PIANTE MOSTRUOSE – Elenco di film con creature vegetali

Spine, parassiti, fiori carnivori e frutti velenosi: ecco a voi il terrore green al cinema.

di Alessandro Sivieri

Va bene lo Xenomorfo bavoso, va bene il licantropo imbufalito, ma volete mettere un carciofo mangiatore di uomini o un nugolo di rampicanti assassini? Siamo abituati ad avere a che fare con versioni distorte di mammiferi, rettili, insetti e uccelli, ma per nostra fortuna anche il cinema horror ha il pollice verde. Da La Cosa da un altro mondo a E venne il giorno, i film ci hanno dimostrato che se a un vegetale girano le scatole, è meglio trovarsi un lanciafiamme o seppellirsi più in basso delle sue radici.

Muro di mattoni Texture
Edera rampicante parallax

Da millenni condividiamo il pianeta con legioni di piante e, nonostante la lunga convivenza, ci sono parecchie cose che possono insegnarci. Diverse da noi, modulari, adattabili. Spesso la loro parte più interessante è sotto la terra e il loro apparente immobilismo nasconde una frenetica attività. Sarà per la loro aura così “aliena” e imperscrutabile che il Cinema ha deciso di donargli una fiorente nicchia, dove sono le verdure a cibarsi di noi. Quindi, la prossima volta che vi fate un’insalata, chiedetele scusa in via preventiva. Partiamo con il listone di mostri ortofrutticoli.


JUMANJI

(1995)

Jumanji scena piante carnivore

Crescono più in fretta del bambù. Stai attento, non ti mollan più!

Tra le decine di caselle disgraziate del Jumanji, c’è quella che evoca un gruppo aggressivo di piante carnivore nella casa del malcapitato. Nella giungla dovrai stare, è vero, ma c’è anche la possibilità che sia la giungla a trasferirsi nel tuo salotto. Robin Williams e i giovani protagonisti sono obbligati a vedersela con rampicanti dopati, bulbi giganti affamati e fiori che sparano aculei avvelenati. Meglio finire in fretta il gioco, perché non è prevista la casella del diserbante.


BATMAN & ROBIN

(1997)

Uma Thurman Poison Ivy

A lungo si sono decantati i disastri del secondo film di Joel Schumacher dedicato all’Uomo Pipistrello. Bane ridotto a un imbecille, le freddure di Mr. Freeze, i bat-capezzoli e la bat-carta di credito per le spese di emergenza. Ma tra i villain è spuntata anche la sensuale Uma Thurman, nei verdastri panni di Poison Ivy. Un personaggio borderline, poiché si tratta di una persona normale che viene contaminata da veleni e da sostanze chimiche, sviluppando un profondo legame con la natura. Ecco che la ricercatrice Pamela Isley subisce una parziale mutazione e diventa Poison Ivy, inserendosi con grazia nel roster di cattivi caricaturali del film. Perlomeno ha una pettinatura memorabile ed è decisa a colonizzare il mondo con una masnada di mostri plantoidi, che considera i propri figli.


ROVINE

(2008)

Rovine Ruins film 2008

Attenti ad aggirarvi in posti abbandonati da un sacco di tempo, potreste trovare le peggiori bestiacce. O dei viticci assetati di sangue. In questo horror di Carter Smith, due incaute coppie di fidanzati si godono le vacanze in Messico, finché non capitano sulla cima di una antica piramide Maya. Essa è avvolta da piante piuttosto letali, il cui scopo è divorare esseri umani ed espandersi in ogni dove. Se l’edera vi dava fastidio, la vegetazione di queste rovine vi darà gli incubi: cresce velocemente, si infila nelle vostre ferite mentre schiacciate un pisolino ed è pure in grado di adattarsi per imitare la vostra voce. Addio Messico, era meglio starsene a Rimini.


LA COSA DA UN ALTRO MONDO

(1951)

La cosa da un altro mondo James Arness

Tratto da un racconto di John W. Campbell, è da un certo punto di vista l’antenato de La Cosa di Carpenter. Siamo sempre in una stazione di ricerca ubicata in Antartide, ma allo viscido mutaforma concepito da Rob Bottin si sostituisce una sorta di Frankenstein alieno, un vegetale bipede e grosso quanto un armadio, che fa strage dei protagonisti. È un emofago, ovvero si nutre del nostro sangue, e si riproduce grazie a delle colture di baccelli, che a prima vista fanno venire voglia di una bella pasta e fagioli. Mostrone impersonato da James Arness con le mani piene di spine, produzione di Howard Hawks. Cosa chiedere di più? Il contorno di stagione non lascia spazio per una bistecca.


A MONSTER CALLS

(2016)

Monster Calls albero mostruoso

Perché un albero mostruoso non può fare l’assistente sociale? Sette minuti dopo la mezzanotte, diretto da J. A. Bayona, parte dal dramma di Connor, un bambino che sta perdendo la madre, malata di cancro terminale. La sua vita va a rotoli e l’unico sfogo che gli rimane è il disegno. Una notte riceva la visita di un gigante legnoso, doppiato da Liam Neeson, che racconterà tre storie al ragazzo e lo aiuterà a superare il periodo difficile. L’essere ha un lato spaventoso ma sotto la corteccia batte un cuore. La sua saggezza ha delle sfumature paterne.


IL SIGNORE DEGLI ANELLI

(2001 – 2003)

Ent pastori degli alberi Signore degli anelli

La mitologia di J. R. R. Tolkien ha illuminato il grande schermo grazie alla trilogia di Peter Jackson, che ha ridefinito il concetto di epica fantasy su pellicola. A partire da elfi, nani e orchi prendono vita altre tipologie di entità fatate, alcune dalle sembianze bizzarre. Parliamo di Barbalbero e degli Ent, i pastori degli alberi che dimorano nell’antica foresta di Fangorn. Esseri longevi, fisicamente forti e dotati di una mirabile saggezza. Hanno la pelle di corteccia e i loro tratti somatici variano in base agli alberi che custodiscono.

Ucorni Signore degli Anelli artwork

Insieme a loro vi sono gli Ucorni, piante semoventi e dalla natura ben più sinistra. Non ci credete? Chiedetelo alle armate di Saruman! Per saperne di più, consultate il nostro Bestiario del Signore degli Anelli!


GODZILLA CONTRO BIOLLANTE

(1989)

Biollante mostro contro Godzilla

Nel nostro Bestiario del Monsterverse, dedicato alle creature della Legendary, appare ogni genere di Kaiju, ma Biollante è un caso a parte. Scontratosi con Godzilla in un film del 1989, è una versione geneticamente modificata del Re dei Mostri. Pare che il suo DNA comprenda i geni di una rosa e quelli di una donna, nella fattispecie la defunta figlia del botanico Genshiro Shiragami. L’idea di Biollante fu concepita da un dentista per un concorso di scrittura, in modo da dare un sequel a Il ritorno di Godzilla. La Toho impiegò diversi professionisti di effetti speciali per dare vita al mostro, ma la creazione della marionetta non fu facile. Che dire, un mostro fiorito oversize!


LA PICCOLA BOTTEGA DEGLI ORRORI

(1986)

Piccola Bottega Orrori pianta gigante

Ecco la stagione del raccolto! Little Shop of Horrors di Frank Oz presenta uno dei casi più emblematici di piante carnivore. Intrecciando orrore, commedia e una struttura da musical, parla di un negozio di fiori in crisi che decide di esporre una pianta sconosciuta, nella speranza di rifarsi una clientela. Il vegetale è stato comprato da un rivenditore cinese durante un’eclissi, e si rivela ben presto una bestia carnivora parlante. Roba da farvi sballare i cloroplasti. L’essere, costruito con una gran quantità di dettagli, è assetato di sangue e i gestori decidono di continuare a nutrirlo per non compromettere gli affari della bottega. Alla fine si rivelerà essere un alieno con intenti colonizzatori. Ne esiste una versione del 1960, con la produzione di Roger Corman e un giovane Jack Nicholson tra gli interpreti. Allora, a quando la gita in giardineria?


HARRY POTTER

(2001 – 2011)

Harry Potter urlo dei protagonisti

La scuola di magia e stregoneria di Hogwarts non è certo un luogo sicuro e il giovane Harry (Daniel Radcliffe) lo sa benissimo. Nato dalla penna di J. K. Rowling, ha trascorso otto film a cacciarsi nei guai e a prendersi a schiaffoni con bande di Mangiamorte. Gli scagnozzi del perfido Voldemort non costituiscono l’unico pericolo: il Mondo della Magia pullula di creature poco rassicuranti. Iniziamo con la fastidiosa Mandragola, una piantina umanoide che avrete la facoltà di maneggiare durante le lezioni di Erbologia. La sua radice ricorda un neonato alquanto brutto e il suo pianto è in grado di uccidere. Si usa per fabbricare antidoti. Per la barba di Merlino, cari studenti, ricordatevi di coprirvi le orecchie!

Mandragola Ron Weasley

Passiamo poi al Platano Picchiatore, albero del cortile di Hogwarts che percuote chiunque gli capiti a tiro. È il responsabile della distruzione della Ford Anglia volante dell’indigente famiglia Weasley. Codesta pianta può essere immobilizzata premendo un nodo in mezzo alle sue radici e nasconde l’ingresso della misteriosa Stamberga Strillante. Tremate, boscaioli, abbiamo il Muhammad Ali delle foreste.

Platano Picchiatore Harry Potter

Torniamo dentro il castello, per la precisione nei sotterranei: tra gli ostacoli che bloccano ogni accesso alla Pietra Filosofale, troviamo il micidiale Tranello del Diavolo, capace di comprimere e soffocare qualunque cosa capiti tra i suoi tentacoli. Ama gli ambienti scuri e umidi. L’unico modo per sconfiggerlo, oltre a muoversi il meno possibile, è usare una fonte di calore intenso come il fuoco.

Tranello del Diavolo Harry Potter

La porzione potteriana di questa lista si esaurisce qui, ma potete trovare le info su tutte le altre creature magiche nel nostro Bestiario dedicato!


LADY IN THE WATER

(2006)

Scrunt lady in the water

Uno dei film meno ricordati di M. Night Shyamalan, che sconfina nelle terre del fantasy. L’ispirazione proviene da una fiaba che il regista de Il sesto senso aveva scritto per raccontarla ai figli. Cleveland (Paul Giamatti), l’inquilino di un condominio, trova una ninfa nella piscina comune. La ragazza misteriosa si chiama Story (Bryce Dallas Howard) ed è una creatura acquatica proveniente dal Mondo azzurro. Suo mortale nemico è lo Scrunt, una belva lupesca dal manto erboso. È molto difficile da individuare, ma i suoi occhi rossi possono essere visti attraverso uno specchio. Le sue zanne sono velenose. Se dirgli “Cuccia!” non serve a fermarlo, provate ad annaffiarlo.


ANNIHILATION

(2018)

Annihilation Annientamento alberi persone

Abbiamo già parlato della seconda opera di Alex Garland, che dopo l’ottimo Ex Machina si è buttato anima e corpo nell’adattamento della Trilogia dell’Area X di Jeff VanderMeer. Il risultato è Annientamento, un trip con una Natalie Portman un pochino svanita che si aggira in un territorio contaminato da forze sconosciute. L’influsso extraterrestre è in grado di distorcere lo spazio e il tempo, oltre a mescolare il DNA degli esseri viventi, dando vita a ibridi mostruosi. Il film è ricco di predatori mutanti e di una sinistra vegetazione che assorbe i corpi altrui. A un certo punto le persone morte iniziano a diventare dei cespugli fioriti. Tirando le somme, ci sono casi in cui la comunione con Madre Natura si fa un po’ estrema.


GUARDIANI DELLA GALASSIA

(2014)

Groot Guardiani della Galassia

La risposta a tutte le domande della vita è “Io sono Groot”. La sgangherata banda dei Guardiani della Galassia fa il suo trionfale ingresso nell’Universo Marvel (quello filmico, per intenderci) grazie al talento di James Gunn nel gestire i personaggi freak. Tra i protagonisti troviamo Groot, alieno plantoide che comunica ripetendo il proprio nome (e a quanto pare Vin Diesel si è impegnato per variare i toni nella fase di doppiaggio). Fa coppia con il bellicoso procione Rocket e dispone di ottime capacità rigenerative, oltre a una forza notevole. Nel primo film si sacrifica per proteggere i suoi amici e nelle pellicole successive nasce un secondo Groot da un rametto superstite. In questo modo possiamo ammirarlo nella sua fase infantile e adolescenziale. Troverete maggiori dettagli nel nostro Bestiario della Marvel!


SWAMP THING

(1982)

Swamp Thing mostro della palude

Dimenticate la recente serie su Amazon, stiamo parlando de Il mostro della palude, scritto e diretto da Wes Craven e basato ovviamente sui fumetti. Come nella miglior tradizione, si parte con uno scienziato che finisce male: il dottor Alec Holland (Dick Durock) rimane vittima di un’esplosione che lo trasforma in una creatura metà umana e metà vegetale, donandogli delle facoltà straordinarie. Non lasciatevi ingannare dalla melma: il mostro possiede un animo gentile, insieme a dei tratti da anfibio che fanno capolino in questo design.


POLTERGEIST

(1982)

Poltergeist albero vivente

Diretto da Tobe Hooper e prodotto da Steven Spielberg, Poltergeist è un caposaldo degli anni ’80. Omaggiato in una pletora di opere successive, questo film è un festival di effetti speciali e di infestazioni domestiche che giocano con il concetto di paranormale. Tra clown posseduti e televisioni impazzite, arriva anche un albero stregato che rapisce le persone dal proprio letto. Ok, è giusto che la natura si riprenda i propri spazi, ma qui si esagera. Qualcuno metta in salvo quei preziosi giocattoli di Star Wars nell’inquadratura!


LA CASA

(1981)

Stupro degli alberi La Casa

Sono stati spesi torrenti di parole sulla trilogia Evil Dead di quel giocherellone di Sam Raimi. Il presupposto è semplice: un gruppo di ragazzi si rifugia in una baita nei boschi e scatena involontariamente delle forze arcane. Demoni ultraviolenti e libri maledetti vanno a braccetto con dei rami posseduti che violentano una delle ragazze. La sequenza è rimasta nella memoria collettiva e ne abbiamo parlato nella nostra rubrica Sesso mostruoso. La scena è presente anche nel remake di Fede Alvarez. Cosa c’è di peggio di un albero parlante? Un albero stupratore


IL MAGO DI OZ

(1939)

Alberi di Mele Mago di Oz

Ci sono parecchi elementi grotteschi ne Il mago di Oz di Victor Fleming, ispirato al romanzo Il meraviglioso mago di Oz. La piccola Dorothy (Judy Garland) viene trasportata da un tornado in un mondo magico, dove fa amicizia con alcuni esseri che la accompagneranno durante il suo viaggio: lo spaventapasseri, il leone codardo e l’uomo di latta. Tra le peripezie del gruppo c’è l’incontro ravvicinato con degli alberi di mele, che si rivelano piuttosto possessivi. Dorothy cerca di prendere dei frutti e viene salvata dallo spaventapasseri poco prima che i vegetali la usino come punching ball. D’altronde vi fareste mai rubare un’appendice da una ragazzina rompiballe senza che volino schiaffoni?


MAN-THING

(2005)

Man Thing natura terrore film

L’Uomo Cosa è un antieroe della Marvel che presenta varie somiglianze con Swamp Thing, sia a livello estetico che nelle sue origini. Ne è stato tratto un film nel 2005, dove il nerboruto plantoide si diverte a squartare adolescenti. Nelle carcasse delle sue vittime cresce della vegetazione a tempo record. Si scoprirà in seguito che Man-Thing è in realtà un ex-biochimico ucciso da degli spietati imprenditori petroliferi. Pur con metodi brutali, l’essere è deciso a preservare il suo habitat.


VIAGGIO AL CENTRO DELLA TERRA

(2008)

Viaggio al centro della Terra pianta carnivora

Quando molte pellicole puntavano sul 3D e Brendan Fraser era ancora un bellone autoironico, usciva una versione molto teen di Viaggio al centro della Terra. Fraser è un vulcanologo che si imbarca in una spedizione scientifica nelle viscere del sottosuolo, accompagnato da due ragazzi. La squadra improvvisata si imbatte in creature primitive e osserva fenomeni peculiari. Peccato che nel menù vi siano anche delle piante carnivore, che tentano di divorare la giovane Hannah (Anita Briem). L’intervento di Fraser le lascia a bocca asciutta. Questi esemplari hanno un’affinità estetica con la comune Dionaea muscipula, ovviamente in taglia extralarge.


MARTE, DIO DELLA GUERRA

(1962)

Carlo Rambaldi pianta carnivora

Siamo ai tempi dei peplum all’italiana, con tutta la pacchianaggine del caso. In questa pellicola di Marcello Baldi, il possente dio Marte (Roger Browne) è determinato a conquistare l’amore della bella Dafne e viene spogliato dei suoi poteri dal padre Giove. Iniziano mille peripezie di stampo mitologico, sorrette da scenografie fantasiose e da uno script puerile. Sul resto spicca un gigantesco fiore carnivoro, realizzato dal maestro Carlo Rambaldi (esatto, il creatore di E.T. e Alien). Un uso accorto di luci e ombre contribuisce a renderlo minaccioso. 


IL MISTERO DI SLEEPY HOLLOW

(1999)

Albero dei morti Sleepy Hollow

Tim Burton ci porta le gotico sfrenato con una pellicola di culto, ispirata a La Leggenda di Sleepy Hollow di Washington Irving. Siamo all’inizio di un nuovo secolo, l’Ottocento, e in uno sperduto villaggio del Nuovo Mondo imperversa un cavaliere senza testa che decapita allegramente i valligiani. A investigare sul caso viene spedito il detective di città Ichabod Crane (Johnny Depp), che crede nella ragione e nel metodo scientifico. Scenari lugubri si susseguono, fino a portarci dinanzi al covo del cavaliere: l’Albero dei Morti, che riceve in tributo le teste mozzate dal demone e ne custodisce l’essenza all’interno delle sue radici. Non certo la soluzione abitativa più comoda, ma per un omicida stregato va più che bene.


L’ALBERO DEL MALE

(1990)

The Guardian L'albero del male

William Friedkin, entrato nella storia dell’horror con L’esorcista, ritorna al filone demoniaco, questa volta in salsa più pagana. Una coppia assume una governante per badare al giovane rampollo, ma la novella babysitter si rivela in realtà un druido, intenzionato a sacrificare il sangue innocente del bambino a un demone che vive dentro un albero. Al netto dei presupposti, in verità interessanti, questo The Guardian si è rivelato un flop finanziario e un tonfo per la critica. Memorabile il conturbante fascino di Jenny Seagrove, insieme alle fattezze dell’albero demoniaco, con la corteccia costellata di volti infantili e la tendenza a emettere fiotti di sangue umano.


Germoglio pianta carnivora parallax
Effetto parallax pianta carnivora adulta

Trascorsa questa abbondante stagione del raccolto, ci siamo accorti di essere noi quelli commestibili. Ce n’è per tutti i gusti tra arbusti indemoniati e boccioli poco raccomandabili, cosa che avrà spinto alcuni di voi a scegliere un prato artificiale per percorrere il vialetto sani e salvi quando tornate dal lavoro. Che lezione abbiamo imparato? In primis che bisogna scegliere con attenzione gli inquilini del poggiolo. La seconda deriva da Darwin e ci spiega che a sopravvivere è l’organismo in grado di adattarsi. E in questo, sappiatelo, i vegetali ne sanno una più del diavolo. Vi lasciamo a una sessione di wrestling con il vaso dei ficus

 

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