per l’epoca non era pensabile di vedere muoversi e interagire tra loro dei dinosauri. Non esisteva CGI, tutto doveva essere fatto artigianalmente e O’Brien riuscì a renderli talmente realistici da spaventare veramente il pubblico in sala. In The Lost World, inoltre, umani e dinosauri entravano in contatto tra di loro e un apatosauro veniva catturato e portato nel mondo civile. La scena del dinosauro che semina distruzione all’interno di Londra è ancora oggi una delle più iconiche della storia.

Son Of Kong 1933

Dopo The Lost World, O’Brien lavorò ad un progetto chiamato Creation, ma non riuscì mai a concretizzarlo. Grazie a questo, però, si mise al lavoro su quello che viene probabilmente ricordato come il suo più grande lascito: King Kong del 1933. Se per The Lost World ci fu un passo avanti per gli effetti, con King Kong ce ne fu uno ancora più grande. La fauna di Skull Island fu riempita di dinosauri e rettili giganti, la trama era piena di combattimenti e fughe e ai tempi venne definito il film più violento mai visto. Fu un successo enorme, tanto che la RKO Pictures chiese immediatamente un sequel che uscì poco più di sei mesi dopo. Son Of King Kong, qui in Italia conosciuto come Il Figlio Di King Kong, non ebbe lo stesso successo del predecessore, anche a causa del poco tempo per la realizzazione: O’Brien ebbe infatti pochi mesi per creare e animare gli esseri che sarebbero dovuti apparire. Se siete fan di King Kong e non avete ancora visto il suo primo sequel, il consiglio è quello di guardarlo: non sarà un capolavoro, ma è comunque parte della sua storia cinematografica!

Da questo momento in poi O’Brien lavorò ad altri progetti come The Black Scorpion, The Giant Behemoth e vinse addirittura il Premio Oscar per i migliori Effetti Speciali nel 1949 per Mighty Joe Young. La sua attività ovviamente iniziò a calare e cominciò a insegnare il proprio mestiere ad altri che avrebbero potuto portarlo avanti negli anni successivi. Tra i suoi allievi il più famoso è sicuramente Ray Harryhausen, il quale diventerà il più prolifico e popolare animatore in Stop-Motion di tutti i tempi. Dopo aver dato l’idea per The Beast Of Hollow Mountain (in italiano conosciuto come La Valle Dei Disperati), idea poi ripresa anche per Gwanji, O’Brien nel 1960 venne scritturato per lavorare su un’altra trasposizione di The Lost World. L’idea era quella di riproporre effetti in Stop-Motion come quelli del film originale, ma a causa del budget non elevato il regista cambiò metodo e vennero usati veri animali camuffati da dinosauri con corna e pinne. O’Brien morì poco dopo, lasciando purtroppo come suo ultimo lavoro questo film.

The Lost World 1960

Nonostante gli ultimi anni non propriamente gloriosi, la figura di Willis O’Brien non ha mai perso il suo fascino, e l’aver dato i natali ad alcuni dei migliori dinosauri della Storia del cinema non sarà mai cancellato dalla sua storia. I consigli per recuperare i suoi migliori film sono qui sotto: tutti hanno qualcosa da dire e tutti meritano almeno una visione!

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