ANTEPRIMA MOSTRUOSA: La Famiglia Addams

Recensione del nuovo film della famiglia più stramboide d’America.

di Matteo Berta

Dopo che Tim Burton abbandonò i lavori del remake in stop-motion nel 2010, la Metro-Goldwyn-Mayer non si perse d’animo e iniziò subito la produzione di un film totalmente in CGI. In questo tardo duemiladiciannove, possiamo finalmente vedere il nuovo film dedicato alla peculiare famiglia Addams.

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L’aspetto più positivo della pellicola è senza dubbio il recupero del design e del layout originale, tratto dalle vignette degli anni quaranta dell’autore Charles Addams. Tecnicamente, parliamo di un film che funziona, non si scende troppo nel dettaglio delle texture, ma non abbiamo nemmeno una tridimensionalità da esperimenti d’animazione dei primi anni novanta. Mychael e Jeff Danna trattano con i guanti bianchi l’eredità musicale di Vick Mizzy e Marc Shaiman, inserendo l’iconico tema (Ta da da da snap, snap!) all’interno di qualche espediente narrativo dove il maggiordomo Lurch si diletta all’organo, o nei momenti chiave dello svolgimento della storia, per poi sfociare in una versione interessante in stile pop-house nei titoli di coda.

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Il film alterna un umorismo sempliciotto per bambini non troppo svegli a momenti WTF! che ti fanno sbellicare, ma un secondo dopo ti senti in colpa per esserti divertito, come per esempio la scena in cui il personaggio di Mano è intento a scrollare foto di piedi sul pc. La trama principale è abbastanza debole e gioca nuovamente sui contrasti che si creano tra le abitudini socialmente condivisibili e le consuetudini della famiglia di stramboidi. In alcuni casi queste differenze sono estremizzate per gestire l’umorismo, in altri casi invece vanno ad alimentare la morale di fondo dell’intera pellicola, dove torna in auge il tema della diversità, tanto delicato oggi quanto spesso troppo annacquato.

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All’interno della pellicola non mancano le citazioni al mondo dello storytelling dell’orrore o più semplicemente al dark in generale. Alcuni riferimenti risultano essere abbastanza sottili, altri invece cavalcano l’onda di successi paralleli, proprio come quando ci viene messo di fronte agli occhi un palloncino rosso.

La Famiglia Addams è un film che funziona, è principalmente indicato per un target molto infantile e non pretende di essere altro. Forse per un soggetto così iconico avremmo tutti preferito che potesse essere anche di grande intrattenimento per i fan di vecchia data, ma questo film non è altro che un buon tentativo di acchiappare le nuove generazioni e rilanciare il franchise.

PS: Il film è uscito nelle sale statunitensi e arriverà nelle nostre il 31 Ottobre, ma il sequel è già in produzione!

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