“THE MONSTER AWARD” 2017
Il premio per il miglior mostro.
Un articolo di Matteo Berta.
Il ventisei febbraio si celebrarono gli Academy Awards, ma il mondo sa benissimo che il premio più succulento del cinema si sta svolgendo ora, in uno sconosciuto locale transilvanico è iniziata la seconda edizione de “The Monster Award”. Tra bevute, bestemmie e giochi di ruolo alla Eyes Wide Shut, si ritrovano i maledetti in attesa di veder riconosciuto il proprio mostruoso dover.
Non c’è spazio per esibizioni musicali (basta e avanza una scimmia su di giri, in un angolo della stanza, al clavicembalo), intermezzi pubblicitari (l’unica cosa che si vuole spronare è l’assenza di voglia di vivere) e ospiti illustri (gli unici presenti sono: i candidati, una presentatrice trascinata a forza e quattro anziani stronzi). Da una lavagna luminosa viene proiettata l’immeritata sigla di apertura.
Ecco che appare la presentatrice. Si è voluto mantenere la tradizione inaugurata l’anno scorso, ovvero che i presentatori di questo sfortunato evento debbano obbligatoriamente essere soggetti costretti a ricoprire il ruolo con la forza e preferibilmente che siano defunti da tempo, il posto vacante lasciato da papa Formoso, viene ricoperto da Zia Agata!
direttamente dal gioco da tavolo “L’Erede Misterioso” è stata trascinata qui questa sera e si dice che nemmeno nella tomba abbia voluto smollare la propria eredità: tenace.
Senza troppi giri di parole, Agata presenta i candidati.
Lo Squalo di “The Shallows”
Arriva il monster movie estivo ed è subito tragedia, quel pescecane diventa trumpista e fa scorpacciata di messicani prima di dare la caccia alla neo-milf Blake Lively.
Sa essere territoriale, brutale, vendicativo e prende una donna e la tratta male. Entra di diritto tra i candidati al miglior mostro.
L’Albero di “A Monster Calls”
Basti far sapere che sotto la corteccia c’è un caliente Liam Neeson.
Il nostro Matteo ha definito “A Monster Calls” come il miglior film dell’anno (di conseguenza il miglior monster movie), ma ha voluto far sapere che non ha intenzione di condizionare la giuria (anche perché ne fa parte).
Bor Gullet di “Rogue One: A Star Wars Story”
Ricordatevi che Bor Gullet può sentire le vostre bugie.
Direttamente dal primo spin off di Star Wars arriva il polpone Bor, lui è completamente ininfluente ai fini dello svolgimento della storia, ma è eccessivamente figo.
Obscurus di “Fantastic Beasts and where find them”
Direttamente dai traumi infantili più tragici ecco a voi l’Obscurus!
Obscurus o Obscuriale è abbastanza informe, ma ci ha raggiunti ugualmente.
Doomsday di “Batman v Superman: Dawn of Justice”
L’ultimo candidato di questa edizione è l’abominio cryptoniano Doomsday!
In fondo è un bravo ragazzo.
Tornando seri (ma non troppo) per un minuto, vi ricordo il metodo di selezione del vincitore. Negli scorsi giorni avete votato sulla pagina facebook di Monster Movie il vostro candidato preferito che, unito alle scelte dei singoli componenti della redazione (riportate qua sotto) ha generato una tendenza di gusto che è stata mediata con gli apprezzamenti dei singoli film ricavati dai dati del nostro portale, in parole povere la trota d’oro va a colui che si è comportato mostruosamente meglio nel diagramma a torta.
Preferenze della redazione
Matteo Berta: L’albero di “A Monster Calls”
Cristiano Bolla: L’albero di “A Monster Calls“
Alessandro Sivieri: Doomsday di “Batman v Superman“
Giovanni Siclari: Bor Gullet di “Rogue One: A Star Wars Story“
Preferenza del Pubblico
Siamo giunti al fatidico momento, ringraziamo tutti i presenti e coloro che hanno votato, ricordiamo che l’anno scorso il premio era finito nelle zampe del Grizzly di The Revenant e annunciamo che le trote d’oro nel magazzino sono terminate quindi se l’anno prossimo i candidati si contenderanno della bigiotteria, non vi dovrete stupire. Lasciamo la parola a Zia Agata.
Tensione…
Il premio per il miglior mostro va a…
Improvvisamente succede qualcosa di strano, la porta si spalanca e accompagnato da un fulmine che gli fa da back light drammatica arriva Jordan “sedotto e abbandonato” Horowitz. Con movenze ed espressioni eccessivamente teatrali sale sul pulpito improvvisato e strappa dalle avide mani di Agata la busta con il vincitore e lo annuncia.
La trota d’oro va a….
L’Albero di A Monster Calls!
Ringraziamo tutti i gentili lettori mostriferi per l’attenzione e rinnoviamo i nostri complimenti per J.A.Bayona e il suo team per il magnifico lavoro svolto.
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