LO SQUALO 50: Quando le mascelle mordono ancora!

Lo squalo Bruce avrà anche raggiunto la mezza età, ma la sua pinna dorsale continua a scoraggiare i bagnanti.

di Matteo Berta

Il 20 giugno 1975 segna una data spartiacque nella storia del cinema e, più in profondità, nell’evoluzione dell’immaginario collettivo. Quel giorno approdava nelle sale statunitensi Jaws: Lo squalo, primo blockbuster di un allora giovanissimo Steven Spielberg, destinata non solo a inaugurare la stagione dei blockbuster, ma a ridefinire i codici stessi dell’intrattenimento moderno.

personaggi protagonisti lo squalo di spielberg

In quella pellicola apparentemente “di genere” si cela un’architettura mitopoietica che ha modellato per decenni la grammatica visiva, sonora e narrativa del grande schermo. Le inquadrature soggettive, dal punto di vista del predatore sommerso, sono diventate archetipo della tensione cinematografica; la colonna sonora di John Williams, due sole note, reiterate in un crescendo ancestrale, ha scolpito nella mente di generazioni un senso di minaccia silenziosa e incombente; e la strategia, forzata dalle contingenze produttive, di mostrare la creatura soltanto a frammenti, ha finito per accrescere il terrore con la potenza dell’invisibile.
A ciò si aggiunga la forza evocativa di dialoghi e battute ormai entrati nel lessico universale, da “You’re gonna need a bigger boat” alle molteplici citazioni e deformazioni che popolano da decenni il cinema, la televisione, la pubblicità e perfino l’animazione.

squalo bruce con barca

Tuttavia, l’impronta di Jaws non si esaurisce nell’ambito dell’intrattenimento. Il film ha agito da detonatore culturale anche sul piano naturalistico. La figura dello squalo, fino ad allora relegata a un ruolo secondario nell’immaginario umano, venne brutalmente proiettata nell’archetipo del mostro, del nemico silenzioso e letale. Una rappresentazione che, se da un lato ha suscitato la perplessità e il disagio del mondo accademico e dei biologi marini, preoccupati per una distorsione popolare della realtà zoologica, dall’altro ha avuto l’effetto paradossale di accendere i riflettori sulla biologia marina, catalizzando interesse, fondi e desiderio di conoscenza. Una contraddizione feconda, che perdura tuttora.

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Non meno affascinante è la genesi travagliata dell’opera: un set dominato dall’imprevisto, un animatronic che affondava regolarmente (il famigerato “Bruce”, divenuto esso stesso leggenda), una troupe giovane e inesperta, e su tutto l’ostinazione visionaria di un regista poco più che ventenne che seppe trasformare il limite in stile, il guasto in linguaggio, la paura in arte. Per chi desiderasse penetrare nel laboratorio di questo miracolo cinematografico, due volumi si rivelano imprescindibili: Jaws Log di Carl Gottlieb, cronaca di prima mano di quella produzione epica, e Jaws di Matt Taylor, edito in Italia da Salani, che raccoglie materiali, fotografie e testimonianze preziose.

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Nel nostro sito, Jaws ha trovato ampio spazio di riflessione, in particolare attraverso il primo e unico Bestiario online italiano del Lo squalo, una mappa enciclopedica delle sue molteplici incarnazioni, da Bruce ai suoi discendenti, in sequel ufficiali e apparizioni collaterali, come il suo cameo in Lego Batman. Un archivio d’immaginario che racconta quanto profondamente questa creatura cinematografica abbia permeato il nostro rapporto con il simbolico.

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A cinquant’anni dalla sua comparsa sugli schermi, Jaws resta un monumento. Non solo per ciò che ha rappresentato in termini industriali o narrativi, ma per la sua capacità di incidere nell’inconscio collettivo. È un film che ha trasformato il mare in mistero, la paura in linguaggio e il cinema in rito. E il suo ruggito sommerso ancora risuona, sotto la superficie quieta delle nostre immagini.

National Geographic ha realizzato un documentario sui 50 anni di Jaws, qui il trailer:

4 commenti Aggiungi il tuo

  1. Luigi ha detto:

    Ciao, Lo Squalo non è stata l’opera prima di Steven Spielberg. Infatti il regista aveva esordito con Duel del 1971

    1. Monster Movie ha detto:

      Per quanto riguarda Duel, si tratta di un film realizzato per la televisione. L’intento dell’autore era porre Jaws come primo successo internazionale di un giovane Spielberg. Abbiamo comunque corretto il paragrafo con una precisazione.

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