Analisi del cortometraggio della Aardman realizzato per Greenpeace sul viaggio delle Tartarughe.
di Matteo Berta
I cambiamenti climatici, l’inquinamento dei mari e la pesca industriale hanno ridotto considerevolmente il numero di tartarughe marine e reso molto più difficoltosa la loro attività migratoria. Greenpeace ha realizzato in collaborazione con l’importante studio d’animazione britannico (Galline in Fuga, Wallace and Gromit…) un cortometraggio per sensibilizzare la società nei confronti di questo grave e imminente problema.
Il nostro portale di Monster Movie si è sempre dimostrato sensibile alle tematiche ambientali, crediamo che troppo spesso ci perdiamo nei meandri delle fantasticazioni su creature immaginarie e quindi ci sembra corretto che al nostro gentile lettore mostrifero, stiano a cuore anche i mostri esistenti. Qualche giorno fa abbiamo parlato del progetto The Whale (THE WHALE: Una passione Profonda per un progetto in Superficie) e di quanto sia necessario “affascinare” l’opinione pubblica nei confronti del mare per poi portarla a ragionare sui gravi problemi, ed è per questo che ci sentiamo in dovere di consigliare il sostegno a Greenpeace che, attraverso le sue attività, può seriamente ottenere l’esposizione mediatica e l’azione concreta per cambiare la situazione.
La comunità scientifica è concorde che solo tutelando almeno il 30% della superficie marina con una rete di Santuari marini entro il 2030, possiamo permettere alla vita marina di recuperarsi e sopravvivere. Sei delle sette specie di tartarughe marine sono minacciate di estinzione e senza un’azione urgente la situazione è destinata a peggiorare.
Il cortometraggio racconta di un viaggio verso casa da parte di una famiglia di tartarughe e attraverso la solita maestria narrativa degli storyteller della Aardman possiamo divertitici in un primo momento, essere suggestionati dalle scelte allegoriche nelle successive sequenze e turbarci fortemente nel finale. Lo spettatore potrà empatizzare con la dolcezza di quei visi delle tartarughe che tanto ricordano lavori come quelli su i due amici Wallace & Gromit (Wallace & Gromit: La Maledizione del Coniglio Mannaro. Il più grande Monster Movie d’animazione.) o Galline in Fuga, considerato da noi come il più importante film d’animazione (I 10 migliori film d’animazione.). Attraverso l’umanizzazione delle tartarughe, lo spettatore potrà immedesimarsi ancora di più nelle loro sorti e sentire in prima persona una problematica che parallelamente potrebbe vivere lui stesso.
Oltre agli artisti della Aardman, in questo cortometraggio sono stati coinvolte delle personalità celebri per dare la voce alla famiglia delle tartaruge, nello specifico: Jim Carter, Olivia Colman, David Harbour, Giovanna Lancellotti, Helen Mirren, Bella Ramsey e Ahir Shah. Mentre per la versione italiana spiccano i nomi di Giorgia e Adriano Giannini.
Qui potete trovare l’articolo che parla della realizzazione del corto, con tanto di scatti e video dal ditero le quinte: Backstage Tartarughe in Viaggio.
Non ci resta che consigliarvi vivamente di sostenere Greenpeace, potete iniziare a farlo firmando la petizione sulla difesa dei mari, noi lo abbiamo fatto e voi?
Dagli oceani dipende la vita del Pianeta, anche la nostra.
Chiedi ai leader mondiali di sottoscrivere l’Accordo Globale per proteggere gli Oceani.