Una lunga lista di curiosità sul capolavoro fanta-horror del 1979.
di Alessandro Sivieri
Gli incubi dei fan della science fiction sono intrisi di bava xenomorfica. Abbiamo detto di tutto e di più su quel capolavoro orrorifico di Ridley Scott, una produzione che con un budget stimato intorno ai 10 milioni di dollari è riuscita a elevare il suo genere e a lanciare una giovanissima Sigourney Weaver. La dimensione primordiale della paura si fa materiale nella figura dell’alieno, stalker implacabile nei corridoi della Nostromo.
La lavorazione del film è ricca di curiosità e dettagli tecnici che fanno gola ai cinefili, dalle scene improvvisate alla laboriosa costruzione dei set, basati su uno stile retrofuturistico. Essenziali sono state le bozze di H. R. Giger, geniale artista svizzero che ha concepito la bestia. Nei forum si discute ancora oggi di intere sequenze tagliate che comparivano in origine nello script. Dando fondo alla nostra memoria e al materiale extra delle edizioni home-video, abbiamo messo su carta cinquanta aneddoti per voi, elencati in ordine sparso. Arriverete alla fine o inizierete a sentire uno strano dolore alla gabbia toracica?
1) TERRORE NELLO SPAZIO
Il film del 1965 di Mario Bava è un esempio di come si possano realizzare scenografie e movie prop con un budget risicato. Inoltre la trama presenta varie similitudini con l’opera di Scott. Lo sceneggiatore di Alien (titolo provvisorio Star Beast), Dan O’Bannon, ha ammesso di aver preso qualche idea da Bava per il suo script, oltre che da Il pianeta proibito e La cosa da un altro mondo.
2) IL MOSTRO DELL’ASTRONAVE
Un altro lungometraggio che ha molti tratti in comune con Alien è It! The Terror from Beyond Space, datato 1958. La storia vede una spedizione diretta su Marte per rintracciare una squadra di astronauti dispersi. Un agguerrito mostro marziano inizia a fare piazza pulita dei protagonisti. I produttori coltivarono a lungo l’idea di fare causa a O’Bannon e alla Fox.
3) DUNE
Parliamo ancora di Dan O’Bannon: prima di essere reclutato per Alien, stava lavorando alla sceneggiatura di Dune, l’adattamento del romanzo di Frank Herbert che all’epoca doveva essere diretto da Alejandro Jodorowsky. Il progetto non andò in porto per le esose richieste di budget e alla fine venne scelto David Lynch come regista. I sei mesi di lavoro per Dune furono comunque di ispirazione per O’Bannon, che entrò in contatto con H. R. Giger. Fu proprio lui a consigliare a Scott di chiamare l’artista svizzero, nonostante il parere contrario della Fox.
4) LOVECRAFT
La produzione trasse degli spunti dalla opere di H. P. Lovecraft, il maestro dell’orrore cosmico, al quale Giger stesso dedicherà un sacco di disegni (vedasi il ciclo de Necronomicon). I concept art preliminari del designer Ron Cobb presentavano uno Xenomorfo molto più simile a un figlio perverso di Cthulhu.
5) CARLO RAMBALDI
Il terribile alieno ha anche radici italiche: Carlo Rambaldi, maestro degli effetti speciali, lavorò con Scott e Giger alla creazione dello Xenomorfo e ai dettagli delle teste animatroniche, incluso il movimento della bocca. La cosa gli valse un Oscar ai migliori effetti speciali, che vinse di nuovo nel 1982 con l’E.T. di Steven Spielberg. Rambaldi spese molto tempo ed energie nel progetto e chiese più volte a Scott che l’alieno venisse mostrato a sufficienza nella pellicola.
6) GEL E PROFILATTICI
Le mascelle della bestia hanno richiesto ingegno e un pizzico di follia. Per i tendini vennero utilizzati dei preservativi tagliati a pezzi, mentre per la bava venne impiegato… del lubrificante intimo. Un’altra allusione sessuale voluta da Giger? Non proprio, semplicemente era il rimedio più economico.
7) IL MIMO NEL COSTUME
Inizialmente lo Xenomorfo doveva essere un grosso animatronic, ma gli effetti speciali dell’epoca non erano sufficienti per l’impresa. Scott conobbe Bolaji Badejo, studente di arte e grafica nigeriano, che era alto più di due metri e di corporatura esile. Per rallentare i suoi movimenti venne mandato a lezione da un mimo e praticò il Tai Chi. Insieme a lui lavorò lo stuntman Eddie Powell, che aveva ovviamente delle protesi più piccole per adattarsi alla sua statura (178 cm).
Il costume lo rendeva goffo e aveva la coda, quindi per permettergli di sedersi durante le pausa venne costruita una speciale altalena. Il video qui sopra è uno dei primi test dell’attore, che sperimenta una mimica rallentata per sembrare meno umano. Badejo si ispirò in primis a Boris Karloff, leggendario interprete di Frankenstein. In lizza per la parte, oltre al giovane africano, c’era anche Peter Mayhew, ovvero Chewbacca. Badejo purtroppo morì a soli 39 anni.
8) CASTING TRAVAGLIATO
L’interprete dell’isterica Joan Lambert, Veronica Cartwright, sostenne il provino per la parte di Ripley. Non seppe del suo ruolo finché non giunse a Londra per la prova costume. John Hurt dapprima rinunciò al ruolo di Kane per girare un film in Sudafrica. Venne però allontanato dal set a causa delle posizioni di un collega sull’apartheid. L’attore scelto per sostituirlo in Alien si ammalò dopo un solo giorno di riprese, quindi Hurt tornò a lavorare con Ridley Scott.
9) LAMBERT MASCHIO
Soffermiamoci ancora su Joan Lambert, la navigatrice della Nostromo. Secondo un dossier elettronico apparso di sfuggita in Aliens: Scontro finale, e disponibile per esteso nei contenuti extra, Lambert era di sesso maschile alla nascita. Venne sottoposta da neonata a un intervento di riqualificazione sessuale, non si sa per quale motivo, quindi in soldoni crebbe con un corpo di donna. In seguito studiò astronavigazione in Florida e venne assegnata alla Nostromo. Quella del film, ironia della sorte, sarà la sua prima e ultima missione
10) LA MORTE DI LAMBERT E BRETT
Per vostra gioia, non abbiamo finito di accanirci su Lambert. La sua morte subì diverse modifiche durante la lavorazione. In uno script preliminare, lo Xenomorfo avrebbe dovuto rivoltarle la testa per poi staccarla di netto. In un altro scenario, il meccanico Parker la incenerisce per sbaglio con il suo lanciafiamme.
Ne avete abbastanza? Beh, una soluzione alternativa era che venisse risucchiata nello Spazio da una piccola apertura dello scafo, una fine crudele che poi verrà riciclata per il Newborn in Alien: Resurrection. Si giunse a un punto dove Lambert avrebbe dovuto rifugiarsi in un armadietto e morire di paura. La scena non venne girata per mancanza di tempo, lasciando la produzione dubbiosa su come uccidere la navigatrice.
Vennero riciclati degli shot della morte di Brett, precisamente quelli dove la coda dell’alieno si insinua su per le gambe del personaggio. Le scarpe e i pantaloni che vediamo durante la morte di Lambert sono quindi quelli di Brett, alterati con la color correction. Grazie a un po’ di effetti sonori fuori campo venne così risolto il decesso della donna. Secondo alcune ipotesi, pare che lo Xenomorfo l’abbia pure “stuprata“, infilandole la coda su per i genitali. In seguito sembra che l’abbia fatta a pezzi, forse per tentare di portarne le spoglie in un condotto dell’aria.
Neppure Brett se la passava tanto bene: nelle intenzioni iniziali l’alieno doveva avvicinarsi e strappargli il cuore dal petto. Nei contenuti extra, reperibili su Internet, si vede lo Xenomorfo che afferra la testa di Brett con entrambe le mani e gli comprime la scatola cranica, facendone uscire fiotti di sangue, mentre il meccanico chiama Parker disperato. La sequenza allungata è visibile su YouTube.
11) UOVA E FACEHUGGER
I primi bozzetti di Giger per il Facehugger presentavano una creatura molto più grande, quasi un metro e mezzo di lunghezza, senza contare la coda! Doveva infatti avvolgere l’intera testa della vittima anziché attaccarsi alla faccia. Le sue viscere, mostrate durante l’autopsia a opera di Ash, vennero create con scarti di macelleria e molluschi morti, così come l’interno delle uova. Il tubo ovopositore era invece intestino di pecora. Avete ancora voglia di pranzare?
Andiamo avanti: le uova nel relitto alieno disponevano in origine di due sole membrane d’apertura. Secondo i piani alti, quella fessura carnosa era troppo simile a una vagina, quindi a Giger fu ordinato di moltiplicare le appendici, che divennero quattro.
12) ASH E WALTER HILL
Walter Hill, regista de I guerrieri della notte, era tra i produttori e chiedeva continue modifiche allo script, facendo arrabbiare O’Bannon, che a un certo punto minacciò di andarsene. L’idea del sintetico e ufficiale scientifico Ash (Ian Holm) venne proprio da Hill, nonostante O’Bannon lo ritenesse poco funzionale per la storia. Inoltre i nomi originali dell’equipaggio, prima dell’inclusione di Ash, erano Standard, Roby, Broussard, Melkonis, Hunter e Faust.
Gli appellativi erano unisex, nel senso che non si specificava il genere maschile o femminile quando ci si riferiva a un personaggio. Hill, insieme a David Giler, rimaneggiò i nomi fino a decidere per Dallas, Ripley, Kane, Lambert, Parker e Brett, sommando ovviamente Ash. Fu sempre Hill a raccomandare Ridley Scott alla regia.
13) RIPLEY E PARKER
Nel film il tenente Ripley e il macchinista Parker hanno un rapporto teso. Per rendere più realistici i loro battibecchi, Scott consigliò all’attore Yaphet Kotto di punzecchiare Sigourney Weaver con battute e frecciatine. Non si può dire che non abbia funzionato.
14) ABITI DI SCENA
I costumi dei protagonisti appaiono trasandati e pieni di pieghe, come ci si aspetterebbe da dei “camionisti spaziali” al servizio della Weyland-Yutani. Scott chiese infatti agli attori di indossare quei vestiti il più possibile fuori dal set, affinché si usurassero in modo realistico.
15) COLLEGHI PROMISCUI
Nel film era prevista una scena di sesso tra Ripley e Dallas (Tom Skerritt), che non venne mai girata. A quanto pare venne utilizzata per il provino di Sigourney Weaver. Dapprima la location era una cupola panoramica, poi ci si spostò sulla Narcissus, cioè la navetta di salvataggio dove Dallas ama passare del tempo in solitudine. Nel video qui sopra la descrizione della sequenza e alcune parti del provino. Il romanzo ufficiale, scritto da Alan Dean Foster, ci suggerisce che i membri dell’equipaggio abbiano rapporti occasionali per scaricare lo stress, a prescindere da partner o famiglie che attendono il loro ritorno sulla Terra. Sempre nel libro (e nei contenuti extra), Ripley parla con Lambert delle stranezze di Ash, e chiede proprio alla navigatrice se sia mai andata a letto con l’ufficiale scientifico.
16) JOSEPH CONRAD
Il rimorchiatore spaziale del film si chiama Nostromo, mentre la navetta di salvataggio con la quale il tenente Ripley fugge si chiama Narciso. I nomi corrispondono ai titoli di due libri di Joseph Conrad, l’autore di Cuore di tenebra. In “The Nigger of the Narcissus” si parla di un marinaio che porta la morte con sé a bordo della nave
17) INDIANA DALLAS
Il celebre Harrison Ford era previsto per il ruolo del capitano Dallas, ma si rifiutò, lasciando spazio a Tom Skerritt. Ora non possiamo fare a meno di immaginare l’archeologo con la frusta contro uno Xenomorfo, o ancora meglio, il caro Han Solo che dà la caccia all’attore di Chewbacca dentro un costume di lattice viscido.
18) IMPROVVISAZIONE
Ci sono voci discordanti sulla scena della morte di Kane, quando il Chestburster gli sfonda la cassa toracica e viene alla luce in sala mensa, tra il panico dei protagonisti. C’è chi dice che tutto il cast fosse all’oscuro della cosa, il che renderebbe le loro reazioni autentiche. Di certo è una sequenza disturbante, che rievoca una scena di parto al maschile dopo uno stupro.
In alcuni resoconti si dice che la scena venne girata in un solo take, ma altre fonti parlano di tre volte, quindi è impossibile che gli attori non ne fossero a conoscenza. Dalle interviste a Veronica Cartwright e Sigourney Weaver veniamo a sapere che al primo ciak nessuno di loro conosceva i dettagli di quella sequenza, se non John Hurt e i membri della troupe. In particolare la Cartwright non si aspettava tutti quegli schizzi di sangue addosso, da qui la sua reazione disgustata.
19) IL GATTO JONES
Per le riprese vennero impiegati quattro gatti diversi, appositamente addestrati. Sigourney Weaver, attrice teatrale alla sua prima pellicola importante, riportò delle fastidiose eruzioni cutanee al suo primo ciak con il felino di bordo Jones. Pensò di essere allergica ai gatti e considerò di abbandonare il film. Per fortuna si scoprì che l’irritazione era dovuta alla glicerina che veniva applicata agli oggetti di scena.
20) TUTE INGOMBRANTI
Le tute spaziali indossate da Dallas, Kane e Lambert durante la passeggiata sul pianeta ostile LV-426 erano piuttosto ingombranti. Erano costruite con pezzi di abiti da hockey e attrezzature da sub. Nessuno pensò di favorire l’areazione all’interno delle tute, quindi il cast era costantemente a corto di ossigeno. John Hurt iniziò a sudare così tanto da non vedere dove stava andando.
21) GLI OCCHI DELL’ALIENO
Si sono spese molte parole sui concept art e le bozze preliminari dello Xenomorfo, inizialmente più animalesco e insettoide. In uno dei primi disegni di Giger, l’alieno era molto simile alla versione finale, ma aveva due grandi occhi, poi rimossi durante i lavori su insistenza dello stesso artista. Pensava infatti che gli occhi fossero lo specchio dell’anima, e che rimuovendoli si sarebbe reso lo Xeno ancora più misterioso e inquietante. Nel romanzo ufficiale di Foster, la creatura viene descritta come dotata di occhi, riferendosi a questa bozza.
22) ASTRONAUTI BAMBINI
Il relitto alieno trovato su LV-426 doveva presentare proporzioni gigantesche, specialmente la plancia dove riposa lo Space Jockey, ovvero il vetusto cadavere dell’Ingegnere (la razza incontrata in Prometheus). La scultura era otto metri, ma per accentuare le piccole dimensioni degli attori, Scott usò i suoi figli in tuta da astronauta. Secondo la leggenda, alla sequenza prese parte anche un Christian Bale di 5 anni. Stessa cosa quando Dallas, Kane e Lambert passano sotto la Nostromo per esplorare il pianeta.
23) ADATTAMENTI LOCALI
In Ungheria il film è uscito con il titolo A nyolcadik utas: a Halál, traducibile come L’ottavo passeggero: la Morte. Lo Xenomorfo viene quindi accostato al Tristo Mietitore ed è effettivamente l’ottavo essere vivente a bordo della Nostromo (se escludiamo il gatto Jones).
24) IL CANEMORFO
Durante la scena dell’attacco a Brett (Harry Dean Stanton), il gatto Jones vede lo Xenomorfo alle spalle del meccanico e inizia a soffiare e ad arretrare, come se avesse davanti un predatore. Per ottenere questo effetto, la troupe mise un pastore tedesco di fronte al felino, ovviamente con un pannello a separare i due animali.
25) IL PIATTO È SERVITO
A un certo punto l’androide Ash, scoperto da Ripley a tramare con la Compagnia in favore dell’alieno, ingaggia una lotta con i protagonisti e viene decapitato. La sua testa, ormai separata dal corpo, viene riattivata per ottenere informazioni vitali su come battere lo Xenomorfo. Secondo Ian Holm, le interiora artificiali del sintetico erano composte da spaghetti, anelli di cipolla e caviale da discount.
26) INSETTI PARASSITI
Per riprodursi lo Xenomorfo deve impiantare i propri embrioni in un organismo ospite. Questa idea trae ispirazione dal ciclo vitale di alcuni insetti, come la famiglia dei Pompilidi, che depongono un sacco di uova sull’addome dei ragni, e gli Icneumonidi, che perforano api, cavallette e bruchi per depositarvi un singolo uovo. Questa immagine provocava degli incubi a Dan O’Bannon.
27) SCHERMI CONDIVISI
Durante la separazione della nave Nostromo dal proprio cargo (un’intera raffineria di materiale minerario grezzo), appaiono delle immagini e dei grafici sugli schermi di bordo. I video sono stati riutilizzati in Blade Runner, uscito tre anni dopo. Stessa cosa per gli schermi della Narcissus mentre Ripley la sta programmando.
28) DIECI PICCOLI INDIANI
L’attore veterano Harry Dean Stanton non era un amante dei film di mostri e di fantascienza, come ribadì durante le audizioni. Scott lo convinse a partecipare dicendogli che il film sarebbe stato un thriller alla Dieci piccoli indiani di Agatha Christie.
29) LA DIRECTOR’S CUT
Nel 2003 la Fox chiese a Ridley Scott di supervisionare il montaggio di una versione alternativa di Alien. Scott tagliò alcune parti che riteneva superflue e aggiunse delle scene mai viste prima, tra le quali un litigio tra Lambert e Ripley, shot alternativi durante l’attacco a Brett e una sequenza dove Ripley si avventura nei piani inferiori della Nostromo, scoprendo che lo Xenomorfo sta trasformando i poveri Brett e Dallas in due uova (fase di Eggmorphing). Disgustata, Ripley distrugge i resti dei suoi colleghi con il lanciafiamme. Scott sostiene che il termine Director’s Cut è solo una trovata di marketing, in quanto continua a preferire l’edizione originale. Ha definito la versione del 2003 come una “bestia” leggermente diversa e dal ritmo più serrato.
30) HO VISTO ALIENI CHE VOI UMANI…
Ce lo vedete un Replicante contro uno Xenomorfo? La cosa è teoricamente possibile, poiché Ridley Scott ha di recente affermato che Alien e Blade Runner coesistono nello stesso universo filmico. Ash è un modello simile a Roy Batty?
31) CAFFEINA
Durante la sequenza di apertura, la telecamera percorre i corridoi deserti della Nostromo, mentre l’equipaggio è in ipersonno. Su una parete possiamo vedere una macchina per il caffè Krups, che è installata anche sulla DeLorean di Ritorno al futuro con l’appellativo Mr. Fusion.
32) LO SQUALO
La Fox, come ogni altra casa produttrice, dispone di analisti incaricati di leggere lo script e dare un parere tecnico. Il supervisore di Alien definì in sintesi la sceneggiatura “Come Lo Squalo, solo nello Spazio”.
33) CAMERA STAGNA E BESTIE INGORDE
Nel romanzo di Foster sono presenti altre sequenze tagliate dal film o magari nemmeno filmate. In una, Parker sorprende lo Xenomorfo mentre si sta per infilare nella camera stagna, attratto da una luce verde al suo interno. Cerca di contattare Ripley in modo da farle chiudere il portellone e sparare la bestia nello Spazio. Un messaggio di Ash tramite altoparlante, forse mandato di proposito per salvare la creatura, fa fallire il piano. Alcuni frammenti della scena sono presenti nei contenuti extra, uno su tutti quello dove Ripley viene chiamata via radio da Parker, che le dice “It’s in the airlock!”.
La seconda sequenza racconta di strani rumori avvertiti dai protagonisti nel magazzino degli alimenti. Una volta giunti sul posto, scoprono che lo Xenomorfo ha fatto piazza pulita di un sacco di provviste, aprendo contenitori di metallo come se fossero mele da sbucciare, per poi dileguarsi in un condotto dell’aria. Di certo l’alieno non bada al peso forma!
34) ATTACCO DEL FACEHUGGER
Analizzando la scena dell’aggressione di Kane da parte del Facehugger, si possono notare dei dettagli. Certi fotogrammi mostrano la creatura dal punto di vista dell’uomo, mentre salta fuori dall’uovo, sfonda il casco e gli infila un tubo in gola.
35) LA COLONNA SONORA
Gran parte delle musiche scritte da Jerry Goldsmith per il film non sono mai state utilizzate. In compenso la produzione ha recuperato delle partiture scritte da Goldsmith per un suo precedente lavoro, ovvero il film Freud (1962), diretto da John Huston e basato sulla vita del celebre psichiatra. Un particolare brano di Freud è udibile mentre Dallas sta per essere aggredito dallo Xenomorfo nei condotti dell’aria. Il tema presenta una certa somiglianza con Musica per archi, percussioni e celesta, partitura composta dall’ungherese Bela Bartok nel 1936 e usata in Shining di Stanley Kubrick. Questo “riciclo musicale” da Freud è stato fatto senza il consenso di Goldsmith.
36) CHESTBURSTER CENSURATO
La nascita del Chestburster dal petto di Kane è senz’altro una delle scene più violente e sanguinose mai girate. Nei cinema americani molti spettatori ebbero conati di vomito. Delle donne rimasero impressionate, perché la morte di Kane sembrava un’imitazione degenerata del parto. Alcuni cinema di Hollywood rimossero la scena, ma Scott si impuntò affinché fosse ripristinata.
37) GREMLINS
I mostriciattoli di Joe Dante sono creature folkloristiche che si dice causino danni a cose e persone. Un’altra ispirazione di O’Bannon per la storia fu un vecchio soggetto dove un Gremlin si infiltrava in un bombardiere B-17 durante la Seconda guerra mondiale. Lo sceneggiatore spostò la vicenda nel 2122 e ultimò lo script grazie all’aiuto dell’amico Ronald Shusett, che più tardi firmerà il copione di Atto di forza. Questo prima che subentrassero Walter Hill e David Giler ad apportare cambiamenti.
38) VERMI NEL CERVELLO
In origine la lunga testa dello Xenomorfo doveva essere trasparente e piena di vermi, ma la prova di cottura degli stampi non andò bene. Giger e il suo team optarono quindi per il lattice. Il cranio dell’alieno è coperto da una specie di cupola opaca e ha un teschio simile a quello umano. Una volta ultimato il progetto, Rambaldi costruì tre teste dello Xeno basandosi sui disegni di Giger: due meccaniche per i primi piani e una con meno dettagli per le inquadrature più distanziate.
39) LASCIA O RADDOPPIA
Il budget iniziale per Alien era 4,2 milioni di dollari, che la Fox portò a 8,4 milioni dopo aver visto del potenziale negli storyboard di Ridley Scott. Il regista si fece aiutare dal fumettista francese Jean Giraud, alias Moebius, che era al lavoro sul Dune di Jodorowsky.
40) TACCHINI SPENNATI

La dogana degli Stati Uniti sequestrò alcuni disegni di Giger, allarmata per la figura del Facehugger. Dan O’Bannon dovette correre all’aeroporto di Los Angeles per spiegare agli agenti che erano progetti per un film horror. Il design definitivo del Facehugger è comunque opera di Roger Dicken, artista degli effetti speciali. Suo è anche il design del Chestburster, che in una prima bozza somigliava a “un tacchino spennato“. O meglio, così disse Ridley Scott, ridendo mentre ammirava l’opera.

41) CONCERTO ROCK
La stanza delle uova (ne vennero costruite ben 130!) all’interno del relitto alieno viene illuminata da delle luci laser blu. Queste vennero prese in prestito dal gruppo The Who, che le stava testando in un teatro di posa nei paraggi, agli Shepperton Studios.
42) STANZE STRETTE
Ridley Scott si divertiva a instillare nel cast un senso di claustrofobia, anche per aumentare il realismo. Diede ordine di realizzare dei pannelli mobili in modo che le pareti del set si comprimessero sempre di più, ogni giorno.
43) KANE DONNA
Abbiamo parlato a lungo di come l’inseminazione di Kane e la sua morte ricordino lo stupro e una versione perversa del concepimento, dato che la vittima è un uomo. Inizialmente si pensò a una donna per quel ruolo, ma lo stupro simbolico di un membro femminile del cast non suonava come una buona idea. Data la natura unisex dei nomi alla quale abbiamo già accennato, il personaggio di Ripley era invece concepito come maschile.
44) FINALE CINICO
Nella sequenza finale Ripley riesce ad arpionare l’alieno e a gettarlo fuori dalla Narcissus. Un finale pensato da Scott era molto più nichilista e prevedeva che lo Xeno uccidesse Ripley perforandole il cranio, per poi sedersi ai comandi della navetta e imitare la sua voce per chiamare i soccorsi. Ai produttori una cosa del genere sembrò troppo “cattiva“.
45) GADGET PERSONALIZZATO
Fiero del suo lavoro, H. R. Giger si costruì un bastone da passeggio con il pomo a forma di Alien e lo portò perfino alla cerimonia degli Oscar! Tutt’oggi in Svizzera, patria dell’artista, esiste il Giger Bar-Musem, le cui architettura ricordano molto il film.
46) ALIENI QUADRUPEDI
In alcune scene scartate dell’attacco a Lambert, si può osservare lo Xenomorfo che si avvicina poggiando su tutti e quattro gli altri, a pancia in su. Dato l’ingombro del costume e in primis della coda, questa sorta di “gattonamento rovesciato“, che ricorda i granchi, si rivelò scomodo per gli stuntman e poco credibile per l’alieno. Nel video potete ammirare la camminata.
47) IAN HOLM ALLATTATO
Quando i protagonisti riattivano la testa di Ash per interrogarlo, l’androide continua a perdere liquido dalla bocca. Per realizzare questa scena, Ian Holm dovette stare seduto per ore con la testa che sbucava dal tavolo, con una pinta di latte in mano da tenere in bocca fino al ciak. Cosa poco facile, dato che Holm odiava il latte.
48) MERYL STREEP
Il ruolo di Ripley doveva in principio andare alla famosa Meryl Streep, che rifiutò la parte pensando di finire dentro l’ennesimo horror di poco valore. La sostituta, una giovane Sigourney Weaver, convinse gli autori durante il provino. Qualcuno paragonò la sua presenza scenica a quella di Jane Fonda. Qualche anno prima la Weaver era candidata per la parte della principessa Leia in Star Wars.
49) COPRICAPEZZOLI
Nell’incipit, durante la sequenza del risveglio dall’ipersonno, era previsto che i membri dell’equipaggio fossero nudi. La scena nel romanzo si svolge in questo modo. La Weaver e la Cartwright dovettero comunque indossare dei copricapezzoli, poiché gli spettatori di alcuni paesi ne sarebbero rimasti offesi. Evidentemente non avevano mai visto un paio di seni.
50) SCENOGRAFIE ELABORATE
Per i numerosi elementi scenografici la produzione ha impiegato tempo e risorse considerevoli. Gli interni della Nostromo vennero realizzati con pezzi di aerei rottamati. L’art director Les Dilley, basandosi sulle bozze di Giger, creò dei modellini in scala delle navi e del pianeta. 200 tecnici e operai costruirono la superficie di LV-426 e gli interni del relitto spaziale. Per modellare le lande desertiche del pianeta vennero sfruttate tonnellate di sabbia, rocce, gesso e fibra di vetro.
Questa coraggiosa spedizione spaziale in cinquanta tappe è giunta al capolinea. Gli appassionati duri e puri avranno resistito alla tentazione di ibernarsi nelle capsule, mentre qualche lettore sarà finito in pasto al crudele Xenomorfo. Ogni film che viene prodotto nasconde un universo di curiosità dal set e mesi di lavoro da parte di figure professionali, quindi i misteri di Alien sono virtualmente infiniti. Se conoscete altri aneddoti di rilievo non esitate a lasciare un commento!
Dedichiamo questo articolo alla memoria di Bill Pearson, modellista recentemente scomparso che ha lavorato a opere come Alien, Atmosfera zero e Flash Gordon.
Qui potete trovare tutta la nostra saggistica sul mondo degli Xeno: ALIEN – Tutte le informazioni sul franchise.
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