LOVE AND MONSTERS – Tira più un pelo di Mostro

Recensione del nuovo film di mostri adolescenziale prodotto dalla Paramount Pictures e Mtv Films con Stiles di Teen Wolf come protagonista.

di Matteo Berta

“Amore, ho la colonia libera…”

“ARRIVO!”

Cosa succede a un adolescente single segregato in un bunker nel sottosuolo quando scopre che la sua ex è ancora viva durante un’apocalisse mostrifera? Beh, fa di tutto per raggiungerla, nonostante il percorso pulluli di creature pericolose, nate dalla mutazione di animali per via di un esplosione di un asteroide che ha portato sulla terra del materiale di natura sconosciuta e… bla bla bla. Love and Monsters parte da delle premesse trite e ritrite ma ci cava fuori dal cilindro un film godibilissimo e mostruosamente super interessante.

Love and Monsters scena ragazzi

Il protagonista Joel Dawson è uno dei pochi superstiti dell’epicentro, la zona da cui è partita la catastrofe. Dalla città di Farfield, gli unici sopravvissuti sono lui e la sua ragazza Aimee, ma nessuno lo sa, inclusi loro stessi, dal momento che si sono ritrovati (tramite un contatto radiofonico) dopo sette lunghi anni dall’inizio dell’apocalisse. Nell’universo di Love and Monsters gli esseri umani vivono segregati nel sottosuolo, radunati in colonie, azzardandosi a salire in superficie solamente per raccogliere provviste e scacciare mostroni invasori.

Love and Monsters rospo mostruoso

Joel è amato da tutti nella sua colonia, ma si sente profondamente inutile, perché il suo unico ruolo all’interno della comunità è quello di preparare il minestrone. Durante un suo impeto di coraggio improvviso, nonostante sia sempre stato un pappamolle, decide di partire per raggiungere la colonia della sua amata Aimee. Il suo viaggio in superficie lo cambierà come uomo e, dopo aver rischiato più volte di lasciarci le penne, riesce finalmente a raggiungere la colonia della sua ex. Ma diverse sorprese lo stavano aspettando.

Love and monsters fuga dal mostro

Il film confezionato da Michael Matthews è molto intelligente: sa benissimo di non essere in un terreno fertile narrativo super originale, ma non si perde in troppi cliché e decide di raccontare un film post-apocalittico senza ristagnare in drammi troppo segnanti o in sequenze eccessivamente emotive, infatti decide di seguire il flusso di pensieri del protagonista, che essendo circondato da bestie non ha tempo di fermarsi troppo a pensare. Joel è interpretato da Dylan O’Brien, lo Stiles di Teen Wolf e curiosamente, in questo film, si trova a compilare un quaderno con i disegni e informazioni sui mostri che incontra durante la sua avventura, proprio come facevano gli Argent nella serie televisiva adolescenziale sui licantropi (Il Bestiario di TEEN WOLF).

Mostro in Love and Monsters

I mostri sono realizzati molto bene e appaiono decisamente credibili. La maggior parte delle creature che incontriamo sono insettoni mutati, ma abbiamo l’occasione di vedere anche un crostaceone che ricorda molto le bestie animate in stop-motion del maestro Ray Harryhausen. Nonostante sia assai soddisfatto della componente mostrifera, avrei voluto vedere più varietà di specie, dal momento che le premesse indicavano una mutazione generale di tutte le tipologie animali (non si capisce perché gli umani invece fossero immuni a questa cosa); mi sarebbe piaciuto vedere qualche lupone o qualche cetaceo variant, piuttosto di una serie (bella eh) di bacarozzoni.

Love and Monsters protagonista con cane

Nella speranza che questa storia abbia un seguito, possiamo dire con certezza che Love and Monsters non spreca la sua occasione di puntare a un target adolescenziale, ma nello stesso tempo di parlare a tutti con un semplice linguaggio motivazionale senza avere la velleità di fare il film di mostri del secolo. In molti, vedendo il trailer, pensavano di trovarsi di fronte a uno Zombieland dei poveri, quando in realtà le due produzioni non hanno nulla a che vedere. Love and Monsters è una tipica storia d’amore circondata da mostri, una vicenda semplice e lineare, senza componenti trash o demenziali, ma la comicità deriva spesso dalla fisicità e da alcune situazioni legate strettamente al carattere e al modo di essere del protagonista.

Che i gentili lettori mostriferi lo vedano!

2 commenti Aggiungi il tuo

  1. Austin Dove ha detto:

    I mostri nelle foto sono favolosi 🔥🔥

  2. Turangutan ha detto:

    Se posso fare una correzione, nel film viene specificato che la “pioggia radioattiva” ha provocato solo la mutazione delle creature a sangue freddo.

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.