Abbiamo visto in anteprima in lingua originale Unhinged, il nuovo thriller con Russell Crowe che uscirà in Italia il 24 settembre come “Il Giorno Sbagliato”. Ecco cosa ne pensiamo.
di Manuel Bestetti
È proprio un giorno sbagliato quello che vive Rachel, personaggio interpretato da Caren Pistorius. Oltre a dover sopportare un divorzio, problemi lavorativi e problemi familiari, sulla sua strada si presenta anche un enorme uomo che, a vedere la quantità di pillole che ingurgita, probabilmente ha vissuto tempi migliori. Quest’uomo ha il volto di Russell Crowe, ma lo sguardo è totalmente diverso da qualunque altro film nel quale lo abbiamo visto.
Derrick Notte dirige un thriller ben fatto, che sin dai titoli di testa mostra immediatamente come sarà l’umore generale nell’ora e mezza successiva. Le tematiche trattate molto fievolmente vengono messe subito sul tavolo: i casi di rabbia stradale sono in aumento, così come l’utilizzo di cellulari e tablet non permette più di essere irrintracciabili. Chiunque può sapere dove si trova chiunque, con i giusti mezzi. Il film viaggia costantemente su questi binari, gestendo molto bene i tempi e gli spazi. Una buona prova che sicuramente può essere apprezzata dal pubblico casual che vuole passare un po’ di tempo davanti a un thriller vecchio stile.
Gli elogi vanno in primis ai due principali protagonisti: Caren Pistorius e Russell Crowe riescono a centrare l’obiettivo con due ottime interpretazioni. La bravura di Crowe è cosa nota, ma raramente (se non mai) si è visto in un ruolo simile: il suo sguardo è vuoto, spento e la sua voce è calma ma con una sfumatura davvero poco rassicurante. Lo vediamo sfruttare la sua maggiore possanza contro persone molto più deboli di lui, dominando la maggior parte degli scontri fisici. Grande sorpresa per Caren Pistorius: poco conosciuta ai più, si è dimostrata una vittima credibile che evolve in maniera significativa dal primo all’ultimo minuto. La sua brutta giornata avrà conseguenze non solo su di lei e la sua psiche sarà sicuramente messa a dura prova.
Come già detto, il film sembra rifarsi alla dimensione vecchio stile dei thriller con Harrison Ford o Mel Gibson, con un paio di personaggi che portano avanti la storia e tanti altri che risultano secondari, introdotti solo per situazioni di contrasto tra protagonista e antagonista. Risulta anche abbastanza crudo, nonostante si limiti di molto nella presenza di sangue: le botte e l’uso delle automobili non vengono per nulla attutiti e la regia riesce a dare un giusto tono di drammaticità a queste scene. In più, la visione del personaggio di Russell Crowe come un vero e proprio “mostro” in forma umana intrattiene lo spettatore, che si chiede quanto possa nuocere ancora ad altre persone.
Per concludere, Crowe dimostra ancora una volta di essere un bravissimo attore che può infilarsi in ogni ruolo senza problemi e la sua performance vale comunque da sola la visione del film. La Pistorius è quel qualcosa in più che eleva la pellicola, risultando una protagonista perfetta. Le tematiche sono trattate debolmente e genericamente, ma il film riesce comunque a far passare il giusto messaggio inserendolo all’interno di una narrazione forse prevedibile ma mai banale. Il consiglio è, ovviamente, di andare al cinema a guardarlo: date la possibilità alle sale di guadagnare qualcosa in questo periodo e passate un’oretta e mezza in compagnia di una pellicola old school ben pensata.
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