ALIEN: COVENANT – Come è nato davvero lo Xenomorfo?

Tutte le teorie sugli esperimenti dell’androide David nei prequel di Ridley Scott.

di Alessandro Sivieri

Dopo decenni il veterano Ridley Scott è tornato al timone della saga che ha fatto la sua fortuna, sfornando un episodio che, nonostante le critiche da più parti, ci ha soddisfatto e ci ha fatto scordare in buona parte l’intreccio confuso di Prometheus. Gli Xenomorfi sono tornati in scena e noi, da bravi mostrofili, gli abbiamo dedicato articoli di analisi e dettagliati Bestiari.

Creature biomeccaniche di Hans Ruedi Giger

Ora che i prequel si sono impressi nell’immaginario dei fan, è tempo di lanciarsi in teorie e speculazioni, perché il futuro della saga è ancora incerto e i buchi nella storia, voluti o meno, abbondano. Il rilascio di Advent, un corto incluso come extra nell’edizione home video di Covenant, ha ulteriormente nutrito la curiosità dei fan sulle vicissitudini del folle David (Michael Fassbender).

Esperimenti di David su Elizabeth Shaw

Sappiamo che durante il suo esilio l’androide, grazie alla sperimentazione, ha creato i Protomorfi,  antenati degli Xenomorfi che tutti conosciamo. I dettagli del procedimento, così come il ruolo della dottoressa Shaw (Noomi Rapace), restano nell’ombra, ma nel laboratorio e nei disegni di David possiamo scorgere vari indizi. Una teoria reperita su Internet vuole fare chiarezza, analizzando fotogrammi, dialoghi e materiale extra. Cerchiamo di rispondere a questo sinistro quesito: che schifezze avrà combinato il mellifluo androide, e perché? Partiamo dal principio.


GLI INSETTI

Come affermava David in Prometheus, le grandi cose hanno piccoli inizi. Quindi perché non partire da quegli strani insetti che l’androide osserva al microscopio? Un po’ alla Jurassic Park, questi esseri minuscoli che ricordano vespe e zanzare sono imprigionati in una specie di ambra e compaiono anche nei disegni, dove impiantano il contenuto delle loro sacche ventrali in altre forme di vita. È molto probabile che siano loro le spore emesse dai Pods, gli agglomerati simili a funghi che, se vengono calpestati, infettano il malcapitato, dando origine ai Neomorfi. Sono abbastanza piccoli da penetrare in un organismo attraverso piccole cavità, muovendosi come uno sciame.

Spore Alien Covenant

Si teorizza che questi insetti/parassiti si siano formati in seguito all’azione della Black Goo (la sostanza nera vista in Prometheus) sull’ecosistema del pianeta, magari contaminando qualche specie fungina. Un po’ come lo sperma di Holloway nel film precedente (che darà origine al Trilobite), qualunque composto organico può diventare veicolo di infezione. David afferma di aver testato i piccoli insetti su una varietà di creature, arrivando a creare una moltitudine di Neomorfi, tenuti nel laboratorio come se fossero degli animali impagliati. Questa particolare scena, che mostra anche esemplari deformi, ci ha ricordato molto la stanza dei cloni in Alien: Resurrection.


LA DOTTORESSA SHAW

Elizabeth Shaw sezionata concept

 

Considerando la Black Goo e le spore da essa derivate come un reagente/collante in grado di mutare l’organismo, le ipotesi si fanno ambigue: dall’aspetto spartano del laboratorio di David, sappiamo che il sintetico non ha mai avuto a disposizione apparecchiature scientifiche sofisticate come quelle degli Ingegneri o dei terrestri. Come avrà fatto quindi a creare i Protomorfi se le sue attrezzature sembrano uscite dal 19esimo secolo? Agendo sull’ibridazione, come fece a suo tempo Mendel con le piante. Analizzando gli elementi del film, dell’omonimo romanzo e del materiale extra, possiamo dedurre che David, dopo essere stato ricostruito, ha infettato la dottoressa Shaw dormiente con la Black Goo.

Androide David in Alien Covenant

Questa premessa giustifica l’aspetto mostruoso della sua carcassa, che ha attraversato una evidente mutazione. David la definisce il suo esperimento più bello, infatti in un certo senso era legato sentimentalmente alla donna e voleva creare insieme a lei un nuovo Eden. Ciò che interessava al sintetico era però il suo apparato riproduttivo: come il seme di Holloway, le ovaie di Shaw sono state bombardate di materiale genetico per diventare un uovo fornito di Facehugger. Ma allora perché sperimentare anche sugli insetti e sui Neomorfi, quando la Black Goo era già a disposizione?

Cadavere della dottoressa Shaw

Semplice: parliamo di ibridazione, quindi per ottenere il desiderato Protomorfo serviva del  DNA che si mescolasse con quello umano, altrimenti il risultato non sarebbe stato molto differente da un Trilobite. In Advent osserviamo David prelevare campioni dai Neomorfi morti per mescolarli, presumibilmente, ai tessuti mutati della dottoressa. Dato che nelle inquadrature sono presenti svariati prototipi, sezionati e catalogati, è probabile che il sintetico sia andato per tentativi, fino a creare l’uovo dei suoi sogni, quello con un Facehugger o Protomorfo abbastanza aggressivo da catturare altri esseri viventi con il fine di propagare la specie.

Concept cadavere dottoressa Shaw Alien Covenant

L’evidenza è nel materiale artistico disegnato negli anni dallo stesso David, dove possiamo osservare un Neomorfo e una femmina umana in posizione fetale, trasformati e fusi tra loro. Il DNA di Shaw ha offerto una base stabile e la capacità riproduttiva; il DNA di Neomorfo, ottenuto infettando certi organismi con gli insetti, è servito a rafforzare l’ibrido, a influenzarlo sul piano estetico e a renderlo più letale.


CONCLUSIONI

Una specie si evolve nel tempo, reagendo a fattori ambientali e modificando le proprie caratteristiche, fino a presentare molte differenze rispetto agli antenati. L’essere umano ha compreso da tempo questo processo, trovandone i segni sulla propria pelle, e l’ha applicato al mondo che lo circonda: basti pensare ad animali domestici e a quelli da allevamento, progressivamente modificati attraverso l’ibridazione per ottenere esemplari con delle peculiarità che forse, in natura, non sarebbero mai comparse. David, guidato dalla megalomania, ha fatto la stessa cosa, conducendo degli esperimenti per sviluppare una spietata macchina di morte, utile a uccidere i suoi creatori. Avendo a sua disposizione solamente una femmina umana e la Black Goo, se l’è cavata egregiamente, dando vita a uno Xenomorfo ancora incompleto ma già temibile.

Alien Covenant concept degli Xenomorfi

Per questo viene da tremare se pensiamo a cosa potrebbe combinare ora, con centinaia di coloni dormienti e attrezzature scientifiche avanzate, senza nessuno che lo disturbi. Gli indizi suggeriscono che, effettivamente, è nato prima l’essere umano dello Xenomorfo. L’imprevedibilità di David e le lacune narrative però lasciano spazio al dubbio. Alla luce di ciò, nonostante le perplessità, non vediamo l’ora di goderci il sequel (sempre che Awakening venga realizzato) e darvi in pasto pagine e pagine di succose speculazioni.

Potete trovare la nostra raccolta di articoli su Alien e Predator al seguente indirizzo:

ALIEN – Tutte le informazioni sul franchise

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