Il primo live action sui Pokémon non è il film che potreste aspettarvi, ma quello di cui avete bisogno. Un buddy movie a tinte noir con Pikachu detective hard-boiled.
di Cristiano Bolla
Me lo ricordo ancora, il momento preciso: alla comunione di mio cugino, tra parenti e bomboniere, tutti i bambini sono attorno ad una piccola scatoletta con la scritta Game Boy e, infilata sul retro, una cartuccia rossa con sopra un drago arancione. Amore e invidia a prima vista. Piansi così tanto che convinsi mia madre a prenderlo, forse potrei pure aver promesso che in cambio non mi sarei mai drogato. Totally worth it. Era il 1999 ed entravo nel mondo dei Pokémon.
Un mondo, quello ideato da Game Freak e Satoshi Tajiri, che mi ha accompagnato per molti anni e che poi come molti ho perso per strada, ma l’uscita del primo live action dedicato ai Pokémon era imperdibile. Il primo approccio, ovviamente, è stato cauto: la nostra generazione è già stata scottata da film come Dragon Ball Evolution, il rischio di veder rovinato un altro mito d’infanzia era alto. Se state leggendo questa recensione per sapere cosa aspettarvi, prendete il ragazzino che è in voi, mettetegli il Game Boy in tasca e andate tranquilli: Detective Pikachu è un film che vale la pena di vedere.
Quando è uscita la notizia, molti pensavano ad una trasposizione simile agli anime che hanno portato sul grande schermo i mostriciattoli nelle sfere Poké, ma già dal titolo era chiaro che questo film, diretto da Rob Letterman (Shark Tale, Piccoli Brividi), sarebbe stato invece dedicato ad uno degli spin-off meno apprezzati della saga: Detective Pikachu. Su console forse non ha funzionato bene, ma al cinema poteva contare sul supporto di uno dei generi più fortunati della storia: il noir.
È proprio per questo motivo che Detective Pikachu è un film intelligente: fare una trasposizione vicina ai videogiochi classici sarebbe stato rischioso, allora perché non farne un buddy movie tra un Pikachu parlante e il figlio di un detective scomparso? E perché non ambientarlo nel sogno segreto di ogni ragazzino negli anni 2000, una città in cui Pokémon e umani convivono pacificamente e in totale armonia. Il risultato è una metropoli che di notte richiama le strade di Blade Runner, animate da centinaia di piccoli e grandi esseri, con l’occhio dello spettatore che gioisce e non sa dove fissare lo sguardo. Operazione intelligente, senza dubbio.
Quindi, se temete che Detective Pikachu sia un Dragon Ball 2.0, potete stare tranquilli. Il problema nella storia di Tim Goodman e del suo partner non sta nella modalità di narrazione, che anzi gode di un esilarante Pikachu in versione detective da narrativa hard-boiled, tra fare da duro e un tocco di machismo, l’Humphrey Bogart dei giorni nostri, insomma. La pecca sta nel fatto che, esaurita l’ambientazione e la caratterizzazione dei personaggi, la storia non impenna ma si appiattisce, anche visivamente, su qualcosa di soddisfacente ma non strabiliante. A mancare, giusto per fare riferimento ad un altro film dai toni chiaramente nostalgici come Ready Player One, è una scena a la “MechaGodzilla vs Gundam”, una in cui insomma ti viene voglia di saltare sulla seggiola e gettare popcorn per tutta la sala. Se vi basta anche solo un po’ di epicità, bhe allora c’è Mewtwo a garantirvela.
Dieci anni fa, forse, un film come Detective Pikachu non l’avrebbero nemmeno osato: non è solo azzeccato dal punto di vista narrativo (ci sono un paio di trovate molto interessanti), ma è anche cinematograficamente davvero notevole, con la grana del 35mm perfettamente abbinata alla CGI del pelo di Pikachu e Psyduck, alle squame di Charizard e via dicendo, tutti realizzati perfettamente. Niente ribrezzo tipo Sonic, insomma.
Un film intelligente, godibile, che richiama nelle sale vecchi e nuovi bambini, rilanciando un franchise che in realtà non ha mai smesso di appassionare. D’altronde, se continuano a immaginare nuovi Pokémon, ci sarà sempre qualcuno che gotta catch ’em all!
Vi lasciamo alla reazione a caldo, appena usciti dalla sala, dei nostri Matteo e Alessandro!
sembra interessante
ora aspetto quello di one piece uu