GODZILLA VS KONG nel 2020 – Teorie sul futuro del Monsterverse

Dal finale di Godzilla 2 alle ipotesi sul film di Adam Wingard.

di Matteo Berta e Alessandro Sivieri

*Attenzione: nuove rivelazioni in questo articolo!*

I mostri giganti, con il nostro amato Godzilla in testa, sono tornati alla ribalta e la Legendary Pictures, grazie allo strapotere dei nuovi capitali orientali (Qui riassumiamo la compravendita), vuole fare le cose in grande. Utilizzando una metafora calcistica, vuole imporsi come il PSG delle produzioni cinematografiche. L’obiettivo è ridare linfa vitale ai Kaiju classici, quelli che hanno forgiato l’intrattenimento mostruoso dei decenni passati, creando un universo condiviso chiamato Monsterverse. King of the Monsters ci ha spiegato che, come sospettavamo, la Terra è cava e nasconde creature colossali molto più antiche di noi. I bestioni potrebbero riappropriarsi del pianeta, portando la civiltà umana all’estinzione.

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Il dottor Serizawa (Ken Watanabe) ha ufficializzato l’esistenza di almeno 17 Kaiju e alcuni di essi sono apparsi nel film, facendo da contorno o intervenendo direttamente nello scontro con Ghidorah per il ruolo di alpha. Godzilla vs Kong si svolgerà in un mondo totalmente cambiato, dove il vaso di Pandora è stato aperto e i Titani si contendono la superficie. Che rapporto avranno i due giganteschi protagonisti? Come verrà realizzata la pellicola? Per capirlo, facciamo un passo indietro e ripartiamo dall’opera di Michael Doughtery, che a parere della nostra redazione è il blockbuster più riuscito dell’anno.

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IL FINALE DI GODZILLA 2

L’ecoterrorista Alan Jonah (Charles Dance) e la dottoressa Russell (Vera Farmiga) hanno utilizzato il dispositivo Orca per risvegliare e controllare un nutrito numero di Titani, tra cui King Ghidorah e Mothra. Dall’altro lato della barricata, Mark Russell (Kyle Chandler) deve mettere da parte il proprio lutto per il figlio scomparso e mettersi in cerca di Godzilla, l’unico che può sconfiggere Ghidorah (in realtà un essere alieno in fase di terraforming) e ripristinare l’equilibrio naturale. Lo scontro finale ha luogo a Boston, con un pianeta devastato e la resurrezione di Godzilla dalle profondità marine. Il lucertolone era stato sconfitto in precedenza, complice l’avventatezza delle truppe statunitensi, e si era rifugiato nelle profondità oceaniche, tra i resti di una civiltà sommersa che ricorda molto Atlantide.

Il dottor Serizawa si sacrifica per ricaricare Godzilla con un ordigno nucleare e i restanti membri della Monarch, con l’ausilio dei militari, hanno aiutato il Re dei Mostri a reclamare il suo trono contro l’usurpatore Ghidorah. Anche Emma Russell, dopo una riconciliazione con la figlia Madison (Millie Bobby Brown) e il marito Mark, va incontro alla morte nel tentativo di distrarre il bestione a tre teste. Liberando tutta la sua carica atomica, Godzilla annienta Ghidorah. I Titani risvegliati si inginocchiano davanti a lui, riconoscendolo come bestia alpha. Gli umani superstiti contemplano la scena e si interrogano sulla futura convivenza. In una sequenza dopo i titoli di coda, Alan Jonah si appropria di una delle teste di Ghidorah, trovata da un gruppo di pescatori. L’utilizzo che ne farà è ignoto.


IL SIGNIFICATO DI KING OF THE MONSTERS

In questo sequel vengono infuse tematiche che ci riguardano da vicino: la storia della civiltà umana, l’ambientalismo, il nostro rapporto con il pianeta e con le altre specie viventi. La resurrezione dei Titani dalla Terra Cava ci dimostra che siamo un organismo di passaggio, un parassita che per certi versi può fare più danni di un lucertolone gigante. Veniamo equiparati a una malattia e l’ecosistema ha pronta una cura, cioè i mostroni. Estremizzando questo pensiero e avvicinandosi alle logiche di un Thanos (Josh Brolin), Alan Jonah è intenzionato a scatenare i Kaiju e decimare la nostra razza.

Il villain è coadiuvato da Emma Russell, che ha metabolizzato il lutto materno sfociando in una fredda misantropia. Mark Russell è analogamente cinico, ma all’autodistruzione nichilista dell’ex-moglie preferisce una fuga in territori selvaggi, a tu per tu con prede e predatori. Per salvare la figlia Madison, Mark deve affrontare i propri demoni e fare la pace con Godzilla, essere che nel 2014 aveva causato indirettamente la morte del figlio Andrew. La famiglia lacerata, che nel film precedente sfociava in retoricità e lungaggini, diventa qui la metafora di uno scontro di ideologie, di filosofie differenti sull’uomo e sulle forze della natura. Qual è il reale pericolo per la sopravvivenza? Chi è la vera bestia?

Inizialmente ogni punto di vista ha una deriva fanatica (chi vuole il dominio dei Kaiju e chi vorrebbe ucciderli), ma il personaggio di Millie Bobby Brown si pone come un mediatore ideale, le giovani generazioni che sovvertono il disordine costituito e compiono un atto di fede verso i veri proprietari della Terra. L’iconografia religiosa ha un ruolo di primo piano nell’introduzione dei mostri, dal Godzilla redentore al Ghidorah falso dio e a Mothra “Regina dei Mostri”. La farfallona è forse la più mistica tra i Titani e si spende per proteggere il Re indifeso, combattendo contro Rodan.

I reperti archeologici, dalle decorazioni della città sommersa alle pitture rupestri e ai bestiari medievali, dimostrano che il nostro immaginario è legato da sempre ai Titani, antiche divinità che abbiamo rielaborato e consegnato alla leggenda. Eppure, grazie al nostro intervento (che ha accelerato il processo), i mostri sono di nuovo qui, in carne e ossa, per metterci di fronte ai nostri limiti e a scelte difficili. Emblematico l’estremo saluto di Serizawa, che suggella metaforicamente il legame tra l’uomo e il mito di Godzilla. Un tributo a 60 anni di tradizione filmica che convoglia oriente e occidente.


LA STORIA DI GODZILLA VS KONG

La conclusione del film vede Godzilla come Titano Alpha al quale gli altri mostri si sottomettono, incluso un malridotto Rodan. Ghidorah è morto ma i suoi resti sono sparsi per il globo e Alan Jonah, per scopi ignoti, se ne è appropriato. La Monarch e i governi mondiali devono fare i conti con una Terra devastata dai mostri, premessa per un setting post-bellico. Godzilla è virtualmente il dominatore del mondo e non sappiamo se sia disposto a tollerare gli esseri umani, avendo sconfitto il suo nemico principale. Si è scoperto che Ghidorah era in realtà un alieno giunto sul pianeta per plasmarlo secondo le proprie necessità, cosa che avrebbe sovvertito l’ordine naturale (un po’ come le nostre armi atomiche). Al contempo, la Terra Cava nasconde ogni tipo di insidia. Ciò significa che un altro avversario potrebbe emergere dal sottosuolo o cadere dal cielo. Quale sarà il ruolo di Kong in tutto questo?

Stando ai fatti di Kong: Skull Island, lo scimmione ha perso i propri genitori e sta ancora crescendo. Lo stesso Michael Dougherty, in un’intervista, ha confermato che il Kong degli anni ’70 era ancora un adolescente. Nonostante la sua giovane età, il bestione ha assunto la posizione dominante sull’isola, tenendo a bada i micidiali Skullcrawler. In King of the Monsters, l’Isola del Teschio compare sugli schermi della Monarch come uno dei 17 siti di contenimento dei Titani. In seguito all’apocalisse scatenata da Ghidorah, anche nella patria di Kong possiamo osservare un mostro che sbuca dal terreno, ma non sappiamo se sia lo scimmione, un altro Skullcrawler o qualcosa di peggio. Nei titoli coda appare invece un murale (location ignota, potrebbe essere l’isola o l’Atlantide sommersa) dove la figura di Kong si scontra con Godzilla, un po’ come nel primo poster ufficiale rilasciato (immagine d’anteprima di questo articolo).

È quindi possibile che un antenato di Kong si sia scontrato con un avo di Godzilla o con Godzilla stesso, lasciando una questione in sospeso che necessiterebbe di risoluzione. Proviamo a ricapitolare tutto ciò che sappiamo sul Monsterverse e a speculare sulla natura di un conflitto che inevitabilmente avrà luogo nel prossimo film:

  • BESTIA ALPHA: essendo Godzilla il dominatore dei Titani, la sua autorità si estenderebbe a tutte le creature emerse dal sottosuolo. Il problema è che Kong, sovrano della propria isola, potrebbe non accettare il regno del lucertolone e perciò ribellarsi. Chi andrebbe da chi? Sarebbe il Re dei Mostri a emergere da una caverna nel cuore di Skull Island o Kong a spostarsi sulla terraferma?
  • GODZILLA VILLAIN: mettiamo che si realizzino le peggiori paure della Monarch e che Godzilla, per ignote motivazioni, impazzisca. Potrebbe decidere arbitrariamente di spazzare via il genere umano in virtù dei danni procurati da quest’ultimo, tra cui l’inquinamento e l’urbanizzazione. A questo punto l’unico in grado di contrastare il Re dei Mostri sarebbe Kong, già conosciuto dagli scienziati negli anni ’70. I due potrebbero essere messi l’uno contro l’altro con qualche stratagemma.
  • I PIANI DI JONAH: Alan Jonah ha un piano e la cosa non è terminata con King of the Monsters. Non sappiamo come utilizzerà la testa di Ghidorah e se sia intenzionato a scatenare nuovamente i Titani. Potrebbe essere lui, come novello Lex Luthor (Jesse Eisenberg), a scatenare un conflitto tra i due mostroni con un’esca o un “incidente diplomatico“.  Alternativamente potrebbe ottenere il controllo di uno dei due attraverso la scienza e mandarlo all’attacco.

  • GHIDORAH RISORTO: Jonah potrebbe clonare Ghidorah o rigenerarlo in qualche modo. Questo costringerebbe Godzilla a combattere nuovamente e l’ingresso di Kong nella battaglia porterebbe a scenari imprevedibili. I due collaborerebbero per sconfiggerlo, ma una volta cessato l’allarme, si attaccherebbero a vicenda per il predominio.
  • VENDETTA DI KONG: I genitori di Kong sono morti a causa del possente Strisciateschio ma è possibile che qualcuno della stirpe dello scimmione abbia comunque avuto a che fare con Godzilla o parenti. In questo caso il gorilla avrebbe tutta l’intenzione di ritrovare e attaccare il Re dei Mostri una volta cresciuto abbastanza da fronteggiarlo. Alternativamente, pensiamo che Ghidorah abbia risvegliato un Titano pericoloso anche su Skull Island, come mostrano i rapporti Monarch, e che Kong abbia lottato per fermarlo, attribuendo poi la colpa a Godzilla, la nuova bestia alpha. Ciò lo spingerebbe ad abbandonare l’isola per cercare vendetta.
  • NUOVA MINACCIA: un Titano letale e mai visto prima potrebbe spuntare dalla Terra Cava o arrivare dallo Spazio, magari attratto da Alan Jonah attraverso i resti di Ghidorah. I titoli di giornale negli end credits di King of the Monsters parlano esplicitamente dell’Isola del Teschio, quindi sembra che la casa dello scimmione sia la chiave di volta del conflitto. L’avversario a sorpresa potrebbe spuntare da lì e altri Kaiju accorerebbero per fermarlo. Sia Kong che Godzilla verrebbero coinvolti nello scontro e, dopo una schermaglia a base di equivoci, unirebbero le forze per fermare il nuovo nemico, un po’ alla Batman e Superman contro Doomsday.

Esaurita la panoramica sulle possibili ragioni del duello, dobbiamo chiederci: Kong ha davvero una chance di vincere? Il Godzilla di King of the Monsters è cresciuto fino a quasi 120 metri ed è stato in grado di uccidere una bestia come Ghidorah, seppure con un aiutino umano. Il lucertolone è più grosso di Kong, ha una pelle coriacea (al punto da resistere a cadute notevoli), il suo micidiale fiato atomico e la possibilità di caricarsi con le radiazioni fino a diventare un ordigno nucleare vivente. Kong può essere aumentato di stazza, ma resta un mammifero che si ferisce molto facilmente (si vedano le battaglie di Kong: Skull Island) e senza poteri a parte la forza fisica e i pollici opponibili. Tali elementi lo metterebbero nella posizione di sfavorito, se non fosse che spesso i perdenti hanno qualche asso nella manica, come il Cavaliere Oscuro ci ha dimostrato.

Iniziamo col dire che Godzilla, data la sua mole, non è campione di velocità, mentre Kong è un primate, abile nell’arrampicarsi e veloce nei movimenti. La sua natura umanoide e il cervello sviluppato gli consentirebbero di formulare piani complessi e utilizzare oggetti come arma, cosa che ha già fatto contro lo Skullcrawler alfa. Essendo i suoi antenati reduci da uno scontro con Godzilla o con un suo simile, Kong potrebbe conoscere il punto debole del lucertolone o sviluppare un’innata resistenza ai suoi attacchi. Insomma, Kong per adesso è più piccolo, non ha la coda corazzata o il fiato infiammabile, ma di certo è rapido negli spostamenti e può supplire con l’ingegno al divario fisico. Solo il tempo ci dirà a chi appartiene il trono.

Un possibile equilibrio nelle proporzioni ci viene suggerito da un’immagine trapelata online, che mostra Godzilla e Kong impegnati in uno scontro a bordo di una portaerei. Non si capisce se sia il gorilla a essere cresciuto o il lucertolone a essersi lievemente rimpicciolito, ma di certo ci sono cazzottoni mostruosi in arrivo! Includiamo una nostra size chart aggiornata in base al presunto leak: la potete consultare qui sotto.


IL TEAM PRODUTTIVO

Perché scegliere un solo sceneggiatore quando puoi permetterti una squadra intera con portaborracce annessi? Eccovi l’elenco di coloro che parteciperanno alla stesura della storia dello scontro mostruoso più maestoso di tutti i tempi.

Riportando delle chiacchiere da corridoio, sembra che anche il nostro caro prestanome per eccellenza Colin Trevorrow fosse in trattative per aggiungersi al team, nonostante il suo impegno a lungo termine per Jurassic World 3, dove tornerà pure a dirigere.

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Riguardo alla regia, toccherà al giovane Adam Wingard, mestierante horror conosciuto per aver diretto Blair Witch, sequel che resuscita la famigerata strega di Blair. Sfuma così l’ipotesi di un ritorno di Gareth Edwards, autore del primo film del 2014 e di Rogue One, spin-off starwarsiano a tema ribelle. Anche Dougherty, reduce da King of the Monsters, si farà da parte per contribuire alla scrittura e sentiremo la mancanza delle sue scelte visive, con una gestione dell’action ispirata a Zack Snyder e un’impostazione spielberghiana nelle scene emotive (l’incrocio di sguardi e la cosiddetta Spielberg Face). Per nostra gioia, lo standard si è alzato vertiginosamente e speriamo che Wingard sappia sfruttare sapientemente la sua eredità.

Michael Dougherty durante un’intervista

Per ipotizzare un cast, si può ragionare sui protagonisti sopravvissuti nell’ultimo sequel ed escludere i personaggi di Kong: Skull Island, dal momento che il film era ambientato negli anni settanta. Ci sentiamo in primis di eliminare dalle ipotesi un anziano Tom Hiddleston. Il punto di domanda è da attribuire ai nuovi interpreti di King of the Monsters, che hanno avuto un ruolo cruciale nel risveglio dei Titani. Il dottor Serizawa e la dottoressa Russell si sono immolati per salvare il salvabile, ma nell’epilogo permangono due volti freschi come Kyle Chandler e Millie Bobby Brown, padre e figlia che hanno un rapporto personale con i mostri. Sappiamo che Eleven ci sarà sicuramente dal momento che è già stata paparazzata sul set (di seguito la vediamo in compagnia del regista Wingard).

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È infine ignoto se nella pellicola del 2020 ritroveremo Kaiju come King Ghidorah Rodan, già inseriti in Godzilla 2 per dare vita a una royal rumble colossale. Il primo è stato ucciso, ma i resti del suo corpo sono finiti nelle grinfie di Alan Jonah, protagonista di una scena post-credits. Il secondo, dopo essere stato ferito da Mothra, si è sottomesso al legittimo Re dei Mostri. Ci sono altri bestioni inediti nel calderone, ma i classici sono indimenticabili e la loro presentazione ha messo in ombra perfino le sequenze monster di Pacific Rim. In ogni caso ci mancherà Vera Farmiga in modalità mamma misantropa.

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Godzilla vs Kong uscirà nelle sale durante il 2020 e sarà qualcosa di epico, e soprattutto storico. Per la prima volta si hanno i mezzi per descrivere questo scontro nella sua perfezione estetica e dinamica. King of the Monsters di Michael Dougherty ha modernizzato l’estetica del Monsterverse e del genere a cui fa riferimento. Pur rimanendo autoconclusivo, ha introdotto un sacco di potenziali sviluppi per futuri spin-off mostriferi, con creature provenienti dallo Spazio o dalle viscere della Terra. Sul piano visivo, sono auspicabili continuità e tecnologia all’avanguardia.

KONG: SKULL ISLAND

Come è avvenuto per i due più grandi gladiatori della Storia (Batman e Superman) e per l’epica resa dei conti con King Ghidorah, il duello tra Kong e il lucertolone dovrà essere spettacolare, quindi confidiamo che venga trattato con tutti gli accorgimenti: un punto di vista solido, filmato con telecamere IMAX in diverse sequenze, un audio importante e soprattutto una pietra da mettere sopra ai vari Jackman e Desplat, per scegliere un compositore degno di tale nome (nel caso di Godzilla 2, Bear McCreary si è dimostrato più che all’altezza). La corsa al trono dei Kaiju è aperta e noi saremo in sala a godercela insieme a voi.

Potete trovare tutti i nostri articoli su Godzilla, Kong e il Monsterverse in questa raccolta:

MONSTERVERSE – Tutte le informazioni sui film di GODZILLA e KONG

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