SPECIALE HALLOWEEN – GHOST MASTER

Il The Sims con i fantasmi che nessuno ricorda.

di Alessandro Sivieri

Halloween è alle porte, anche per i videogiocatori. Se gli infarti di Alien: Isolation non fanno per voi e cercate qualcosa di più umoristico, abbiamo una sorpresa per voi. Direttamente dai primi del 2000, ecco un simulatore di infestazioni pressoché dimenticato dal grande pubblico. Immaginate di avere a disposizione un’intera squadra di fantasmi per terrorizzare i poveri mortali: ogni spettro, oltre a un aspetto unico, ha un set di abilità personalizzato che lo può rendere più o meno adatto a spaventare qualcuno. Ecco che, in una trama in salsa paranormale, dal punto di vista dell’oltretomba, dovrete attraversare una serie di scenari per mettere in fuga gli esseri umani e collezionare nuovi, potenti fantasmi. Un’impostazione di gameplay che, insieme alla visuale dall’alto, ricorda il leggendario The Sims di Maxis, oltre a una serie di strategici in tempo reale dove la creatività e la capacità di adattamento sono essenziali.

Un po’ come in Monsters & Co. della Pixar, gli spettri possono accedere al mondo materiale tramite una serie di portali, per incutere terrore agli inquilini di case, college, ospedali e stazioni di polizia. Il giocatore impersona un Ghost Master, una sorta di generale con svariati fantasmi al suo comando, da dispiegare al costo di una determinata quantità di plasma. Più lo spettro è potente, più alto sarà il prezzo. Lungo il gioco incontreremo ectoplasmi unici da sbloccare, soddisfando una serie di requisiti. I protagonisti sono proprio i fantasmi: ce ne sono una cinquantina e possiedono abilità e vincoli eterogenei. Alcuni sono poltergeist e possono spostare gli oggetti, altri si servono di elementi come il fuoco e altri ancora possono infestare solo gli elettrodomestici. Parallelamente anche le vittime umane sono ben diversificate: alcuni individui si spaventeranno facilmente, magari per un trauma infantile, altri saranno assai coraggiosi e richiederanno l’uso di tecniche avanzate. Quando tutti gli inquilini avranno abbandonato l’edificio, la missione sarà completa e potremo tornare al campo base per potenziare i nostri sottoposti.

Oltre a una vena ironica e a un design cartoonesco, il gioco di Empire Interactive presenta diverse citazioni cinematografiche, dall’ovvio Ghostbusters a The Blair Witch Project e a un particolare livello che richiama La casa di Sam Raimi. La grafica sente il peso dei decenni e non presenta particolari guizzi, anche se gli effetti particellari, come le fiamme e le aure di ectoplasma, hanno il loro perché. La difficoltà non è particolarmente alta e, a meno che non si disponga di una squadra davvero male assortita, sarà facile ripulire un edificio e passare al successivo. Nel caso vogliate sbloccare tutti gli spettri extra di uno scenario, dovrete fare più attenzione e passerete alcuni momenti di frustrazione. Non mancheranno medium e cacciatori di fantasmi in grado di mettere temporaneamente fuori uso i vostri servitori, quindi è necessario avere sempre un piano B.

A Ghost Master si possono imputare vari difetti, tra cui un basso fattore di rigiocabilità, l’assenza di un editor e la scarsa propensione al micromanagement, che annoierà i giocatori più esperti. Come il caro vecchio Jurassic Park: Operation Genesis, è un titolo di nicchia il cui potenziale è stato represso nel tentativo di attrarre una fascia di pubblico più ampia possibile. Alcuni aspetti del gameplay sono raffazzonati e si ha l’impressione di un gioco che, con qualche sforzo in più, poteva raggiungere l’eccellenza. La campagna marketing deficitaria ne ha decretato il fallimento commerciale ed è improbabile che un remake spunti all’orizzonte. Resta un’esperienza unica con un punto di vista sovrannaturale e qualche siparietto da teen comedy. Se avete una piccola attitudine agli scherzi di pessimo gusto, recuperatelo e correte a spaventare un po’ di innocenti con il vostro Vapore a erranza di quinta classe.

 

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