3 Possibili spiegazioni sul degrado della serie.

di Matteo Berta

La qualità di una serie televisiva di successo normalmente subisce dei “colpi depressivi” durante le stagioni, sono pochi gli esempi di format che hanno mantenuto alta l’asticella dall’inizio alla fine. Il caso di Big Bang Theory è emblematico per quell’insieme di prodotti che sono stati spremuti talmente tanto da finire nel baratro del ridicolo, ma nello stesso tempo sono riusciti a gongolarsi in un budget multi-milionario.

Il cambiamento illogico di Amy Farrah Fowler.

Amy è la neurobiologa fidanzata di Sheldon, viene introdotta nella serie grazie ad uno scherzo di Howard e Raj, combinando l’appuntamento tra i due più (quando ancora era così) cervelloni della serie tramite un sito di incontri.

Amy era l’emulazione perfetta di Sheldon al femminile: non desiderava contatto umano, la sua razionalità era consistente e qualunque situazione le si poneva di fronte, doveva essere affrontata con la meticolosità di una neurobiologa, risultando agli occhi esterni più un automa che un’umana.

Non c’è stato un vero e proprio punto di cesura, ma dopo qualche stagione il personaggio è cambiato (comprese le fondamenta) in modo radicale: Amy è diventata un’esperta dell’emotività umana, rimprovera il fidanzato Sheldon di non attenersi alle norme di comportamento sociale, è costantemente in ebollizione ormonale ed espone numerosi errori madornali di continuità e coerenza del proprio personaggio, uno dei più famosi è l’episodio in cui Amy, parlando con le amiche Penny e Bernadette confessa che molti anni prima, pur di ricevere una sorta di contatto fisico, si recò dal ginecologo per un controllo inutile. Da divertente stampino di Sheldon, si è arrivati ad un’odiosa ragazza irritante che non aggiunge nulla allo sviluppo della serie.

Il coito di Sheldon Cooper.

Parliamo di Sheldon, il personaggio interpretato magistralmente da Jim Parsons, divenuto iconico per molti motivi, primo tra tutti il fatto di essere un paladino della giustizia dei Nerd. Sheldon è come abbiamo descritto Amy in precedenza, con la differenza che lui è il protagonista assoluto della serie, surclassando Leonard di cui inizialmente gli faceva da spalla.

Il semplice problema è che un trentenne fisico teorico appassionato della cultura Geek fino al midollo, senza un’emotività di fondo e  un’anima razionale non può decidere nel giro di una puntata di unirsi carnalmente con un’altra persona. Che lo faccia Amy non è un problema, nonostante la sua incoerenza strutturale esposta precedentemente, il comportamento è logico con la nuova figura imposta. Gli sceneggiatori hanno cercato di far compiere una “crescita dell’eroe” in stile romanzo di formazione, ma senza badare al fatto che il personaggio di Sheldon funzionava proprio per la sua personalità iniziale.

Il cambiamento radicale delle dinamiche del gruppo.

Il mio professore di Scienze Sociali del liceo insisteva sul farci imparare a memoria l’integrale definizione di gruppo e soprattutto le varie dinamiche psico-sociali che servono per permettere la sua esistenza. In The Big Bang Theory il gruppo dei protagonisti era eterogeneo, ben strutturato e soprattutto estremamente funzionale alle storie che si volevano raccontare. C’era Leonard, il protagonista bonaccione impacciato innamorato della bionda figandra stupida, coinquilino del cervellone e robotico Sheldon. Entrambi erano amici di Howard: nerd ebreo costantemente arrapato e Raj l’indiano viziato che non riusciva a parlare con le donne.

Per la stessa logica della maturazione forzata di Amy e Sheldon, troviamo dei numerosi cambiamenti all’interno del gruppo di amici, continuando a buttare acqua sul fuoco del divertimento che aveva caratterizzato questa serie.

Leonard è sposato con Penny e non fanno altro che discutere su questioni futili forzando battute e copioni già sentiti, Amy cerca di umanizzare Sheldon e si gioca sul fatto che non ci riesca (giustamente). Howard è un padre bambinone e sua moglie Bernadette è un’insopportabile piccola rompiballe. Raj è passato dal non saper parlare con le donne al saltare da una relazione all’altra. Tutte queste nuove situazioni non comprendono più puntate veramente “nerdose”, l’ambiente universitario è quasi sparito e inevitabilmente non c’è più nulla da raccontare. Il BBT che ci piaceva era quello che ci narrava di maratone ai videogames e problematiche secchio-sociali, non vogliamo vedere Friends.

The Big Bang Theory: La Nona Stagione Completa (3 DVD)