I 10 Migliori Trailer del Cinema

Elenco dei trailer cinematografici meglio realizzati del Cinema.

di Alessandro Sivieri e Matteo Berta

Un trailer ben fatto deve catturare la tua attenzione e spingerti a volerne di più. Tra tutti i paratesti che accompagnano la campagna promozionale di un film, spetta a un montato di due-tre minuti il compito di farti assaporare il mood del prodotto, possibilmente senza rivelarti passaggi chiave della storia. Immagini salienti unite a una colonna sonora accattivante costituiscono lo standard di uno spot, anche se negli ultimi anni abbiamo osservato una diversificazione: versioni più brevi, sotto i 60 secondi, realizzate su misura per le piattaforme social; segmenti ancora più brevi, giusto il tempo di mostrare un paio di shot e il logo, concepiti per la versatilità; teaser trailer, che di norma precedono l’official trailer. Questi ultimi, in teoria, hanno una durata media minore del full lenght, ma non sono rari i casi dove un teaser ha una quantità di contenuto spropositata.

Doomsday in Batman v Superman

La sovrabbondanza di scene negli spot rispecchia l’ansia da prestazione delle grandi major, che hanno investito molto nel progetto e vogliono a tutti i costi attirare la gente in sala. Quante volte vi siete ritrovati ad aver già visto nei trailer le parti migliori di un film? Quante volte avete indovinato con poco sforzo gli snodi principali della trama? Menzione di disonore per la pubblicità di Batman v Superman, dove i distributori hanno avuto la brillante idea di spoilerare la presenza di Doomsday, insieme a buona parte del terzo atto. Vi sono occasioni in cui avviene l’opposto, ridotte ormai a gocce nel mare, un po’ come i poster senza tutti i protagonisti ammucchiati a piramide.

Personaggi di Suicide Squad

Stiamo parlando di quei trailer citati in apertura, quelli che evocano un senso di mistero ed evitano di strafare. Un esempio principe sono gli spot per i film di Christopher Nolan, che arrivano a mostrare del materiale non incluso nel montaggio definitivo, o inquadrature alternative. Il tipo di paratesto che ci piace, in quanto lascia trasparire l’atmosfera e preserva la meraviglia della prima visione. Vero, non esiste la ricetta perfetta per un trailer, ma alcuni sono ideati con tale maestria da alzare a dismisura l’hype per una pellicola, rivelandosi talvolta migliori di essa. Non conta avere cinque o cento fotogrammi, ma l’uso che ne fai. Da qui la decisione di guidarvi nel museo dei nostri spot preferiti nel cinema di intrattenimento. Pronti a un po’ di nostalgia in pillole?


Interstellar – Teaser trailer

Il teaser trailer di Interstellar arrivò online nel dicembre del 2013. Composto da solo cinque inquadrature del film e una serie di immagini di repertorio, il montato è la perfetta rappresentazione di ciò che ci aspetta. Un paratesto in grado di farci meravigliare ed emozionare, e lo fa senza svelarci nulla della storia. Capiamo il mood, intuiamo il genere, ma non ci venne detto nulla sull’impresa interstellare compiuta da Cooper ed equipaggio.

Il trailer è impreziosito dalla musica di Zimmer, che è già presente fin dal primo paratesto. Questa pratica non è comune per i trailer, soprattutto perché, di norma, le colonne sonore sono tra gli ultimi atti produttivi di una pellicola. Ricordiamo a tutti che il compositore tedesco iniziò a scrivere la score del film, basandosi solamente su poche righe di sceneggiatura. Ci è piaciuto talmente tanto questo aneddoto, che noi di Monster Movie lo abbiamo trasformato in un cortometraggio dal nome Zimmer 47. Potete recuperarvelo qui sopra.


La Guerra dei Mondi – Teaser trailer

Il primo trailer de La Guerra dei Mondi di Steven Spielberg fu composto, quasi interamente, da materiale non presente nel montaggio del film. Questo teaser è evocativo, preannuncia l’orrore ma non te lo fa vedere fino in fondo. La voce narrante parla di noi, così come aveva fatto quella del trailer di Interstellar, proposto in precedenza, parla di chi siamo, di come viviamo e soprattutto… di ciò che ci aspetta. Il senso di invasione è rappresentato da bagliori lontani, una catastrofe dalla natura poco chiara, che si approssima a un centro abitato. Poco prima della comparsa del logo, ecco che la distruzione entra brutalmente nel quadro. Un attimo di panico che ne lascia presagire molti altri.


Man of Steel – Trailer 2

Abbandoniamo per il momento i teaser trailer e passiamo ai full trailer, quelli che in teoria dovrebbero essere i più spoilerosi, dal momento che spesso superano i tre minuti di video. In questo trailer non andiamo oltre i due minuti e mezzo, ma le immagini che ci vengono mostrate sono numerose. Eppure non ci sovviene mai il pensiero che possano essere fastidiose o troppo rivelatrici. La narrazione di questo trailer si concentra sul lato umano del superuomo. L’ingiustamente criticato lavoro di Zack Snyder si presenta alla perfezione in questo trailer. Abbiamo di fronte agli occhi la genesi di uno dei supereroi più famosi di sempre, ma ci viene mostrata come se non fosse una storia eroica e potente.

Il trailer è impreziosito dalla colonna sonora, in particolare dal pezzo di Lisa Gerrard e Patrick Cassidy di nome Elegy, molto simile ad alcuni passaggi della colonna sonora del Gladiatore, composta da Hans Zimmer e, appunto, da Lisa Gerrard. In particolare il richiamo a Massimo Decimo Meridio lo abbiamo proprio quando il piccolo Clark si trova all’interno di un prato e l’inquadratura costeggia l’erba, proprio in stile campi elisi. Mentre il secondo pezzo utilizzato è molto più epico ma non meno struggente, infatti si tratta della traccia “Storm” derivante dalla colonna sonora di Elizabeth the Golden Age, colonna sonora scritta da Craig Armstrong e Ar Rahman.


Harry Potter e il Calice di Fuoco – Teaser trailer

Torniamo con un teaser trailer. O meglio, in questo caso è definito theatrical trailer, riferendosi al fatto che è stato il primo paratesto del film allegato alle pellicole prima delle proiezioni al cinema. La bellezza di questo video risiede nel montaggio, in particolare dei primi trenta secondi, dove abbiamo un recap della crescita dei protagonisti della saga, accompagnato dal pezzo di Williams “A Window to the Past“, scritto per il film precedente. Dopo un’inizio molto sentimentale, si passa a un ritmo più serrato e abbiamo già la musica di Patrick Doyle, in particolare il pezzo che nel film vedremo accostato all’arrivo degli studenti di Durmstrang. L’atmosfera della seconda parte del trailer, molto più austera e dark, si sposa a meraviglia con i commoventi primi trenta secondi, generando un trailer strabiliante.


Robin Hood – Trailer 1

Il leggendario arciere inglese ha avuto una pletora di incarnazioni filmiche, dall’iconico Kevin Costner al simpatico uomo in calzamaglia di Cary Elwes. Ridley Scott si disse interessato a girare una nuova versione della storia, che nelle prime bozze era alquanto diversa: si intitolava Nottingham ed era focalizzata sull’omonimo sceriffo, presentato come figura positiva e innamorato della bella Lady Marian. Robin Hood, contrapposto allo sceriffo sia in battaglia che in amore, aveva un tocco più dark e criminale. Per la parte dello sceriffo venne ingaggiato Russell Crowe, già lanciato da Scott con Il gladiatore, mentre per il bandito si vociferava di Christian Bale. Lo script venne accantonato e si optò per una rielaborazione più classica, mantenendo Crowe come protagonista. Ecco a voi un’ennesima origin story.

Ben lungi da una allegra scampagnata nei boschi, il trailer parte con furiose cavalcate, scenari notturni e dissolvenze per introdurci in un medioevo ben curato sul piano costumistico. Verso la metà il montaggio accelera e ci bombarda con sequenze belliche: una musica di foggia contemporanea, con percussioni e suoni elettronici, accompagna sbarchi, scudi frantumati e armi da assedio. Appare Robin Hood incazzato come un dugongo, che si avventa sui nemici con spadoni e archi, e si prodiga in una one liner di tutto rispetto:

“Ribellarsi e ribellarsi ancora, finché gli agnelli diverranno leoni.”

Russell Crowe pare appesantito per un eroe che deve ancora fare gavetta, ma il ricorrente tono guerresco suggerisce un Robin più condottiero e meno mariuolo. Intravediamo quella sgnappola di Cate Blanchett e chiudiamo con l’immancabile freccia scottata, ripresa da più angolazioni, insieme al faccione insanguinato di Crowe. Il film è un capitolo a parte, ma è stato preceduto da un paratesto con un bel ritmo e un’atmosfera seriosa.


Logan – Trailer 1

Giunto il momento per Hugh Jackman di passare il testimone, a firma di James Mangold arriva Logan, che fa un balzo temporale in avanti e ci mostra un Wolverine invecchiato, sofferente e pronto ad appendere gli artigli al chiodo. I timori erano diversi, essendo il regista già invischiato nel precedente Wolverine – L’immortale, scialbo capitolo che doveva essere diretto da Darren Aronofsky. Invece è arrivato un film drammatico, solido dal punto di vista scritturale e visivo, che si basa in parte sul fumetto Old Man Logan e aggiunge al calderone la X-23 di Dafne Keen, che sviluppa un’ottima alchimia con Jackman. Stando a Mangold, doveva essere una sorta di Little Miss Sunshine con i mutanti.

Il trailer ufficiale è appassionante e ci presenta un futuro dal sapore post-apocalittico. Sulle note di Hurt, cover del mitico Johnny Cash, si consuma l’esistenza di un Logan che non ce la fa più. L’età avanza, il fattore rigenerante si affievolisce e tutto ciò che chiamava “casa” ormai non esiste più. Tremori, emorragie e cicatrici scandiscono i suoi patimenti quotidiani, eppure rimane un’ultima avventura, un atto di speranza e fede per il futuro dei mutanti. Un tappeto musicale azzeccato e un montaggio che spinge sui contenuti adulti rendono questo spot un perfetto sunto della pellicola, che per una volta si è rivelata altrettanto bella.


Battle: Los Angeles – Trailer 1

Battle: Los Angeles, conosciuto anche come World Invasion, è il tipico war movie sulla scia di Independence Day: gli alieni ci attaccano in massa, con un blitz su larga scala, mettendo in campo una tecnologia che non siamo in grado di contrastare. La pellicola di Jonathan Liebesman, che poi passerà a La furia dei titani, è liberamente ispirata alla battaglia di Los Angeles, dove un presunto raid aereo giapponese scatenò ondate di panico, a tre mesi di distanza da Pearl Harbor. Le autorità militari parlarono di falso allarme, ma ci fu chi sostenne la teoria di un attacco extraterrestre.

Questo action sci-fi ha mostrato un assetto abbastanza derivativo, con Aaron Eckhart alla guida di un manipolo di marine alle prese con le forze aliene. Interessanti le dinamiche di guerriglia urbana e il comportamento delle forze di invasione, che avanzano sul campo come milizie organizzate e non come entità onnipotenti. Il trailer lasciava presagire un film con ben altro fascino: sulle note di Sun’s Gone Dim del compianto Johann Johannsson, le foto storiche si alternano a riprese di notiziari televisivi per mostrarci l’arrivo del nemico. Un avversario ignoto, reso inarrestabile dalla forza d’urto, che porta il genere umano a una fuga disperata. La canzone aumenta di intensità, così come il montaggio, fino a trascinarci in un climax assordante. Sembra davvero di stare in guerra.


300 – Trailer 1

Zack Snyder si è distinto negli anni per un approccio visivo sopra le righe e la gestione magistrale delle scene d’azione. 300, tratto dalla graphic novel di Frank Miller, è stato il film che gli ha permesso di sfondare nelle grandi produzioni, oltre a lanciare la star Gerald Butler. La storia parla della Battaglia delle Termopili, dove uno sparuto gruppo di spartani, insieme ad altri soldati greci, riuscì a tenere a bada centinaia di migliaia di invasori persiani, guidati dall’ambizioso Serse. Una patina dorata, un uso espressivo dello slow motion e svariati ingredienti fantasy fanno di 300 una bomba testosteronica.

“THIS… IS… SPARTA!!!”

Toni epici e solenni introducono un racconto di coraggio. Il re persiano ha numeri schiaccianti e intima la resa, ma Leonida e i suoi decidono di combattere fino all’ultimo uomo: ne va del destino di tutta la Grecia. Con l’intensificarsi dell’azione parte Just Like You Imagined dei Nine Inch Nails e sono mazzate che volano. Battaglie pseudo-fantasy e musica elettronica si intrecciano con sommo godimento dello spettatore, al quale viene voglia di impugnare una lancia, uscire dalla finestra e scagliarsi contro qualunque nemico in vista, incluse le cimici asiatiche. Svetta il rude fascino degli spartani, soldati sovrumani e uomini di inaudita viulenza, come direbbe Abatantuomo.


Only God Forgives – Red Band Trailer

Nicolas Winding Refn è un autore danese dalla forte impronta personale. La trilogia Pusher, Valhalla Rising e Bronson sono gli esempi di una messa in scena che non rinuncia all’eleganza, nemmeno quando rappresenta atti di violenza e degrado umano. È con Drive che Refn attira l’attenzione della critica internazionale, oltre ad avviare un sodalizio con Ryan Gosling, di ritorno in questo Only God Forgives. L’attore è il protagonista, più muto che mai, di un gangster movie che nasconde molto altro: complessi di Edipo, trame di vendetta, sensi di colpa.

L’incipit è sorretto dalle parole di Kristin Scott Thomas, mamma spietata e femme fatale che chiarisce il suo rapporto ambiguo con il figlio. Corridoi in penombra e luci scarlatte ci portano all’esplosione violenta di Julian, il personaggio di Gosling, In contrasto con le immagini, sinistramente ammalianti, parte una musica da karaoke che amplifica il nostro disagio. Gli scenari di Bangkok sono lo sfondo di un intreccio criminoso e di faide familiari che portano a una resa dei conti: lo scontro con il poliziotto Chang (Vithaya Pansringarm), visto come una figura al di là del bene e del male. Wanna fight?


Suicide Squad – Official Trailer 1

A memoria di parecchi fan, Suicide Squad rappresenta il punto più basso del DC Universe, tradendo alcune premesse eccitanti: un’avventura basata su dei villain costretti a collaborare per far fronte a una minaccia ancora più grande di loro. Il casting prometteva faville: Will Smith per Deadshot, Margot Robbie per Harley Quinn e l’atteso Joker di Jared Leto. A conti fatti, si rivela un’opera dalla scrittura scialba e priva di elementi visivi capaci di fare la differenza. I personaggi annaspano in un contesto che non gli rende giustizia, primo tra tutti Leto, relegato al ruolo di filler insieme al suo romantico principe del crimine. Premio di consolazione: le due signorine Harley Quinn e Incantatrice fanno ancora oggi da cibo per i cosplayer.

Veniamo al trailer ufficiale: evocava un’impronta action di pregio e inseriva il nucleo di antieroi in situazioni dal giusto tocco ironico. La colonna sonora, tanto per vincere facile, era Bohemian Rhapsody dei Queen. Presentazione figa dei protagonisti, sparatorie a manetta, elicotteri con lanciarazzi e un Joker nuovo di zecca che sembra avere il giusto peso nella storia. E, ovviamente, le chiappe di Harley Quinn. Un paratesto con tutte le carte in regola per essere migliore dell’opera arrivata nelle sale. Due minuti e mezzo di gloria contro un lungo pastrocchio.


Alla fine di questo tappeto pubblicitario ci rendiamo conto di quanto un prodotto finito possa tradire le aspettative, mentre gli spot, spesso approcciati con un’ottica usa e getta, non si riducono a meri strumenti promozionali. Capita che un trailer sia di fattura così eccelsa da invogliarci a rivederlo negli anni a venire. È più facile scordarsi un’opera di 90 minuti che delle pillole da due minuti e mezzo di puro intrattenimento, studiato per farci sognare.

Interstellar Cooper teaser trailer

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