CINESAURI – Capitolo 3: Ray Harryhausen

In questo nuovo capitolo dei Cinesauri parliamo di quello che può essere considerato un Willis O’Brien 2.0.

di Manuel Bestetti

Abbiamo già parlato di Willis O’Brien, il “papà” degli effetti speciali in Stop-Motion e creatore dei più famosi dinosauri degli anni 20 e 30. O’Brien ha poi, alla fine della sua carriera, insegnato il proprio mestiere ad alcune persone che avrebbero portato avanti la sua eredità. Uno in particolare lo aiutò nella realizzazione di Mighty Joe Young, in Italia conosciuto come Il Re Dell’Africa: il suo nome era Ray Harryhausen.

Rhedosaurus contro faro

Harryhausen è da molti considerato il più grande esperto di Stop-Motion della Storia, e a ragione: ha infatti preso ciò che c’era di buono nei lavori di Willis O’Brien e lo ha fatto evolvere, rendendola una tecnica ancora oggi in voga, soprattutto nel cinema d’animazione. Harryhausen riuscì, negli anni, a superare il proprio maestro e a portare gli effetti speciali in direzioni che mai nessuno si sarebbe aspettato. Il suo primo lavoro da “protagonista” è nel film del 1953 The Beast from 20,000 Fathoms, meglio ricordato come Il Risveglio Del Dinosauro. Nato da un soggetto di Ray Bradbury, il film racconta di un dinosauro che viene risvegliato a causa di alcuni esperimenti nucleari al Polo Nord. Vi ricorda qualcosa? Esattamente: Il Risveglio del Dinosauro ha ispirato Godzilla, che uscì l’anno successivo. Harryhausen inventò con questa pellicola la tecnica Dynamation, riuscendo a far “interagire” le persone reali con i modellini mossi tramite il Passo Uno. Famosa è la scena nella quale un poliziotto viene mangiato dal Rhedosaurus.

Gwangi scena nel west

Grazie a questo successo, Harryhausen fu chiamato ad occuparsi degli effetti speciali di epici fantasy come Il 7° Viaggio di Sinbad o Sci-Fi come La Terra Contro i Dischi Volanti. Dopo ben 13 anni Harryhausen tornò ad animare gli animali preistorici dei quali ci interessiamo in questa rubrica, e lo fece con One Million Years B.C., remake di quel One Million Years del quale abbiamo parlato nel capitolo dedicato allo Slurpasaur. Per omaggiare quella pellicola Harryhausen mostrò come primo “dinosauro” un enorme iguana usando quella tecnica, ma per il resto del film si concentrò sul creare allosauri e triceratopi, probabilmente i migliori mai apparsi sul grande schermo fino a quel momento. Qui la Dynamation è a livelli altissimi: gli uomini primitivi affrontano un allosauro in una delle scene più famose e amate della filmografia di Harryhausen. Questo progetto nacque dopo che l’idea della Hammer di rifare King Kong crollò a causa dei costi troppo alti da sopportare: ancora una volta lo “zampino” di O’Brien aveva portato Harryhausen al successo, e non fu neanche l’ultima.

Ray Harryhausen con scheletro

Tre anni dopo, infatti, Harryhausen riprese una sua vecchia idea avuta insieme a O’Brien: quella di trasportare in un film Western un enorme animale. Pensarono a uno scorpione gigante (idea poi ripresa ne Lo Scorpione Nero), ma alla fine optarono per un allosauro. Questo può essere considerato un remake (ehi, quanti remake che facevano all’epoca!) del film La Valle Dei Disperati, nato sempre dall’idea di Willis O’Brien. In La vendetta di Gwangi un gruppo di cowboy riesce ad addentrarsi in una valle nella quale dinosauri e animali preistorici non sembrano aver patito l’estinzione avvenuta nel resto del mondo. Ovviamente i cowboy catturano un dinosauro e questo seminerà il panico tra la gente, come è giusto che sia in ogni film di questo genere. Purtroppo, nonostante le buone premesse, il film non fu il successo sperato e viene anche oggi poco ricordato se non dagli appassionati di Stop-Motion.

T-Rex in Un Milione Di Anni Fa

L’ultimo grande apporto di Harryhausen al cinema fu Scontro Di Titani, un colossale film d’epica che contiene mostri e divinità ma, ahinoi, non dinosauri. Ci lascia nel 2013 all’età di 92 anni. Tanti sono stati gli omaggi alla sua figura: Peter Jackson ha sempre adorato i suoi lavori e lo ha omaggiato ne Il Signore Degli Anelli, Sam Raimi con L’Armata delle Tenebre ha omaggiato le sue scene con gli scheletri e la Pixar ha chiamato in suo onore il ristorante nel quale Mike Wazowski porta la sua ragazza Celia in Monsters & Co. (“Ho prenotato in un posto che si chiama Harryhausen“). Sotto trovate le migliori edizioni dei film dei quali abbiamo parlato in questa rubrica, vi diamo appuntamento al prossimo capitolo nel quale parleremo degli “eredi” di Lost World, film… non sempre riusciti, se dobbiamo dirla tutta!

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2 commenti Aggiungi il tuo

  1. andrea cornali ha detto:

    Harryhausen è stato il Miyazaki della stop motion

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