Speciale Halloween – Alle Origini dell’Orrore

Cinque “Primi Capitoli”, come sono stati recepiti all’uscita e come sono recepiti oggi, ad anni di distanza dalla loro uscita.

di Manuel Bestetti

Michael Myers, Jason Voorhees, Freddy Krueger, Leatherface, Pinhead: chi più chi meno, questi nomi sono entrati di diritto nell’immaginario collettivo come serial killer sanguinari che hanno tolto la vita (cinematografica) di tante persone in una quantità enorme di pellicole a loro dedicate. C’è chi preferiva un enorme machete, chi dei coltelli attaccati alle dita e chi una motosega, tutti erano però alla ricerca della prossima vittima da affettare nei modi più iconici e divertenti. Ma oltre al blasone attuale del loro nome… come si sono davvero comportati alla loro prima uscita? I primi di esordio a loro dedicati hanno davvero lasciato il segno oppure sono stati delle meteore che solo successivamente hanno visto rivitalizzare il proprio brand grazie al mercato dell’home video? Seguiamo la storia di queste pellicole, partendo dalla più vecchia fino ad arrivare a quella più recente.


1974 – NON APRITE QUELLA PORTA (THE TEXAS CHAINSAW MASSACRE)

Non aprite quella porta motosega

Il film di Tobe Hooper è un horror indipendente, di quelli che andavano molto di moda negli anni ’70. La trama non gira totalmente intorno al personaggio di Leatherface ma invece dà molto spazio anche al resto della famiglia Sawyer. La critica al tempo fu parecchio divisa: ci fu chi ne apprezzò la violenza e il coraggio e chi invece lo affossò proprio a causa di quelle tematiche. Viene da pensare che il film fosse arrivato troppo presto per i critici del tempo, che non vedevano l’ora di lanciarsi contro il prossimo horror che avrebbe “distrutto le giovani menti che sarebbero accorse a guardarlo in sala“. Come spesso succede in questi casi la pellicola è stata rivalutata dal tempo e oggi viene ancora ricordata come uno dei capisaldi della storia dell’horror americano.

Texas Chainsaw massacre scena camion

A posteriori si può dire che sia come un buon vino: più invecchia più migliora. Oggi si può tranquillamente reperire su Netflix e sono parecchie le versioni DVD e Blu-Ray uscite negli ultimi anni. Sono due i suggerimenti che possiamo darvi: il primo è questa edizione DVD che riprende la vecchia pellicola così come è arrivata a noi, con tutti i difetti audio e video che si porta dietro. Il secondo è ovviamente la splendida edizione Midnight Classics totalmente rimasterizzata per godersi il film come se fosse uscito oggi in sala.


1978 – HALLOWEEN, LA NOTTE DELLE STREGHE

Michael Myers serial killer saga Halloween

Esattamente come per Non Aprite Quella Porta anche Halloween uscì in pieno periodo “horror indipendenti”. John Carpenter entrò di diritto nella Storia grazie a questo film il quale, ai tempi, fece scalpore per le tematiche trattate: sesso e droghe. Michael è infatti uno dei primi, se non il primo, serial killer a uccidere giovani ragazzi in procinto di avere rapporti sessuali o di provare varie droghe come spinelli e simili. L’utilizzo della maschera bianca (una maschera del capitano Kirk di Star Trek modificata) è il tocco finale per creare un personaggio riconoscibile e in grado di far tremare il pubblico. Vedere infatti lo sguardo impassibile del killer mentre uccide le sue vittime è una delle trovate più interessanti e disturbanti dell’intera pellicola.

halloween scena michael myers

Purtroppo il tempo non gli è stato favorevole: visto con gli occhi di oggi Halloween risulta un film particolarmente inconcludente che cerca di arrivare a un punto che però non raggiunge mai. Solo guardandone anche il sequel sembra di essere davanti a una storia completa. Potrebbe essere qualcosa sulla quale passar sopra, ma inizialmente il film doveva essere singolo, senza avere un sequel: questo significa che le idee per proseguire la storia non c’erano e nelle intenzioni di Carpenter il finale del primo capitolo sarebbe dovuto essere definitivo. Oggi, oltre a trovare su Netflix un documentario della serie I Film Della Nostra Infanzia nel quale si parla della sua realizzazione, si può reperire in DVD e Blu-Ray sempre grazie alla Midnight Factory con la sua Midnight Classics.


1980 – VENERDÌ 13

Jason venerdì 13 maschera

Se c’è un film che più di tutti deve davvero tanto al successo di Halloween è proprio Venerdì 13. Le similarità tra Jason Voorhees e Michael Myers sono molte: entrambi hanno avuto un’infanzia travagliata, entrambi sono enormi uomini che usano la loro mole per sovrastare le proprie vittime… ma in una cosa si differenziano: mentre Myers ha debuttato nel primo film del franchise a lui dedicato, Jason fa la sua apparizione solo nel secondo capitolo. È infatti la madre di Jason, Pamela Voorhees, a uccidere i giovani ragazzi che vogliono divertirsi a Camp Crystal Lake. Alla sua uscita Venerdì 13 non venne elogiato dalla critica, tanto che venne visto come un tentativo di seguire la scia già segnata da Halloween con ben buone idee a fare da contorno.

Jason Venerdì 13 machete

Guardandolo ai giorni nostri è in effetti uno degli Slasher meno riusciti se non si conta il colpo di scena finale che vede appunto la madre di Jason essere l’assassina: la saga è famosa per avere Jason come killer principale e in pochi ricordano effettivamente la presenza di Pamela nel primo capitolo. Un film con il quale il tempo non è stato clemente: il sequel affascina e inquieta molto di più dell’originale e si potrebbe rimanere delusi dall’assenza dell’idolo del franchise. Una prova del poco successo odierno la si trova anche nella presenza pressoché nulla del film in home video: si trova un cofanetto che contiene i primi 5 capitoli della saga e il primo film singolo si trova solo nell’edizione Warner Bros Horror Maniacs a un prezzo molto accessibile.


1984 – NIGHTMARE, DAL PROFONDO DELLA NOTTE

Un film che si lega a doppio filo a Venerdì 13 è sicuramente Nightmare – Dal Profondo della Notte. Il motivo è presto detto: Jason e Freddy, il demone che squarta i giovani all’interno dei loro sogni, si incontreranno infatti in un tamarro crossover del 2003. Nato da un’idea di Wes Craven, Nightmare è forse tra i film qui citati il più famoso e, probabilmente, anche il più spaventoso. Non è un caso che il nome Freddy Krueger venga riconosciuto anche da chi non guardi molti horror: l’impronta che il demone dei sogni ha lasciato sin dal lontano 1984 si sente ancora oggi. Il personaggio ha sin dal primo film dimostrato una tagliente ironia che lo contraddistingue ed è anche grazie a questa sua caratteristica che le sue apparizioni nella pellicola sono ancora più inquietanti.

freddy krueger vicolo di notte

Robert Englund (che non è mai riuscito a togliersi di dosso l’ingombrante ombra di questo ruolo) è sempre stato molto in parte e, nonostante la deriva forse troppo comica presa dai capitoli successivi, non ha mai deluso. Riguardato oggi il film fa ancora paura, lascia una grande inquietudine allo spettatore soprattutto quando si corica nel letto per addormentarsi: anche la persona più coraggiosa si ritroverà a scambiare i classici rumori della casa con il rumore delle lame di Freddy che si avvicinano lentamente. Anche per Nightmare si trova un cofanetto nel quale è però, a differenza di Venerdì 13, presente l’intera serie. Un cult inarrivabile che ha terrorizzato i ragazzi dagli anni ’80 fino a oggi.


1987 – HELLRAISER

Pinhead Hellraiser recensione cover

Arriviamo, infine, a quello che potrebbe essere definito il film più disturbante di questa carrellata. Hellraiser, diretto da Clive Barker, è uno di quei film che non riesci a guardare ma dal quale non puoi staccare gli occhi. È una di quelle pellicole che lascia il segno, sia in positivo che in negativo: un aberrante tentativo di Clive Barker di portare la sua fantasia malata su schermo. Bisogna dire che ci riuscì perfettamente: Hellraiser, all’uscita, fu censurato in alcune parti del mondo e Barker ammise di non essere riuscito a girarlo come avrebbe voluto. Ci sono alcune scene girate che non sono state utilizzate perché ritenute troppo violente o troppo erotiche. Oltre alle classiche critiche “film carino ma ho preferito il racconto” (racconto scritto sempre da Barker, tra l’altro), molti all’uscita furono d’accordo nel ritenerla una pellicola particolarmente inquietante che cercava di mostrare sangue e torture mantenendo comunque una trama coerente e ben congegnata.

Hellraiser Cenobiti Pinhead

Nonostante il cenobita principale nei capitoli successivi sarebbe diventato Pinhead, qui non ha un ruolo più prominente degli altri: il suo screen time è lo stesso e compare solo in un paio di circostanze, richiamato dalla protagonista che sta cercando di capire cosa stia succedendo. Il vero killer è invece Frank Cotton, un uomo che ha trovato il Cubo di Lemarchand, il quale, una volta risolto, dona alla vittima torture inimmaginabili che portano la portano a provare un dolore talmente allucinante da diventare puro piacere. Una visione grottesca del piacere, senza dubbio. Visionato oggi, il film ha ancora quell’atmosfera gore e di inquietudine, non sembra invecchiato di una virgola e il tempo è stato davvero clemente. Si può trovare in DVD e il consiglio è di recuperarlo se non l’avete mai visto: ancora oggi ne vale davvero la pena!


Termina qui la lista di “prime volte” di serial killer e demoni nella storia del cinema. Se ancora dovete recuperare queste pellicole quest’anno è sicuramente quello buono: tra servizi streaming, noleggio digitale e splendide edizioni DVD e Blu-Ray non avete scuse per passare la notte di Halloween senza guardarne almeno uno. Noi vi diamo appuntamento agli altri articoli dedicati alla Notte delle Streghe!

Abbiamo dedicato anche una puntata della nostra storica rubrica live Back to the Monsters ai serial Killer più celebri del cinema!

Un commento Aggiungi il tuo

  1. Austin Dove ha detto:

    bellissimo articolo! a livello iconografico tutti i killer sono riuscitissimi, anche se forse quello invecchiato meglio è quello di freddy (non avete messo ghostface però o chucky)
    io ho un cofanetto di nightmare contenente la saga originale tranne crossover e remake 🙂

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