Elenco delle creature dei film di Godzilla, di Kong: Skull Island, Godzilla vs Kong e dell’universo espanso della Legendary.
di Matteo Berta
Il Monsterverse nacque ufficiosamente con l’uscita del Godzilla della Legendary nel 2014, ma fu ufficializzato nel 2017 in concomitanza con il marketing relativo a Kong: Skull Island. Questo universo mostrifero iniziò con il piede giusto, a differenza del fallimentare Dark Universe (La fine del Dark Universe? Una riflessione), e negli anni si è confermato positivo, se consideriamo il salto qualitativo di Godzilla 2 (ANTEPRIMA MOSTRUOSA – Godzilla II: King of the Monsters). Forse con Godzilla vs Kong (Godzilla vs Kong: Uno scontro Immeritato) l’apparente finale del monsterverse non è stato dei migliori, ma siamo fiduciosi per un futuro roseo.
Attorno alla figura di Godzilla (che crea hype dal 1954 fino ad oggi), la Legendary è riuscita a costruire un universo cinematografico condito da citazioni e riferimenti ai kaiju della tradizione giapponese e non solo, riuscendo a coinvolgere un target di pubblico molto differenziato sia dal punto di vista della provenienza che da quello della generazione di fan. Iniziamo con il listone di creature mostruose presenti nei film del Monsterverse, includendo i nuovi Titani apparsi nei fumetti canonici e nelle serie tv.
L’articolo contiene SPOILER su tutti i film, serie e fumetti del Monsterverse
M.U.T.O.
«Questo non è un trasformatore difettoso, questo è un impulso elettromagnetico. Agisce su qualunque apparato elettrico per miglia e miglia, e sta succedendo di nuovo. È la causa di tutto fin dall’inizio. Non lo capite? Ed è la cosa che ci riporterà all’età della pietra.» Joseph “Joe” Brody
I crudeli MUTO (acronimo per Massive Unidentified Terrestrial Organism, tradotto come massiccio organismo terrestre non identificato) sono i cattivoni kaiju del Godzilla di Gareth Edwards. Nel film sono due e, se non fosse stato per gli eventi rocamboleschi del finale, sarebbero potuti essere molti di più, dal momento che i due coniugi erano in procinto di riprodursi.
I due poco simpatici mostri vengono chiamati Hokmuto e Femuto. Questi organismi vennero criticanti per il layout non del tutto accattivante né originale, ma esaltati per le animazioni e la struttura dei suoni che emettevano. Lo sceneggiatore David Callaham abbozzò dapprima l’idea di inserire nella pellicola due antichi nemici di Godzilla, ma con l’arrivo di Gareth Edwards al timone della produzione, si decise che i due cattivi avrebbero dovuto possedere una backstory inquietante. A loro venne attribuito il terribile passato di parassiti delle carcasse dei precedenti Godzilla. I MUTO uccidevano esseri della stessa specie del lucertolone radioattivo, per poi utilizzarne i cadaveri come nidi (o incubatrici da incubo) per la propria progenie.
I MUTO sono una specie ottopode sessualmente dimorfica, dove la femmina è sempre più grande del maschio, ma quello che “porta i pantaloni” possiede una caratteristica niente male: due degli arti sono articolati in ali che gli permettono di volare con leggiadria (il design è ispirato a un areoplano militare di natura stealth).
MUTO PRIME
Il MUTO Prime è un insettone grosso e poco raccomandabile. Non si tratta della versione di Amazon del Kaiju, ma è una alternativa ai mostroni sopra descritti. Esso appare per la prima volta nella graphic novel “Godzilla Aftershock“, che funge da prequel al film Godzilla II: King of the Monsters. Ci sono diverse differenze rispetto ai MUTO visti nel primo film, in primis un imponente guscio colmo di estremità affilatissime, e poi numerose paia di arti anteriori in più rispetto ai precedenti. Il Muto Prime ha la capacità di generare un proprio fiato atomico di colore rosso.
Il MUTO Prime è un antico avversario di Godzilla ed è conosciuto anche con il nome di Jinshin Mushi. La caratteristica più inquietante di questo mostro è quella riferita al fatto che è sempre in cerca di un “Titano ospite” in cui depositare le proprie uova. Cerca ospiti viventi in stile facehugger di Alien. All’inizio del primo film di Godzilla del 2014, ci troviamo all’interno di un “cadavere” di un antenato di Godzilla (Dagon), che è diventato proprio un nido per i MUTO che poi hanno causato danni durante tutto il minutaggio.
QUEEN MUTO
In King of the Monsters, grazie all’influenza di Ghidorah, una gruppo di Titani sbuca dalle profondità della terra in tutto il mondo. Tra gli esemplari risvegliati sembra esserci un nuovo MUTO Prime, chiamato anche MUTO 3, che alla fine del film si sottometterà a Godzilla, riconoscendolo come bestia alpha. Questa particolare tipologia di MUTO è stata denominata dal regista Mike Dougherty con il nome di Queen Muto (La Regina Muto).
“This one is different and older than the MUTOs we saw before, hence the ‘crown’ of dorsal ridges to express her royalty status.”
Il suo corpo è ricoperto da graffi e ferite, segno di battaglie passate. Queen Muto è anche il mostro che ha il secondo nickname della saga, dopo la terza testa chiamata Kevin, questa creatura veniva chiamata anche con il nome di Barb, non sappiamo esattamente se sia un omaggio o meno del personaggio di Stranger Things.
SHINOMURA
Come abbiamo detto in precedenza, con l’espressione M.U.T.O. si intendono tutti gli organismi terrestri non identificati, ed è il caso di Shinomura, apparso nella graphic novel ufficiale MonsterVerse della Legendary Comics come prequel di Godzilla.
Shinomura (シノムラ) è un macro-organismo originario del Permiano (ultimo periodo del paleozoico) e il suo nome significa letteralmente “Sciame della morte”. Il mostro appare come una sorta di ibrido tra un drago classico e un pipistrello, per via delle ali tinte di nero. Shino torna sulla terra dopo milioni di anni a causa del bombardamento nucleare su Hiroshima.
Citando direttamente il portale più attendibile della fanbase di Godzilla (Gojipedia), ricostruiamo la storia di questo mostro:
250 milioni di anni fa, uno Shinomura atterrò su una piccola isola per banchettare con i resti di una grande creatura acquatica. Non riuscì a notare Godzilla, che successivamente lo fece esplodere grazie al suo fiato atomico. In quel periodo, un attacco di un meteorite colpì la Terra e cambiò radicalmente la quantità di radiazioni nel mondo. Il terreno si incrinò e il corpo dello Shinomura sprofondò sottoterra. Rimase inattivo per milioni di anni, fino a quando il bombardamento di Hiroshima non lo risvegliò. La creatura procedette ad attaccare le navi attraverso l’oceano e cominciò a crescere esponenzialmente. Ma ovunque Shinomura andasse, Godzilla lo seguiva. Nel 1946, una parte di Shinomura fu scoperta nelle Filippine. […] Monarch espose una cellula rimasta alle radiazioni, che gli permisero di crescere e rigenerarsi. Il nuovo Shinomura fuggì e iniziò a cercare la sua altra metà. Più tardi, quando Godzilla apparve su Moansta Island, apparvero entrambi gli Shinomura, e si fusero in uno più grande. I due iniziarono a combattere. Dopo un lungo conflitto, Godzilla ne incenerì uno con il suo fiato atomico, ma l’altro si allontanò. Venne realizzata una trappola per far incontrare entrambe le creature e venne messo in scena un “test” nucleare, per cercare di uccidere sia Godzilla che Shinomura usando una bomba atomica. Shinomura venne distrutta nell’esplosione, ma Godzilla sopravvisse.
Trovate questo personaggio nella graphic novel qui sotto:
GODZILLA
La natura ha un ordine, il potere di ristabilire l’equilibrio. Io credo che sia lui quel potere.
Ichiro Serizawa
Godzilla (ゴジラ Gojira) del MonsterVerse è un predatore preistorico che risale ai periodi in cui il pianeta terra aveva dei livelli di radioattività elevati. Nel corso degli anni, a causa della scomparsa della radioattività in superficie, il mostro è migrato (assieme alle altre mostruosità) sempre più in profondità. Nella cinematografia il rettilone ha variato le sue sembianze a seconda della visione dei diversi artisti che lo hanno “rigenerato”. La versione della Legendary e della Warner richiama la struttura originale, con degli accorgimenti estetici, soprattutto sul muso. Quest’ultimo, nei primi concept art, doveva essere quasi antropomorfo, poi nello sviluppo del design venne scelta una variante più animalesca, in modo che riprendesse l’idea più in voga di animale ibrido tra un gorilla e una balena.

Il capo-progettista di creature e concept Matt Allsopp e gli artisti di WETA Workshop Andrew Baker, Christian Pearce e Greg Broadmore hanno avuto il compito di portare Godzilla in una realtà odierna, onorando la sua silhouette classica. Questo Godzilla ha il collo largo e ha delle branchie simili a quelle degli squali. I suoi occhi sono piccoli e di un colore giallo dorato, i suoi denti sono minuscoli, la testa sembra sporgersi più in avanti e le narici sono più distinte, essendo sui lati opposti del muso. Secondo Andrew Baker, gli artisti hanno studiato i volti di cani, orsi e aquile per rendere Godzilla più nobile e maestoso, ma non troppo “pulito”.
La Legendary ha confermato che la coda di Godzilla è lunga 167 metri, la sua altezza è di 108 metri (che salgono a 119 in King of the Monsters). Ci sono esattamente 89 placche dorsali disposte lungo la schiena. Il suo ruggito può essere ascoltato da 3 miglia di distanza, abbastanza forte da far diventare sordo un avversario. Nel secondo film ha dimostrato la capacità di potersi caricare di energia atomica, al punto da creare onde d’urto e scatenare esplosioni che polverizzano gli avversari (vedasi lo scontro decisivo con Ghidorah). Quando il processo si innesca, la sua epidermide inizia emettere bagliori rossastri. Dopo l’emissione di questa gran quantità di radiazioni, il suo corpo torna alla normalità.

Godzilla è stato realizzato attraverso l’animazione in CGI e keyframe, con prestazioni di acquisizione di movimento parziale da T.J. Storm. Andy Serkis, che ha eseguito la motion capture per King Kong nel remake del 2005 di Peter Jackson, è stato consultato per rendere più realistici i movimenti generati dal computer di Godzilla e dei M.U.T.O.
Il supervisore del VFX Jim Rygiel ha dichiarato che lo stile di combattimento di Godzilla si basa su quello degli orsi e dei draghi di Komodo, in particolare quando si alzano in piedi e combattono gli avversari con le braccia. Secondo il supervisore di Moving Picture Company VFX, Guillaume Rocheron, i movimenti di Godzilla sono stati ispirati anche da leoni e lupi. Questa incarnazione di Godzilla è stata progettata per essere il più possibile realistica. Si è cercato in tutti modi di far percepire allo spettatore gestualità verosimile di un bestione del genere, nel caso esistesse davvero.
Poiché il ruggito di Godzilla è considerato uno degli effetti sonori più famosi nella Storia del cinema, i sound designer Erik Aadahl e Ethan Van Der Ryn hanno ricevuto il compito di rifarlo senza snaturare quello originale creato da Ifukube. Secondo Edwards, i sound designer trascorsero sei mesi durante i tre anni di produzione, sperimentando tecniche diverse: un guanto di pece rivestito di catrame di pino su un contrabbasso e un sistema meccanico di percussioni ricavate da tubature industriali.
Il team ha registrato centinaia di suoni con una frequenza di campionamento di 192 kHz, prima di rallentarli fino a raggiungere un intervallo udibile. Alla fine si sono imbattuti nella combinazione che gli ha dato (letteralmente) la pelle d’oca. Dai dati della Monarch emerge che questa creatura comunica attraverso frequenze subacquee molto complesse.

Nel primo sequel assistiamo alla versione “atomica” del re dei Kaiju. Dopo l’aiutino di Serizawa, ovvero del suo sacrificio per portagli una bomba atomica in grado di accelerargli il processo di guarigione (in via metaforica Serizawa fa un suppostone a Godzilla), il re dei Kaiju torna in vita “sotto steroidi” e diviene una sorta di bomba a orologeria. Il processo di atomizzazione di Godzilla si manifesta attraverso le increspature della sua pelle che diventano ardenti.

Sempre in Godzilla 2: King of the Monsters ci viene mostrata la sua “abitazione”. Essa si trova in una delle insenature della Terra cava, una zona molto radioattiva e di altissimo interesse archeologico.
In Godzilla vs Kong, osserviamo come il lucertole radioattivo abbia perso la testa e si sia messo a combattere gli umani per via di un piano diabolico dell’impresa tecnologica di nome APEX Cybernetix. Nell’ultimo film del Monsterverse notiamo come Godzilla sia molto più aggressivo e da vita insieme a Kong allo scontro più “grosso” della storia del cinema.
La sideshow ha realizzato due importanti statue di Godzilla della Legendary: una molto grande e una un po’ più piccola (si fa per dire).
Godzilla Maquette by Sideshow Collectibles
Per quanto riguarda i giocattoli e le action figure, la Bandai e la Neca ne hanno realizzati a bizzeffe. Se dovessi dare un consiglio, indicherei quella più costosa, ma è anche quella più bella dal punto di vista del numero delle articolazioni e della precisione dei dettagli:
Inoltre è disponibile QUI uno straordinario busto di Godzilla tratto direttamente dall’immaginario realizzato per il film Godzilla vs Kong!
PSYCHOVULTURE
Lo strano nome “Psychovulture” deriva dall’unione di “psycho”, uno stato che queste creature raggiungono ingerendo certi pesci palla velenosi, e “avvoltoio”, che è un riferimento alla loro forma aviaria. Esistono due versioni di questa mostruosità: una specie e un sottogenere.
Per la loro sottospecie, la denominazione “Leafwing” deriva dalla struttura delle ali. In questo caso la forma è molto simile a una foglia, che viene ramificata lungo la superficie, richiamando le venature delle foglie. Gli Psychovolture sono creature grigie e grandi, simili a pipistrelli, che possiedono un’ampia apertura alare e teschi dal naso camuso.
Le versioni “foglie” sono più piccole, più simili a Pterosauri, e hanno all’incirca le stesse dimensioni degli umani adulti. Sono di colore verde con teste gialle, ali arancioni e musi lunghi. Il ruggito dello Psychovulture è descritto come una “sequenza di scatti della mascella e sibili gutturali”, intesi per scopi di ecolocalizzazione. I ruggiti della variante Leafwing consistono in vari cinguettii e squittii.
Perfettamente evoluta per dominare i cieli, l’aerodinamica Psychovulture conta su un’apertura alare di due metri. Un insieme di tessuti molli si estende su una struttura ossea rigida per formare una pellicola che taglia l’aria senza sforzo attraverso i venti sopra l’isola di Skull Island. I nervi ottici dell’animale mancano di recettori di luce, facendo pensare alla cecità, ma ulteriori indagini sugli impulsi nervosi suggeriscono che la creatura abbia sviluppato una forma di visione termica che gli permette di localizzare prede a sangue caldo dai cieli notturni. Il suo cranio sottile utilizza una sequenza di scatti della mascella e gemiti gutturali per innescare l’ecolocalizzazione. Questo predatore alato simile a un pipistrello potrebbe essere la prima creatura sulla Terra a mostrare segni di psicopatia.
Lo psychovolture è una creatura aerea di pura aggressività, si auto-induce effetti psicoattivi attivati dall’ingestione di un pesce palla velenoso indigeno delle acque di Skull Island. Questo agente chimico spinge lo Psychovulture a distruggere qualsiasi forma di vita che incontra, arrivando persino a cacciare e uccidere i suoi simili. Un sistema digestivo relativamente piccolo suggerisce che la creatura si sia evoluta per nutrirsi di flora e piccoli animali, tuttavia è stata vista attaccare briga anche con esseri più grandi di lei.
James Conrad (Tom Hiddleston) ne decapita una mentre lui e il suo gruppo cercano di incontrarsi con gli altri, in una scena concitata del film Kong Skull Island. Nella pellicola hanno un ruolo marginale, mentre nel primo numero del fumetto The Birth of Kong sono le prime mostruosità che incontriamo durante la storia. Nel film Godzilla vs Kong li vediamo presenti anche all’interno della terra cava.
Prima di proseguire con il listone mostruoso, vi consiglio di leggere il nostro articolo dedicato alle origini di tutte le creature del Monsterverse: la Teoria della Terra Cava.
La Teoria della Terra Cava viene ripescata dalla Legendary Pictures e dalla Warner Bros nel cestone delle ipotesi complottiste o fantascientifiche, che spesso trovano terreno fertile nella mente di molti. Essa non è stata inventata dai cineasti, ma esiste e viene anche sostenuta da attivisti e autorità in diversi campi. Nel nostro caso è stata sfruttata a dovere per giustificare l’esistenza dei mostri.
NA KIKA
Na Kika è un titano cefalopode apparso per la prima volta nel romanzo del 2019 Godzilla: King of the Monsters – The Official Movie Novelization e tornato di gran carriera nel fumetto Godzilla Dominion. Na Kika è stato scoperto dormiente nell’Oceano Indiano dalla Monarch, che gli costruì una struttura di contenimento attorno. Na Kika è stato svegliato dalla chiamata Ghidorah durante gli eventi del secondo film di Godzilla. Questo mostro marino venne catturato da dei terroristi attraverso una rete elettrificata, venne salvato dall’intervento di Godzilla che lo liberò e sconfisse coloro che lo avevano imbrigliato. Fisicamente appare come un polpone con tratti da MUTO e una sorta di “mantella” nera sul dorso. Potrebbe corrispondere allo stesso titano citato in questo bestiario ovvero il Kraken, dal momento che nelle versioni cartacee ha proprio quel soprannome.
DEATH JACKAL
I Death Jackal, ovvero gli sciacalli della morte, assomigliano a un incrocio tra grandi Dromaeosauridi (tipi di dinosauri che includono i famosi Raptor) e le iene, con lunghi arti e punte simili a peli. Hanno facce da rettile dal lungo naso, e sulla schiena possiamo trovare una criniera appuntita. Non è chiaro se siano principalmente bipedi o quadrupedi.
Con l’agilità di un leopardo e la pressione del morso di un grande squalo bianco, lo sciacallo della morte è una delle creature più mostruose dell’isola di Kong. La spina dorsale dello sciacallo è in parte esoscheletrica, con una criniera di fibre che sono affilate come lame di un rasoio. I Jackal vivono in uno stato di perenne ferocia, e di frequente si ritrovano ad azzuffarsi tra loro. Il suo atipico sangue bianco è ricco di depositi di calcio, ma dato il suo istinto predatorio, è difficile immaginare che qualcosa di diverso dall’odio si diffonda nelle sue vene. Data la tendenza a combattere contro la propria specie, lo sciacallo della morte è più una minaccia per se stesso che non per gli altri.
Compaiono solamente nella graphic novel che fa da prequel a Kong: Skull Island.
KONG
Kong è il re, un buon re…
Hank Marlow
La versione di King Kong del Monsterverse. La famosa scimmia gigante della Legendary Pictures è apparsa per la prima volta nel film di Jordan Vogt-Roberts del 2017, Kong: Skull Island. Inoltre è protagonista assieme ad altre mostruosità della graphic novel in quattro parti della Legendary Comics: Skull Island: The Birth of Kong ed è il principale antagonista di Godzilla in Godzilla vs Kong.
Kong è nato durante una delle principali battaglie tra le specie di Kong e gli Skullcrawlers. Sua madre lo mise in un posto sicuro mentre ritornava di corsa ad aiutare il suo compagno, il padre di Kong, ma entrambi rimasero uccisi dai famelici Strisciateschi. Sebbene nascosto, Kong vide gli Skullcrawlers massacrare i suoi genitori e sviluppò non solo un dolore insopportabile, ma un intenso odio. La rabbia e la furia divennero la fonte inesorabile della sua forza.
I designer della Warner e della Legendary trascorsero otto mesi a progettare Kong, con l’obiettivo di renderlo un potente antieroe, ma comunque molto “umano”, in modo che il pubblico empatizzasse con lui. Il regista chiese espressamente che per impostare la nuova estetica dello scimmione si dovesse partire dal film del 1933. Il famoso creatore di creature Carlos Huante ha concepito un fisico anatomicamente aggiornato, facendo riferimento ai fotogrammi in posa degli anni ’30. Onorando il design originale, l’Industrial Light & Magic ha sviluppato il modello del 2017 con una pelliccia marrone, una fronte enorme, un muso esagerato e un ruggito imponente. Questo Kong è stato progettato per essere alto 31 metri, colosso nei confronti di un uomo, ma simpatico animaletto in rapporto a Godzilla.
Per avvicinarsi ancora di più alle sembianze umane, si decise di far camminare Kong in modo eretto senza troppi ondeggiamenti scimmieschi. I designer hanno preso ispirazione dalla variante del 1933 con le sue proprietà esagerate (o cartoon), tentando di renderle originali. La sua posizione, a differenza della controparte del 2005, mostra come le braccia siano in proporzione più lunghe delle gambe, dandogli un aspetto innaturale e fornendogli una silhouette particolare.
La statura eretta di Kong è un allontanamento intenzionale dalla postura incolta delle scimmie. Come affermano i produttori, “lo fanno sentire più simile a un dio”. Un’altra parte importante del progetto è stata quella di infondere un senso di divisione nel pubblico, dove alcuni vedono in Kong una minaccia, altri un salvatore e alcuni un dio.
In generale, Kong ha diverse cicatrici, tre delle quali corrono in diagonale dal pettorale sinistro al lato destro del torace. È stato inoltre affermato da Hank Marlow (John C. Reilly) che secondo i nativi Kong non ha ancora raggiunto la sua piena dimensione. Michael Dougherty, regista di King of the Monsters, ha dichiarato in un’intervista che il Kong degli anni ’70 è praticamente un adolescente. Questo dettaglio è fondamentale per uno scontro equilibrato con Godzilla.
Kong è stato creato attraverso l’uso della CGI, aiutata dalla performance in motion capture di Terry Notary e con l’animazione facciale di riferimento fornita da Toby Kebbell. Con la benedizione dell’interprete del Kong precedente, Andy Serkis, Notary ha completato la mocap per lo scimmione in soli tre giorni. La dimensione di Kong è stata un fattore chiave nelle decisioni del regista per l’animazione dei keyframe, guidata dal supervisore dell’ILM Scott Benza.
Molto prima che iniziasse la produzione del primo film a lui dedicato, i sound designer hanno sperimentato diverse tecniche per creare il ruggito di Kong. Mentre il suono originale del 1933 venne ottenuto con un ruggito di tigre rovesciato e un ruggito di leone, il supervisore Al Nelson si fece un giro al National Zoological Park presso Washington D.C e il Walt Disney World’s Animal Kingdom, registrando i ruggiti di leone come punto di partenza. Ha anche mixato e abbinato suoni di gorilla e scimmie per creare strati aggiuntivi. Per catturare appieno i livelli desiderati di rumore e ottenere un sound incisivo, la squadra installò i sistemi di altoparlanti della Skywalker Sound e suonò le urla di Kong attraverso un sistema di canali 5.1.
In Godzilla vs Kong, lo scimmione è cresciuto in maniera vertiginosa il suo aspetto è variato notevolmente dal momento che gli si è infoltita la pelliccia, ha sviluppato una sorta di barba e sul suo corpo sono presenti molte più cicatrici. Inoltre nell’ultimo film del monsterverse vediamo come lo scimmione sia in possesso un’ascia in grado di deflettere il fiato atomico di Godzilla. Essa è stata recuperata all’interno della terra cava in una zona dove possiamo vedere un’antica dimora della specie di Kong.
Se volete sapere qualcosa di più sulle origini di Kong, vi consigliamo QUESTO video della nostra rubrica “King Kong Forever” che vi racconta parte della graphic novel a lui dedicata e vi indica dove recuperarla.
La versione della Star Ace di Kong è qualcosa di eccezionale, non c’è altro da aggiungere:
Per chi volesse il massimo della qualità, questo invece è tra il meglio in circolazione:
Kong vs Skull Crawler (Deluxe Version)
Ora veniamo ai giocattoli. Ovviamente una grande e bella versione è questa:

SKULLCRAWLER
Gli Skullcrawlers sono grandi rettili con due lunghi arti anteriori e senza arti posteriori, oltre a code serpentine che fungono da “timone” per i movimenti. Hanno corpi snelli ma robusti. Gli Strisciateschi appaiono molto scheletrici, in particolare i loro torsi e le loro teste. Quelle che sembrano essere le “orbite oculari” sono solo zone vuote: i loro veri occhi sono posizionati molto più indietro, con le cavità che fungono da specchietti per le allodole e che forse servono a distrarre i nemici. I colori delle loro squame vanno dal marrone scuro al verde intenso, fino al colore bianco dell’osso.
Le loro teste assomigliano molto a quelle dei Mosasauri come il Tylosaurus, e le loro mascelle possiedono due file di denti seghettati e affilati come rasoi. Le strutture spinose dei denti all’interno delle loro bocche ricordano in qualche modo quelle di una tartaruga liuto (Dermochelys coriacea Vandelli). Inoltre hanno lunghe e biforcute lingue che possono usare per afferrare la loro preda.
Gli adolescenti di Skullcrawler sono facilmente distinguibili dagli adulti. Le loro teste sono più piccole e più inclinate. Possiedono anche un tono di pelle marrone più marcato. Gli Skullcrawler adulti sono enormi, in buona parte grandi quanto Kong. Le loro teste sono più definite e massicce. Gli Strisciateschi sono stati progettati per fungere da “angeli caduti” (molto meglio demoni) del regno di Kong e rappresentano gli aspetti più oscuri di Skull Island.
Il ruggito dello Skullcrawler ha un tono molto alto, con una qualità vocale roca, ovvero un sibilo e un ringhio mescolati tra loro. Secondo il supervisore del sound design/montatore Al Nelson, il loro verso è stato ispirato dal grido stridulo di un coniglio morente e dai suoni di leoni marini e scoiattoli.
Poco si sa sulle origini di questo predatore cattivone, sebbene il suo scopo evolutivo sia abbondantemente chiaro. Lo Skullcrawler esiste per divorare, distruggere e dominare. Immerso nella natura sotterranea, scavando attraverso le bocche di vapore geologicamente instabili in Skull Island, è come se lo Skullcrawler uscisse dall’Inferno stesso. Questa terrificante creatrua rettile è un hypervore: un animale con un metabolismo iper-adrenalinico che si mantiene in uno stato di fame costante. Proprio come uno squalo che deve continuare a nuotare per sopravvivere, lo Strisciateschio deve continuare a nutrirsi, dislocando la propria mascella per massimizzare la sua capacità di ingoiare tutto ciò che incrocia il suo percorso.
Il design degli Skullcrawler è stato influenzato dalla Two-Legged Lizard del film King Kong originale del 1933, insieme a Sachiel di Evangelion, No-Face di Spirited Away e Cubone dei Pokémon.
In Godzilla vs Kong, gli strisciateschi vengono utilizzati dall’APEX come cavie per testare la forza di Mechagodzilla, in particolare vediamo una versione cucciola con una colorazione rossastra sulla schiena.
Dagli Strisciateschi hanno tratto dei giocattoli, ma la versione migliore rimane quella della statua di Kong:
Kong vs Skull Crawler (Deluxe Version)
SIRENJAW
Il Sirenjaw è un colossale predatore crocodiliano facente parte dei laghi e degli affluenti della giungla meridionale di Skull Island. La sua fisiologia ibrida esibisce alcuni degli esempi più estremi di florafauna contaminata. Man mano che maturano, i Sirenjaw attraversano uno stadio pubescente in cui un piccolo vivaio di alberi cresce lungo la loro parte rocciosa, rendendolo un essere biologico totalmente integrato nella natura.
Questa “isola con i denti” appare solamente nella graphic novel più volte citata in questo articolo.
MAGMA TURTLE
Le Magma Turtle, chiamate anche Tortoisa Vulkane, sono gigantesche tartarughe con conchiglie simili a rocce e alberi che spuntano dal dorso. Queste enormi tartarughe sembrano nascere da delle uova schiuse nel cuore dei vulcani.
Mentre la roccia fusa riscalda e rompe lo strato superficiale di guscio, il magma inghiotte la forma di vita embrionale, indurendosi in un guscio di pietra che mantiene proprietà elastiche. Nel corso della sua maturazione, la Tartaruga Magma tornerà più volte nel bacino del fuoco per forgiare nuovamente la roccia ignea nella sua forma sempre più crescente.

Con una capacità di tollerare il calore molto al di là di qualsiasi creatura esistente (ben oltre gli Hypsibius dujardani o i Cataglyphis bicolor), la relazione simbiotica che ha con questo estremo habitat rimane sconosciuta. Sebbene la creatura mostri un comportamento largamente docile ed è ignorata dalla maggior parte dei predatori (forse a causa della natura incerta della sua biologia), la temperatura simile alla fornace del suo sistema circolatorio lavico potrebbe dare alle fiamme qualsiasi aggressore, se la Tartaruga Magma venisse ferita. In termini semplici, la creatura è un vulcano ambulante, e i vulcani sono nati per eruttare.
SWAMP LOCUST
La Swamp Locust, come la SirenJaw, si fonde perfettamente nel suo ambiente naturale. Distesi sotto la superficie delle paludi a est dell’isola, questi insettoidi sommersi, estendono le loro membra legnose sopra la superficie, rendendosi indistinguibili dall’abbondante fogliame delle zone umide che li circondano.
Se ogni ramo legnoso che sale dalle profondità è collegato a una di queste creature, ce ne potrebbero essere migliaia, in attesa di intrappolare le navi ignare con i loro artigli erbacei. La Swamp Locust è una creatura tutta gola e denti. Mentre la sua bocca simile alla lampreda, ospita un perfetto circolo di incisivi fosfatici (che ricorda il goliath tigerfish del Congo), la caratteristica più notevole è il tratto gastrointestinale, che si mostra come un singolo organo che attraversa tutta la creatura. In sostanza, la Locusta della Palude è una creatura primordiale che l’evoluzione ha raffinato facendola diventare una gola senziente con artigli.
Il nome “Palude” si riferisce all’habitat naturale della creatura e “Locusta” è un insetto. Le Locuste della Palude assomigliano alle grandi ninfe dell’acqua con la bocca simile a lampreda e ai denti del pesce tigre. Il ruggito della Locusta della Palude è scritto come “kik” nella graphic novel.
SPORE MANTIS
La Spore Mantis è, in sostanza, un insetto della taglia di un albero di sequoia maturo. Le membra del suo corpo dalla pelle di corteccia ospitano un potente sistema muscolare, un intreccio unico di tendini striati e tessuti strutturali fibrosi più comunemente presenti negli steli e nelle radici degli alberi.
Queste appendici consentono alla Mantide Spora di affondare nella terra a velocità allarmante. Un nuovo re degli alberi è stato incoronato. Ospitato all’interno di un’epidermide di corteccia e tessuto vascolare, il tronco della Spora Mantide cela un grande parassita simile a una lumaca con denti a spillo e mascelle schiaccia-ossa. L’apparato digerente utilizza una linfa ricca di proteine per digerire e racchiudere i corpi della sua preda, prima di espellere i resti, ben conservati come escrementi di ambra cristallina che rivelano chiaramente ciò che ha mangiato. Dimenticatevi la gentilezza degli Ent della Terra di Mezzo.
Il nome “Spore” significa che una cellula fatta da alcune piante è come un seme e può produrre una nuova pianta, mentre “Mantis” è un insetto. Le Mantidi Spore assomigliano a un insetto-bastone (insetti legno). Hanno sei gambe legnose e una pelle simile a una corteccia che copre i loro corpi, e la loro testa è piccola e retrattile nel rivestimento tipo tronco.
EOTRICERATOPO
Per dovere di completezza è giusto inserire anche questo importante dinosauro della famiglia dei Ceratopsidi, anche se appare solamente sotto forma di teschio in una delle scene del film Kong: Skull Island. Non si sa con certezza in che epoca visse l’Eotriceratopo su Skull Island o se effettivamente ne esistano degli esemplari al giorno d’oggi.
Il familiare Eotriceratopo (Eotriceratops xerinsularis) è un gigante erbivoro che appartiene ai famosi “dinosauri cornuti”. Visse e prosperò nel Cretaceo superiore (Maastrichtiano, circa 67 milioni di anni fa). I suoi resti fossili sono stati ritrovati in Nordamerica (Alberta), e si suppone che potesse essere un antenato del Triceratops (Triceratopo).
I GENITORI DI KONG
Le origini di Kong sono state esplorate durante gli eventi di Skull Island: The Birth of Kong, dove è stato rivelato che Kong è nato durante una delle principali battaglie tra le specie di Kong e gli Skullcrawler. Sua madre lo mise in un posto sicuro per poi tornare di corsa ad aiutare il suo compagno, il padre di Kong, ma entrambi vennero uccisi dagli Strisciateschi. Sebbene nascosto, Kong vide gli scheletroni uccidere i suoi genitori e sviluppò non solo un dolore insopportabile, ma un intenso odio, rabbia e furia che si dice sia la fonte della sua forza. Sembra che abbia un istinto di protezione verso i più deboli, come un vero e proprio cavaliere oscuro.
I genitori di Kong appaiono, come detto in precedenza, solamente nel fumetto, e la loro specie non viene menzionata nemmeno nei resoconti della Monarch. Questa superspecie scimmiesca rimane un mistero e non si conoscono nemmeno le potenzialità della crescita. Pensiamo che i creative designer della Legendary abbiano lasciato in sospeso questo argomento per dare più libertà ai cineasti e ai vari artisti dei successivi film per sviluppare nuove caratteristiche di Kong da adattare alla storia.
GENITOR
Nel fumetto di Godzilla Dominion vi sono diverse creature degli abissi, tra le più inquietanti ci sono sicuramente i Genitor, dei pescioni dai colori fantasiosi estremamente aggressivi e arroganti. Le loro pinne possiedono degli artigli in modo da aggrapparsi al corpo del nemico. La caratteristica principale di questi pesci è sicuramente la mente alveare, ovvero che condividono un pensiero e una strategia comune in branco. Ne sa qualcosa Godzilla che se li ritrova come degli ospiti abusivi della sua casa all’interno della terra cava. L’alpha dei Genitor si chiama Genitor Swarm.
MADRE LUNGHEZAMPE
Il nome di Mother Longlegs si basa sul famoso termine “Daddy Longlegs“, un soprannome comune per vari tipi di insetti e aracnidi. Il prefisso “madre” si riferisce al genere della specie. Questo alto aracnide è diverso da qualsiasi ragno. Le fitte foreste di bambù della parte nord dell’isola del tescchio offrono l’habitat perfetto per una colonia di creature predatrici con arti così esili ed estesi. Quando il ragno è perfettamente immobile, i tronchi di bambù lo nascondono, trasformando un’intera foresta in una silenziosa trappola mortale di zampe e mandibole dalle potenzialità mostruose. Queste creature dalle sembianze schifose sono una supermutazione dell’ordine degli Opiliones degli aracnidi, conosciute dagli esperti come “harvestmen“.
I fasci vascolari di xilema legnoso che si trovano all’interno delle appendici delle Madri Lunghezampe suggeriscono che gli elementi del bambù reale siano all’interno della sua fisiologia, come se la flora del suo habitat naturale si fosse infusa nel suo DNA. Le Madri Lunghezampe hanno picchi affilati alla fine delle loro potenti gambe. Otto lame letali si lanciano dall’alto sulle prede ignare, bloccandole a terra con uno sperone avvelenato che immobilizza la vittima e succhia sostanze nutritive vitali dal corpo come un milkshake attraverso una cannuccia. Queste creature non sono solo mangiatori di uomini. Bevono la loro preda. Una volta scattata la trappola, la creatura scatena viticci muscolari che irretiscono la vittima e la sollevano da terra.
BUFALO SKER
I Bufali Sker assomigliano molto ai bufali d’acqua ma con molte differenze. Possiedono corna incredibilmente grandi che si biforcano in almeno tre rami. Gli Sker Buffalo hanno anche alghe che coprono gran parte del loro corpo, probabilmente a causa della loro abitudine di stazionare sott’acqua. Le loro schiene possiedono una grande quantità di fogliame che consentono un adeguato camuffamento.
Lo Sker Buffalo è un bovino-anfibio. Gli studi filogenetici iniziali mostrano l’ascendenza del DNA con il bufalo asiatico. È dotato di un notevole vantaggio evolutivo: la schiena e le fasce della bestia sono fuse con dure e fitte foglie verdi. A sostenere la sua biologia florafaunale è un cuore polmonare diviso in quattro camere, due delle quali pompano il sangue attraverso il sistema muscolare, e due che pompano clorofilla altamente ossigenata per le piante che crescono sul corpo.
Lo Sker Buffalo ha sviluppato la capacità di resistere in uno stato sommerso sotto l’acqua per interi giorni. La sua schiena simile a un atollo si trova sopra la superficie per offrire il perfetto mimetismo. Dicono che nessun uomo sia un’isola. Questa creatura sfida tale principio. Sebbene sia largamente docile, lo Sker Buffalo è molto pericoloso se minacciato. Due enormi corna alla base del cranio formano un imponente scudo osseo e un’arma micidiale quando si carica.
LA SANTA TIGRE
La Holy Tiger assomiglia ad un’abnorme tigre bianca. Il suo corpo è attraversato da strisce nero-rossastre e il suo viso è brillante con incastonati due occhi blu acceso. Viene definita “santa” perchè la creatura più candida e longeva di Skull Island e anche perché, da una certa prospettiva, le due corna da cervo che possiede, possono sembrare una specie di aureola. La sua specie viene anche definita con l’appellativo di Icarus Tigris. Nessun umano sembra aver avuto contatti con lei (a parte alcuni membri della monarch), si tratta di una creatura al limite del mistico che in qualche modo altera la percezione di chi si imbatte con lei. Appare nel romanzo tratto dalla sceneggiatura di Kong: Skull Island e nel fumetto canonico del Monsterverse: Kingdom Kong.
GIGANTUS LEVIAPUS
Il Leviapus o Mire Squid è un cefalopode gigante che si mostra con la fisiologia di calamaro/polpo. Le ipotesi iniziali suggeriscono che questa creatura lacustre sia una lontana cugina del polpo del Pacifico gigante, sebbene con alcune notevoli mutazioni evolutive. Come altri octopodi, la creatura esibisce un comportamento deimatico quando viene minacciata, espellendo una densa nuvola di inchiostro nero che viene riscaldata all’interno delle sue camere mantali.
In questo modo, il Mire Squid si nasconde dai predatori mentre li fa bollire vivi. Le sue mascelle a forma di becco, nascoste per abitudine nella carne gommosa della sua enorme testa bulbosa, sono montate all’interno di un complesso letto muscolare che consente loro di ruotare come le pale di un ventilatore. Questo polpone potrebbe essere un omaggio all’Oodako apparso nel film Il Trionfo di King Kong.
TITANO LEMURE
I tiani Lemuri sono vissuti in un tempo remoto imprecisato, sono molto simili ai “nostri” lemuri, in particolare ai lemuri con la coda ad anelli, con la differenza che sono abnormi e hanno delle escrescenze rocciose sulla schiena.
DICROCERUSES
I Dicrocerus sono stati visti per la prima volta nella scena della fuga dalle esplosioni su Skull Island nel secondo film del monsterverse, causate dalle cariche sismiche portate dal team di spedizione Monarch. Successivamente vengono brevemente mostrati presso un fiume, mentre due gruppi principali di protagonisti cercando di ricongiungersi.
I Dicrocerus (dicroceri) hanno una pelliccia marrone con macchie bianche che coprono i loro corpi. Come la maggior parte delle specie di cervo, solo i maschi hanno le corna.
SHIMIDAH
Il vermone Shimidah sarebbe dovuto apparire in Godzilla vs Kong, ma per qualche ragione è stato tagliato dal final cut. Ricorda molto uno degli schifosoni vermi-insettoidi che appaiono nel King Kong del 2005 di Peter Jackson. Questo verme con le zampe si mimetizza tra muschi e licheni e divora le prede ignare della sua presenza. Creatura presente all’interno della terracava, ed è l’unica mostruosità generata dal nulla e non basata su qualche animale realmente esistente. Doveva essere un verme con caratteristiche da gamberetto con una bocca con sei parti mobili.
RODAN
Un nuovo Titano apparso in King of the Monsters, riemerso dalle profondità del vulcano a Isla de Mona, in Messico, per portare morte e distruzione. Questo mostro dalle fattezze di uno Pterodattilo ha fatto il suo debutto nel 1956 e ha la fama di nemico formidabile. Il design di Rodan ha richiesto il mix di diversi layout di uccelli e animali vari, compresi corvi, avvoltoi e falchi. La sua pelle sembra un misto di scaglie corazzate e tessuti molli sulle ali, che ricordano il piumaggio degli uccelli.
Possiede una velocità supersonica e si è dimostrato capace di devastare un quartiere cittadino passandoci sopra in bassa quota. È molto agile nelle manovre aeree, ha artigli affilati e pare che abbia un’affinità con il calore estremo. È una delle creature volanti più grosse mai viste e, dopo essersi scatenato contro le forze della Monarch, si sottomette a King Ghidorah. Nello scontro finale affronta Mothra, che riesce a ferirlo con il suo pungiglione. Dopo la morte di Ghidorah, Rodan si inchinerà a Godzilla, riconoscendolo come alpha, mentre la puntura inflittagli da Mothra non si è ancora rimarginata.
La “casa” di Rodan risiede dentro un vulcano, e sarebbe dovuta comparire nel film, ma poi le sequenze sono state rimosse. Gli unici indizi sul suo nido ci vengono mostrati in diversi concept art. Come la specie di Kong ha regnato sui primati, è possibile che Rodan abbia dominato i cieli per lungo tempo.
In Godzilla vs Kong non appare Rodan, sembra che sia stato sconfitto da Godzilla nel periodo che intercorre tra l’ultimo film del monsterverse e Godzilla II: King of the Mosnters.
MOTHRA
Originariamente introdotto nel 1961, Mothra ha fatto la sua apparizione americana nel Monsterverse della Legendary con Godzilla II. Simile a una falena gigante, nelle pellicole della Toho si è dimostrato amichevole nei confronti del genere umano e in King of the Monsters viene definito “Regina dei Titani“, con una connotazione positiva. Dopo essersi trasformato da larva in farfalla, aiuta la Monarch a localizzare un Godzilla ferito e successivamente lo difende dagli attacchi di Rodan e Ghidorah, perdendo la vita nello scontro. Secondo la tradizione nipponica i suoi poteri comprendono la creazione di forti correnti d’aria e di particelle velenose.
Nel film ha il potere di emettere spore, utili a trasferire la sua essenza in altri Titani, e possiede un pericoloso pungiglione. Questo farfallone è dotato di due ali bioluminescenti, la cui apertura arriva fino a 244 metri. È forse il più enigmatico e aggraziato tra i Kaiju presentati finora. Non sappiamo se Mothra resusciterà nelle prossime pellicole (non vi è in Godzilla vs Kong) o se fosse l’unico della sua specie. L’analisi del DNA di questa “femmina alfa dei lepidotteri” ci suggerisce che abbia attraversato diversi stadi evolutivi e che sia benigna per la stabilità del nostro pianeta.
KING GHIDORAH
Già anticipato insieme agli altri Titani nelle pitture rupestri di Kong: Skull Island, King Ghidorah è un mostro temibile, uno degli avversari storici di Godzilla, spesso elevato a nemesi finale per il titolo di “Re dei Kaiju”. Viene risvegliato da Alan Jonah (Charles Dance) e dalla dottoressa Russell (Vera Farmiga) in Antartide. Il suo nome in codice è “Mostro Zero“. Dopo la sua evasione, mette fuori gioco Godzilla e si proclama bestia alpha, controllando gli altri Titani. In seguito scopriamo che è un alieno arrivato sulla Terra millenni fa, per farne il suo nuovo habitat. È provvisto di un paio di ali e di tre teste, che nel film della Legendary ricordano molto il muso del drago Smaug.
Pare che le teste ragionino in modo indipendente, aiutandosi a vicenda e interpellandosi tra loro. Se una di esse viene mozzata, ricresce in breve tempo. La presenza di tre paia di occhi garantisce a Ghidorah una maggiore visibilità e ulteriori possibilità difensive. Le sue bocche, nei film Toho, sparavano devastanti onde gravitazionali, anche se la sua versione americana sembra più legata alla corrente elettrica. Può emettere raggi fulminanti e persino in grado di ricaricarsi mordendo dei cavi elettrici. È inoltre in grado di scatenare tempeste e trombe d’aria. La sua apertura alare è sconosciuta, ma la sua altezza supera i 118 metri. Alla fine viene sconfitto da un Godzilla potenziato con l’energia nucleare.
La terza, che risulta la meno aggressiva è stata scherzosamente denominata con il nome “Kevin“. Il design del dragone è ispirato a diversi animali, il muso ha anche contaminazioni canine.
Il teschio di Kevin verrà utilizzato dall’APEX per creare un collegamento neuronale con Mechcagodzilla, il “pilota” di questo robottone cibernetico è Ren Serizawa.
BEHEMOTH
Uno dei 17 Titani che si sono risvegliati dopo la fuga di Ghidorah, sfondando i siti di contenimento della Monarch in giro per il globo. Behemoth è un incrocio tra un Mammuth e un gorilla. La sua esistenza ha riferimenti biblici, per la precisione nel Libro di Giobbe, dove viene menzionato insieme al Leviathan. A quanto pare, alla fine dei tempi ci sarà una gloriosa battaglia tra lui, il Leviathan e il mostro alato Ziz, alla fine della quale i loro resti verranno distribuiti da Dio al popolo superstite. Durante il solstizio d’estate di ogni anno, sempre secondo il mito, raggiunge il picco della sua forza ed emette un poderoso ruggito per calmare gli animali selvatici.
In effetti il suo grido è udibile da chilometri e ha una relazione simbiotica con il pianeta. Grazie ai suoi escrementi fertilizza aree sterili, permettendo alla natura di prosperare. È una sorta di guardiano del sistema immunitario della Terra. Avanza come un quadrupede ed è ricoperto da una fitta peluria. Possiede due lunghe zanne ricurve, al pari degli elefantoni preistorici.
È ignoto se sia in grado di mettersi in posizione eretta. Può partire alla carica e sfondare svariati edifici senza sforzo. Si muove molto lentamente e raggiunge Boston troppo in ritardo per aiutare Ghidorah. Alla fine riconosce Godzilla come nuovo alfa. Non appare in Godzilla vs Kong ma lo ritroviamo nel fumetto prequel: dove fu impegnato nel combattere il Titano Amhuluk che invase il suo territorio. Amhuluk riuscì a rompere una delle zanne di Behemoth. Se non fosse stato per l’intervento di Godzilla, molto probabilmente il mammuttone sarebbe stato sconfitto.
AMHULUK
Amhuluk è una creatura appartenente alla mitologia del popolo Kalapuya dell’Oregon. Risvegliato dalla chiamata di King Ghidorah nel 2019, Amhuluk è fuggito dall’avamposto della Monarch presente nella Repubblica di Komi. Come gli altri titani è stato placato da Godzilla dopo la sconfitta del dragone a tre teste, ma la tranquillità durò poco, dal momento che qualche tempo dopo, Amhuluk invase il territorio di Behemoth nella foresta pluviale amazzonica, ma fu affrontato da Godzilla e “invitato” ad andarsene. Il corpo di Amhuluk è difficile da descrivere, è una massa informe che assomiglia a un groviglio di liane nere legate tra di loro. Possiede quattro gambe e due braccia e sembra avere una faccia da pesce con numerosi occhi giallastri e inquietanti.
SCYLLA
Un ragno gigante il cui nome si riferisce al mostro della mitologia ellenica. Possiede sei lunghe zampe con svariate articolazioni e il suo colore dominante è il marrone scuro. I suoi arti sono abbastanza forti da sbriciolare il terreno roccioso e hanno le estremità appuntite, oltre ad altre piccole spine disposte lungo la prima articolazione. La sua testa è circondata da tentacoli. Emerge da un pozzo petrolifero negli Stati Uniti (in base ai trailer, molti credevano che fosse Kumonga) e successivamente raggiunge Boston, dove si inchina a Godzilla. Pare che dopo la battaglia si sia ritirato in un lago.
A differenza di altri Titani, definiti come Protettori, nei file Monarch questo mostro viene classificato come Distruttore. Si ciba delle carcasse di altri Titani ed è molto agile, cosa che gli permette di evitare gli attacchi e rispondere con rapidità. Conficcando le sue zampe nel terreno, può scatenare piccole scosse. Sembra che possa abbandonare il proprio guscio e costruirsene uno nuovo, con lastre di roccia o parti di imbarcazioni affondate. Le appendici frontali, simili a tentacoli, gli servono per imbrigliare la preda e consumarla con comodo.
Nel fumetto Godzilla Dominion vediamo Scylla impegnata nel combattere la marina degli Stati Uniti prima (per accaparrarsi una testata nucleare) e Godzilla poi, intromesso nello scontro. Scylla ha la peggio e si ritira nelle profondità oceaniche.
METHUSELAH
Ispirato al personaggio biblico dalla lunga vita, è un Titano presumibilmente molto antico, che emerge da una montagna. Sembra altamente corazzato ma sappiamo poco del suo aspetto, in quanto il suo corpo non viene mostrato chiaramente. È coperto da placche ossee, ha grandi occhi bianchi e denti di dimensioni notevoli. Possiede un paio di corna che crescono ai lati della testa e curvano verso il basso, oltre a spine sul dorso e una coda da rettile. Le zampe anteriori sono artigliate. Questo mostro si muove come un quadrupede e sembra che sia basato su Gamera. Il suo sito di contenimento è denominato Monarch Outpost 67. Come gli altri Titani risvegliati, si dirige verso Boston ma non arriva in tempo per aiutare Ghidorah.
Il suo nome deriva dalla Bibbia ed è riferito a Matusalemme, che si dice abbia vissuto 969 anni. Dal romanzo ufficiale del film, apprendiamo che durante il Medioevo Methuselah si stabilì in una vallata vicino a Monaco, cancellando un villaggio e entrando in una sorta di letargo fino a formare la montagna da cui emergerà secoli dopo. La leggenda, tramandata dagli abitanti locali, racconta che il centro abitato sparì da un giorno all’altro, sostituito dalla cima rocciosa, che nel tempo si ricoprì di vegetazione. In questo modo può vivere in superficie, senza destare sospetti. Dai file della Monarch emerge che è molto resistente in combattimento e che il suo corpo ospita piccoli ecosistemi, in modo da preservare specie a rischio.
MOKELE-MBEMBE
Il Mokele-Mbembe,”Colui che ferma il flusso dei fiumi“, è un criptide del Sudan simile a un brontosauro. Uscito dal Monarch Outpost 75. Si tratta di un quadrupede grigio dalla testa simile a quella di un elefante ma senza le grandi orecchie. La sua bocca si apre come quella di un coccodrillo e rivela denti affilatissimi. Il Mokele possiede una coda lunga più del corpo stesso. Nel film viene solamente accennato sui monitor della Monarch, nella scena in cui vengono mostrati i 17 siti di contenimento.
CREATURE MARINE
Nella graphic novel Godzilla Dominion appare una quantità innumerevole di fauna marina. Le specie protagoniste di sequenze o che colpiscono maggiormente le troverete sicuramente nei paragrafi singoli di questo bestiario, mentre in questa sezione ci limiteremo ad elencare molte delle creature che fanno da sfondo. In una tavola possiamo notare un Hernodus, un rettile acquatico estinto da milioni di anni, questo ci fa capire come Godzilla (o i suoi parenti lontani) bazzichi sulla terra da diverso tempo. In una delle tavolate di Godzilla “campione di nuoto” sicuramente non passano inosservati i branchi di balene ed animali marini preistorici che lo accompagnano: tra cui megattere, elasmosauri e plesiosauri vari! Ovviamente anche qualche squaletto non poteva mancare, infatti li vediamo quando vengono attirati dall’odore del sangue (almeno sembrerebbe) perso dallo stesso Godzilla. Questo fumetto ci ha regalato bellezze dagli abissi come non mai, e ne siamo estremamente felici.
KRAKEN
Un Titano custodito in un avamposto Monarch presso l’Oceano Indiano. A quanto pare era in letargo nelle profondità marine, vicino ai resti di un sottomarino nucleare. Dopo la scoperta, l’organizzazione decise di costruirgli intorno una barriera di contenimento. Dalla descrizione del romanzo dedicato al secondo film di Godzilla, presenta svariate similarità con le piovre, oltre a un cervello ipersviluppato. Possiede tanti cuori e altrettanti piccoli encefali collegati ai suoi arti. La testa è protetta da un carapace. A quanto pare è in grado di cambiare il colore della propria pelle e rigenerare le ferite. In seguito al richiamo di Ghidorah, si sveglia ed evade dalla sua prigione. Potrebbe corrispondere al citato in questo bestiario titano Na Kika, dal momento che nel fumetto e nelle novelizzazione del secondo film, il soprannome di Na è proprio Kraken.
Nella serie anime prodotta da Netflix: Skull Island, abbiamo un parente molto vicino del Kraken considerato come un mostro marino non identificato che possiede diverse tipologie ti tentacoli, alcuni più senzienti di altri. Noto per essere aggressivo con qualsiasi mezzo di trasporto si avvicinasse all’isola del teschio. Sull’isola si crea una sorta di rivalità in simbiosi con Kong.
MARGYGR
Margygr è un Titano rettile acquatico squamoso (simile a Godzilla), delle dimensioni di una balena. La sua faccia è schiacciata e le narici sono posizionate sopra gli occhi, simili a quelli umani. Il suo cranio sporge all’indietro per proteggerle il collo.
BAPHOMET
Di questo Titano non si sa molto, alcuni pensano che sia un pipistrellone, sappiamo solamente che il nome deriva da una entità demoniaca dalla testa di capra associata alla tradizione dell’Ordine dei Templari. Non siamo certi di quanto questo abbia influito nel design di questo Titano, lo scopriremo nei prossimo film presumibilmente. Appare solamente sugli schermi della Monarch come indicazione nominale.
TIAMAT
In origine la dea Tiamat faceva parte della tradizione storica babilonese, nel monsterverse è stata presentata come una creatura molto simile ad un drago marino, una sorta di Gyarados dei Pokémon missato ad un Ippocampo di Animali Fantastici. Questa creatura si presenta decisamente ostile e nel fumetto canonico Godzilla Dominion, cercò inutilmente di usurpare la “casa” a Godzilla prima di essere definitivamente sottomessa. All’apparenza risulta una sorta di serpentone marino dragonesco con un corpo scintillante.
TYPHON
Anche di questo Titano abbiamo pochi riferimenti, dovrebbe trattarsi di un serpentone padre del sopracitato Scylla, basandosi sulla mitologia greca. Ma difficilmente da un serpentone può nascere un ragnone, anche se nel mondo dei Kaiju, un po’ tutto è possibile. Siamo ancora in fase di ricerca per questo mostro, esso appare solamente con il nome sugli schermi della Monarch.
ABADDON
Abaddon è un Titano presente in Cambogia. Sono state registrate porche informazioni su questo esemplare. Il nome deriva dalla tradizione cristiana e si riferisce ad un angelo caduto, padrone di un esercito di cavallette. Nel film Godzilla II: King of the Monsters appare solamente come nome sugli schermi della Monarch.
LEVIATHAN
Il “Leviatano” è un gigantesco mostro acquatico scoperto e contenuto dalla Monarch nel lago di Loch Ness. Il nome fa riferimento al famoso mostro biblico creato da Dio con la forma di un coccodrillo mixato con un balena. Nel film viene solamente menzionato sullo schermo della Monarch e ha una breve descrizione nella novelization del secondo film dedicato a Godzilla. Vedremo Nessie nel monsterverse?
SARGON
Pochissime informazioni sono state recuperate in merito a questo Titano. Dovrebbe trattarsi di un coleottero gigante. Appare solamente come nome sui monitor della Monarch. È stato rilasciato il concept di uno scorpione che in molti hanno associato a Sargon, ma ufficialmente non è mai stato dichiarato.
BUNYIP
Il Bunyip è un gigantesco ippopotamo trovato dalla Monarch in acque australiane. Non si hanno ulteriori informazioni a riguardo, nel film appare solamente sui monitor della Monarch.
SEKHMET
Sekhmet è un titano risvegliatotisi dalla stazione di contenimento del Cairo. Non abbiamo eccessive informazioni su di lui/lei ma sappiamo che la tradizione vorrebbe Sekhmet legato alla divinità egizia della dea Sekhmet, la leonessa guerriera e guaritrice.
YAMATA NO OROCHI
Fuoriuscito dal monte Fuji in Giappone, Yamata dovrebbe essere un Titano serpentoso molto simile a un drago, con otto code e otto teste. Non si hanno informazioni abbastanza precise per una descrizione accurata.
CAMAZOTZ
Camzotz è un pipistrellone gigante che appare nel fumetto anticipatore degli eventi del film Godzilla vs Kong. Il mostro deriva da un’antica divinità maya legata ai sacrifici e alla notte. Letteralmente, il suo nome significa “Pipistrello della Morte“.
Camazotz è un pipistrellone color grigiastro con corna demoniache (di cui una ammaccata, molto probabilmente da un precedente conflitto) e scaglie affilate su gran parte del corpo. Una delle caratteristiche più inquietanti della bestia è sicuramente il sangue nero e oleoso. Camazotz e la sua specie si sono evoluti all’interno della Terra Cava, e hanno avuto il primo contatto con gli umani attraverso l’antica civiltà dei Maya. La stessa popolazione profetizzò che prima o poi, sarebbe emerso in superfice e avrebbe portato il caos sulla terra, cancellando il sole e facendo precipitare il mondo in un’oscurità eterna. Militari della monarch assieme a Kong riescono a sconfiggere la bestia e a cancellarne la minaccia.
I Piccoli di Camatzotz
Camatzotz è accompagnato da delle sua versioni più piccole, non è del tutto chiaro se siano dei suoi cuccioli o solamente delle sue versioni in miniatura. I “piccoli” di Camazotz assomigliano in quasi tutte le caratteristiche al suo alfa, mancano solamente delle possenti corna.
HELL HAWK
Questi falchi infernali sono presenti all’interno della “casa” di Kong in Godzilla vs Kong. Essi attaccano lo scimmione durante le operazioni di recupero da parte della APEX dell’energia all’interno della terra cava. Sembrano dei vampiri ibridati con dei piccioni, molto stranianti ed inquietanti. Testa di un gufo e corpo da pipistrello in una fusione abominevole.
QUETZALCOATL
Questo Titano dal nome impronunciabile fa parte dei Kaiju degli avamposti del Sud-America. Il nome deriva da una leggenda di un serpente piumato narrata nella zona colombiana. Non si hanno altre informazioni più specifiche a riguardo. Esiste un mostro dallo stesso nome nella serie animata del Godzilla della TriStar e ovviamente il suo nome è anche quello di un famoso pterosauro.
Nella serie animata di Skull Island abbiamo un nuovo grande uccello rapace, potrebbe essere imparentato con il Quetzal, dai personaggi della serie viene appellato con il nome di “Falco”. Si tratta di un volatile in combutta con Kong per la protezione dell’isola del teschio!
RAGNO GIGANTE
Durante la scena iniziale di Godzilla: King of the Monsters, gli scienziati liberano Mothra e per qualche secondo è abbastanza visibile un ragnone sullo sfondo. Sappiamo anche che su Skull Island sono presenti dei mega insettoni come un mega millepiede e grandi formiche!
ANGUIRUS
Inizialmente Anguirus era stato chiamato dalla Toho, per il pubblico angolfono, con il nome di “Angilas”, data la pronuncia del nome in giapponese, successivamente fu cambiato in Anguirus nella versione americana del 1959 di Godzilla Raids Again. L’Anguirus è una creatura simile a un dinosauro quadrupede che mixa le caratteristiche di un Ankylosaurus, uno Styracosaurus e un coccodrillo. Ha diverse corna nella parte superiore della testa e un solo corno simile a un rinoceronte sopra il naso. Troviamo il suo scheletro nella dimora sotterranea di Godzilla nel terzo film della saga.
MECHAGODZILLA
Durante i titoli di coda di Godzilla 2: King of the Monsters, ci vengono “buttati” in faccia degli articoli di giornale che raccontano delle conseguenze della “ri-nascita” dei Titani e in un trafiletto viene riportata una questione interessante. Un fantomatico personaggio di nome De La Rosa propone alla Monarch di creare un organismo organico o meccanizzato per gestire la situazione su Skull Island. L’Isola del Teschio, durante gli eventi di Godzilla II sembra essere tornata in subbuglio, ed essendo una delle zone principali di fuoriuscita dei Kaiju, sembra proprio che serva una difesa importante per contenere eventuali problemi.
Ma dopo la visione di Godzilla vs Kong ci rendiamo conto che il robottone non viene realizzato dalla Monarch ma dall’APEX Cybernetix, un’azienda tecnologica guidata da Walter Simmons il villain umano dell’ultimo film del Monsterverse. Mechagodzilla ha una forte somiglianza con la sua controparte organica. Il robottone cibernetico mette in mostra una serie di placche di metallo sul dorso che ricordano le placche dorsali di Godzilla. I suoi arti anteriori sono considerevolmente più ingombranti e leggermente più lunghi di quelli del vero rettilone con quattro artigli zigodattili sulle mani. I suoi piedi sembrano avere una leggera somiglianza con quelli di Ghidorah, ma il collegamento principale con la nemesi del dinosauro radioattivo è sicuramente il legame neurale che è possibile proprio grazie a dei rimasugli di Ghidorah. La testa di “Kevin” (il terzo capo del drago a tre teste) era stata acquistata dall’eco-terrorista Jonah, nella scena post credit di Godzilla II: King of the Monsters e in Godzilla vs Kong, in qualche modo è finita nelle mandi di Walter Simmons e della sua APEX. Il cranio di Kevin viene utilizzato per creare un collegamento psichico gestito da Ren Serizawa per poter controllare il mecha.
Mechagodzilla attraverso l’energia della terracava diventa un nemico stroaordinario capace di tenere a bada lo stesso Godzilla che, se non fosse stato per l’aiuto di Kong, sarebbe stato sconfitto. La forza di Mechagodzilla deriva principalmente dal suo fiato atomico rosso capace di annientare qualsiasi cosa gli si pari di fronte.
NOZUKI o WARBAT
I Warbat sono dei serpentoni alati presenti all’interno della terracava. Kong ne incontra diversi e uno di questi rischia anche di soffocarlo. Non sono estremamente forti fisicamente ma sono ostici da affrontare. Anche la testa è simile a quella di un serpente, essi possiedono due enormi zanne che sporgono dalla mascella inferiore e hanno delle file di denti aghiformi che sporgono dalle loro bocche. Gli occhi sono di colore verde, con le pupille orizzontali e quasi feline, oltre a possedere una cresta ossea sopra l’occhio, simile a quella dei coccodrilli. Solitamente lo warbat caccia in coppia con il suo partner. Si tratta di una creatura che può essere considerata come un’anguilla con la spina dorsale. L’ispirazione principale è derivata dal clamidosauro australiano.
ARACNIDE DELLA TERRA CAVA
Gli aracnidi della Terra Cava sono probabilmente delle specie native della terra cava. Abitano nelle aperte pianure dell’ecosistema sotterraneo, essi sanno mimetizzarsi benissimo con il suolo. Sono le principali prede dei predatori mostriferi della terra cava. Sembrano ragnoni ma anche crostaceoni e si muovono come fanno i paguri. Il nome originale è Rock Critter ed è stato concepito sulla base di una tartaruga con le gambe lunghe. La sua caratteristica principale sono le imboscate, grazie al fatto che sa perfettamente mimetizzarsi con l’ambiente circostante.
SALAMANDRONE DELLA TERRA CAVA
Le Salamandrone della Terra Cava sono dei grandi rettili molto simili alle lucertole, di colore nero grigiastro per mimetizzarsi con l’ambiente. Possiedono file di spuntoni e osteodermi che coprono la loro schiena, probabilmente come mezzo di difesa da altri predatori all’interno della terra cava. In Godzilla vs Kong ne vediamo una che si divora un’aracnide della terra cava. In molti sostengono che questa specie possa essere un’omaggio da parte del Monsterverse a Minilla. Inizialmente questo salamandrone, in inglese chiamato Scaly Quadruped, doveva apparire enorme, quasi al livello di Godzilla, ma successivamente il regista Adam Wingard lo ridusse di dimensioni e lo concepì come un antenato di Godzilla. Concepito come un mix tra il re dei mostri e un drago di Komodo. I fan del Monsterverse lo hanno rinominato Titano Doug.
L’IMPERATORE
Nel primo teaser trailer de Godzilla X Kong: The New Empire appare un nuovo titano, sembra essere un ominide stile Kong, ma le braccia sono più lunghe e la peluria è diversa. Potrebbe essere una sorta di titano Gigantopithecus?
GRANCHI GIGANTI
I granchi giganti sono delle creature minacciose che abitano le spiagge dell’isola del teschio. Li vediamo apparire per la prima volta nella seria animata Skull Island. Sono predatori nascosti che giacciono sotto cumuli di sabbia in attesa di malcapitati ignari della loro presenza. Si nutrono di creature più piccole di loro come altri crostacei e talvolta umani!
INSETTO ROCCIA CRISTALLO
Si tratta di un’insetto simile a Mothra ma con il corpo cosparso di cristallo e diamanti. Una creatura appartenente alla fauna dell’Isola del Teschio!
IL MOSTRO ALOE
Nella seconda puntata della prima stagione di Skull Island, la serie canonica del monsterverse vediamo questa straordinaria creatura fatta di roccia e Aloe. Appare come una tartaruga con della componente vegetale che le spunta dal carapace in stile pokèmon Bulbasaur. La scena è un grande omaggio alla prima apparizione degli stegosauri nel secondo film della saga di Jurassic Park! Potrebbe essere considerata come una parente della Magma Turtle!
COCCOKAIJU
I coccodrilli dell’isola del teschio sono grossi come orsi, anche un pelo di più e sono aggressivi, ma hanno paura delle cascate e come dare loro torto! Sono agili e feroci con un corpo robusto e un’importante forza! eh si sanno stare anche bipedi!
CANE
Non siamo stati poco fantasiosi sul dare il nome a questo mostro del monsterverse ma a livello di nomenclatura nella serie animata Netflix di Skull Island viene proprio chiamato CANE, il suo nome è proprio DOG. Si tratta un grande cane kaiju che si mostra come una chimera tra un carlino/bull dog e un leone con degli spuntoni sulla schiena. CANE si rende responsabile di uno dei legami uomo-mostro più belli e commoventi dell’intero universo della Warner Bros e Legendary Pictures!
Sempre nella serie animata abbiamo una versione diversa di un esemplare canino, lo chiameremo “erbacane”, sembra un barboncino con sulla schiena dell’erba rossa!
MEGA DODO
Ebbene si nella stravagante isola mostrifera del teschio c’è spazio anche per qualcosa di più “reale”. Infatti nella serie animata de Skull Island ci viene introdotto un esemplare molto grosso di Dodo, per citare il bambino di Jurassic Park: “Sembra un tacchino gigante!”.
PIANTONA CARNIVORA
Non solo la fauna si rende ostile sull’isola del teschio, abbiamo anche grandi piante pericolose, una di questa è una pianta carnivora che cerca di divorarsi la botanica della spedizione di ricerca della prima stagione di Skull Island!
CAMAKAIJU
Tra i principali villain della prima stagione di Skull Island abbiamo dei grossi Camaleonti che danno del filo da torcere a Kong durante una scena flashback. Essi cambiano colore proprio come la loro controparte “reale”
Molte delle informazioni ricavate in questo bestiario, per quanto riguarda le mostruosità apparse in Godzilla vs Kong, sono state ricavate dal libro Godzilla vs Kong One Will Fall The Art of the Ultimate Battle Royale, qui sotto il link affiliato per acquistarlo:
Si ringraziano calorosamente tutte le fonti che hanno permesso a questa enciclopedia mostruosa del Monsterverse di poter nascere, in particolare la fornitissima Gojipedia (http://godzilla.wikia.com).
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Vorrei sapere dove cavolo è il ragno gigante nella scena iniziale di godzilla king of the monsters
È da un ora che cerco di trovarlo e non lo trovo in quella foto