PIACERI LARDOSI – La maledizione del Mimo Gabarria

Domani è un altro giorno? No, è già ieri, ma forse ti ritroverai pelato o con un paio di tette.

di El Mimo Gabarria

Promo poster di Piaceri Lardosi

Lo confesso: io, il Mimo Gabarria, da anni continuo a risvegliarmi nello stesso giorno e rivivere la stessa giornata. L’avete già sentita questa storia, cinefili di stocazzo: ricorderete certamente Bill Murray in Ricomincio da capo (titolo originale Groundhog Day, il Giorno della Marmotta) di Harold Ramis. I più italianofili tra voi ricorderanno il remake È già ieri, di Giulio Manfredonia, con Antonio Albanese e Fabio De Luigi, oltre che bellissime attrici spagnole, dato che era assurdamente ambientato nelle Canarie. Il primo film è un cult; il remake me lo aspettavo pessimo, invece è un film piacevole, ben fatto, con il pregio di essere un po’ meno estremizzato di quello americano e di avere belle ragazze con personalità e non diafane bambole (Aaaaahhh, le bambole, ricordate?), ma il difetto di non avere Bill Murray.

Antonio Albanese Film Fabio de Luigi

Comunque oh, basta parlare di film, volete sapere cosa mi è successo o no? Io su questa rubrica sogno che qualcuno intervenga, prima o poi, magari il gestore supremo di Monster Movie (che è uno zombie etrusco) a dirmi “Senta, è possibile che si parli di film su questo blog che parla di film?”. No, non è possibile. Non con me. Non con il Mimo Gabarria. Ma chi è il Mimo Gabarria? Non lo so. Non lo so più neanche io. Ma come? Ebbene sì, saranno anni, secoli, millenni che mi risveglio lo stesso giorno. Come Bill Murray o Albanese. Però non sono sempre io, ma sono altri: mi risveglio nello stesso letto, nello stesso posto e nello stesso giorno, ma sono un altro! Vi giuro, potrete pensare che abbia visto Mulholland Drive di Lynch dopo essermi bevuto una intera bottiglia di Braulio riserva speciale, ma non è così. Magari. Magari fosse così…

Amaro Braulio Mimo Gabarria

E invece ecco, il Mimo Gabarria pensavo che fosse un ragazzo strano, che somiglia a un giovane ma non lo è, sconosciuto ai cinque lettori di Monster Movie, un insegnante viaggiatore scopatore seriale di bambole e amante vero dei film brutti. Mi sono svegliato in questo letto, tutto magro, coi capelli lunghi e strani, impossibili da pettinare, un po’ nasone, un po’ cazzone, e ho vissuto la giornata senza pensare anche solo una volta a Monster Movie. Poi però, il giorno dopo, che in realtà era il giorno prima, cioè lo stesso giorno, mi sono svegliato ed ero un gestore di Monster Movie. Il nome era simile a quello del Mimo Gabarria, ma non uguale, eppure ero pelato e conoscevo un sacco di mostri leggendari. Stavo anche scrivendo lunghissimi e salgariani articoli sui mostri e sui film di mostri, amavo i Piranha assassini. Ho vissuto così quella giornata. Ho anche lanciato chiodi travestito da zombie etrusco.

Zombie Etrusco mimo gabarria

Ma poi mi sono risvegliato la mattina ed ero un altro pazzo gestore di Monster Movie, parlavo veramente pochissimo, usavo molto gel e me la cavavo decisamente bene nella produzione di cortometraggi. Potrebbe bastare. E invece no. Il giorno dopo (che poi, come sapete, è il giorno prima, ossia lo stesso giorno), mi sono svegliato ed ero una ragazza. Sì, una ragazza tettona, con capelli dai colori improbabili e allietavo le dirette in automobile con la mia presenza. Ero diventato una femmina. Manco nei film di Almodóvar… non ho più una identità, non sono più io, spesso credo di essere su una enorme isola e tutto il mondo si comporta con me, seguendo un copione, e la gente mi guarda dalla televisione… cercherò di scappare da questa maledetta isola.

Highlander El Mimo Gabarria

A volte invece credo di essere schizofrenico e la sera monto su una DeLorean e torno al giorno prima. Certe volte invece penso di essere in un film horror e che lo spirito di Paganini crei delle stranissime distorsioni temporali usando dei filtri seppia per fare finta che sia notte. Oppure sono immortale, un highlander, un toro scatenato, un taxi driver impazzito, un uomo bicentenario ma privo di una vera identità. Dovrò metaforicamente gettare l’unico anello (l’unico me stesso) nella voragine del Monte Fato, porre fine a questa esistenza assurda, a questa maledizione jumanjica. Mi ritirerò su un’isola, come il protagonista di Ostrov (che in russo significa appunto isola), film mistico di Pavel Longuine che parla del fenomeno tipicamente orientale dei Folli di Dio. Vedetelo, ambientazione baltica da paura e turbamenti di monaci folli pazzi espiatori di peccati.

Rossella O'Hara Mimo Gabarria

“Domani è un altro giorno”, diceva quella. No, domani sarà lo stesso giorno.

Non firmato dal Mimo Gabarria

Piaceri Lardosi promo poster coltelli

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