LAMB: Recensione e Spiegazione del finale del nuovo film della A24

Lamb è un film del debuttane Valdimar Johannsson che ti chiede di fidarti dell’incredibile.

di Matteo Berta

C’è troppo silenzio nella vita di Maria e Ingvar, la loro bucolica esistenza viene sovvertita dalla nascita di un agnello, all’interno della loro fattoria, che era stata visitata da un vagante spirito. I due coniugi si innamorano perdutamente del nuovo nascituro, un ibrido uomo-pecora che non sconvolgerà la loro razionalità, ma il loro cuore.

Come si può definire un amore non conosciuto ma capitato?

Il film parla di ciò che siamo nei confronti di ciò che abbiamo sempre desiderato, ma chissà, non nello stesso modo in cui ci si presenta la fortuna. L’accettazione del prodigio è qualcosa che qui sul portale di Monster Movie, non abbiamo trattato con frequenza. Solitamente, l’individuo reagisce di fronte alla diversità, alla mostruosità essenziale o all’aberrazione con stupore e violenza, creando spesso un distacco tra sé e il capro espiatorio (vedasi The Elephant Man – L’insostenibile visibilità del Freak).

the lamb pecora scena film

Quando la tranquillità viene minata dal disordine, l’essere umano dovrebbe reagire, dovrebbe cercare di ristabilire la coerenza iniziale, mentre in questo caso, i protagonisti della storia accettano la situazione e la cavalcano, portandosi dietro benefici e rischi dell’abbracciare l’ignoto. E allora il lavoro dello spettatore diviene quello di decostruire il rapporto coniugale dei due, cercando di capire da dove derivassero le debolezze e i silenzi, apparentemente colmati dall’arrivo del prodigio.

the lamb film coppia protagonista

Il regista Valdimar Johannsson imbastisce una storia dove la natura e i suoi limiti sono centrali per la vicenda. Ambientazioni nordiche e libertà di godere del silenzio sono i tratti caratteristici di questa pellicola. L’uomo accudisce la natura attraverso l’agricoltura, ma è sovrastato dal potere naturale ineluttabile, che viene espresso anche dallo spirito che andrà a condizionare una delle loro pecore gravide.

the lamb film a24 dietro le quinte

La storia ci insegna quanto dobbiamo avere rispetto sia di ciò che comprendiamo e su cui mettiamo le grinfie, ma soprattutto di ciò che non conosciamo e che molto probabilmente non comprenderemo mai. Non ci resta che abbandonarci al cambiamento, così come lo spettatore deve accettare la situazione, pur ponendosi naturali quesiti sulla straordinarietà dei fatti.

La componente onirica è fondamentale in un racconto di questo tipo, sia dal punto di vista diegetico, quando a un certo punto la protagonista sogna dei montoni (direttamente ispirato ad un sogno giovanile del regista: Lamb Dreams), sia come concetto metaforico che esprime un’ambientazione apparentemente fuori dallo spazio tempo che viene sconvolta da un elemento significativo e interpretabile in molteplici modi .

lamb a24 poster del film

Il film è diretto, fotografato e interpretato ottimamente e in modo coerente con il tipo di storia. Nessun elemento sia visivo che acustico è lasciato al caso e si immerge perfettamente in una messa in scena che culla lo spettatore in un racconto straniante, significativo e altamente suggestivo.

In questo film definire un amore non conosciuto è possibile solamente vivendolo e cercando di farsi le domande giuste, cercando di far esplodere le contraddizioni naturali e sovrannaturali della vita.

Ancora una volta la A24 dimostra di saper produrre/selezionare film di grandissima qualità, facendosi portatrice di valori autoriali altissimi e storie di grande suggestione. Se dovessi fare un paragone considererei questo film una storia alla Pelican Blood, con un punto di vista alla Robert Eggers.


Spiegazione del finale del film

Allerta Spoiler, da qui in poi, si possono trovare descrizioni dettagliate rivelatrici di tutto il film!

Maria e Ingvar sembrano aver trovato un certo equilibrio nella loro vita. All’inizio del film notiamo come entrambi cerchino di sopravvivere all’interno di un’esistenza che li costringe a una vita fatta di solitudine e un’infinità di non detti tra di loro, tra cui il tradimento di Maria consumato con il fratello di Ingvar.

L’arrivo inaspettato di Ada, il loro “figlio” meta-umano nato da pecora dopo il passaggio di uno spirito della montagna, cambia la loro vita e come la stessa Maria dice in una delle sequenze finali del film, “Ada è un nuovo inizio“, ma dentro di sé, la neo-mamma sa che quel figlio/a non le appartiene, ma fa di tutto per essere una buona madre, anche fin troppo possessiva, dal momento che si trova ad uccidere la madre naturale di Ada, di nascosto da Ingvar.

Quando tutto procede per il meglio, Ingvar viene ucciso da un colpo di fucile scoccato dall’Uomo Ariete. Questo nuovo meta-umano che si presenta in un momento di solitudine di Ingvar e Ada, è la rappresentazione in carne e ossa (e corna) dello spirito della Natura che aveva ingravidato la madre di Ada.

uomo ariete lamb

L’Uomo Ariete rappresenta la Natura, che decide di riprendersi ciò che le spetta, nonostante l’uomo la sfrutti di continuo. Maria e Ingvar sono agricoltori e allevatori che si occupano della fattoria e plasmano la loro attività non solo per la sussistenza ma anche al loro volere. All’inizio del film si nota come considerino come semplice “fatturato” l’aumento di ovini nel loro allevamento e Maria non ci pensa due volte a sbarazzarsi della vera madre di Ada per potersi tenere il nascituro/a. L’Uomo Ariete si sbarazza a sua volta di suo marito, compiendo un trapasso catartico naturale che riporta equilibrio.

Maria, pur nel dolore, nell’ultima scena del film… sospira.

È, dopotutto, un nuovo inizio per lei.

Se preferite una spiegazione video del finale di questo film di seguito vi lasciamo il contenuto dedicato del nostro Matteo.

3 commenti Aggiungi il tuo

  1. The Butcher ha detto:

    Un film che vorrei assolutamente vedere e che mi ha affascinato soprattutto per via della sua bizzarra ma coraggiosa idea. Spero di recuperarlo.

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