INDIANA JONES 5: Tutto quello che devi sapere sul nuovo film della Disney

Indiana Jones V sarà l’ultimo capitolo della saga della LucasFilm e verrà diretto da James Mangold.

di Matteo Berta e Alessandro Sivieri

Indiana Jones logo del film Disney

La Disney, durante il suo Investor Day 2020, ha annunciato una valanga di contenuti esclusivi in arrivo per la piattaforma Disney+, con l’aggiunta della sezione Star, dedicata alle produzioni per un pubblico adulto (vedrà la luce nel febbraio del 2021). Gli annunci principali hanno riguardato i brand disneyani più fruttuosi, ovvero la Marvel e la saga di Star Wars. Una serie dedicata a Loki, dio del caos, l’attesa accoppiata The Falcon and the Winter Soldier, una decina di produzioni dedicate al brand di Guerre Stellari, che vanno a espandere le basi gettate dall’acclamata The Mandalorian (in particolare una serie dedicata ad Ahsoka e il super atteso show dedicato a Obi-Wan-Kenobi) e diversi titoli legati alle produzioni animate Disney/Pixar (per esempio Lightyear, legato a Toy Story). Nel precedente articolo abbiamo parlato della notizia mostrifera più rilevante per noi, ovvero l’annuncio della serie televisiva dedicata al brand di Alien: ALIEN: LA SERIE TV – Tutto quello che sappiamo sulla produzione Disney. In mezzo a tutto quel calderone, è quasi passata inosservata la conferma della produzione di una delle proprietà più importanti della Disney, non ancora sfruttata: quella di Indiana Jones.

George Lucas Guerre stellari e saga Indiana Jones

Qualche mese fa ci siamo divertiti a fare delle ipotesi su quale potesse essere il successore di Steven Spielberg nella cabina di regia del prossimo film dedicato all’archeologo più famoso del cinema: J.J. Abrams dirigerà Indiana Jones? La risposta è NO, infatti ha avuto una conferma il rumor più insistente, ovvero l’affidamento del progetto a James Mangold (Ford vs Ferrari, Logan). Kathleen Kennedy (la direttrice della LucasFilm) e suo marito Frank Marshall (storico produttore di Spielberg) hanno dichiarato che la pellicola uscirà nel 2022 e, cosa molto importante, Harrison Ford non sarà sostituito nel ruolo di Indiana Jones. Anche in quel caso, negli anni passati ci eravamo divertiti a fare il toto-cast del prossimo interprete di Indy (Audizioni per Indiana Jones!).

Di seguito le parole di Frank Marshall:

Siamo al lavoro sullo script. Ci sarà un solo Indiana Jones e sempre sarà Harrison Ford. Io e James Mangold ci emozioniamo con le grandi storie e lo è sicuramente un film come Le Mans ’66 . I personaggi e le storie sono fondamentali. Sono molto curioso di scoprire cosa elaborerà James. Non ho ancora letto lo script e quindi non posso dire altro.

Prima di elaborare il futuro della saga, occorre fare un piccolo ripasso di storia, per capire come si è arrivati a James Mangold.

Il 30 ottobre 2012, la casa di produzione di Topolino si accaparrò la LucasFilm per un totale di 4,05 miliardi di cucuzze e il mondo intero degli appassionati della pop culture si fermò a riflettere sull’accaduto, ma non si ebbe molto tempo per metabolizzare la notizia, perché di lì a pochi istanti venne anche annunciata una nuova trilogia di Star Wars. Per i primi anni di dominio incontrastato della Disney, le reazioni “di pancia” alle ultime produzioni starwarsiane sono state altalenanti. Spesso la fanbase galattica se l’è presa con i registi di turno fino a placarsi con The Mandalorian, che ha accontentato un po’ tutti.

The Mandalorian Pedro Pascal Disney

Dopo un iniziale inebriamento collettivo per il settimo capitolo della saga, i capri espiatori di cui chiedere la testa sono diventati, in ordine per “odio”: Rian Johnson, Kathleen Kennedy e la new entry J.J. Abrams dopo le lacune scritturali presenti in Episodio IX. Proprio quest’ultimo cineasta citato, oltre a essersi beccato una valanga di letame, è stato considerato come uno dei più probabili eredi di Steven Spielberg (nonostante Colin Trevorrow ci provi in tutti i modi, a nostro parere senza riuscirci). In particolare l’ultima pellicola della saga di Guerre Stellari ha ricordato molte trovate registiche e narrative legate all’archeologo più famoso del grande schermo… e qui torniamo a Indy.

Indiana Jones 5 Abrams

Solamente in pochi si erano domandati del futuro della saga d’avventura più celebre del Cinema, perché ovviamente Bob Iger (CEO della Disney) non poteva farsi sfuggire la possibilità di spremere anche il nostro Indy. Dal 2012 in poi i rumor su un ipotetico reboot si fecero più insistenti, fino a quando, nel 2014, cominciarono a circolare voci sempre più ufficiose sulla possibilità di un riavvio della saga di Indiana Jones già in cantiere. In molti riportarono il fatto che Harrison Ford non fosse coinvolto, ma ai piani alti si stava pensando a un inserimento, di prepotenza, di Chris Pratt come erede del pesante ruolo.

Chris Pratt Indiana Jones

Nel giro di una manciata di mesi, la Disney annunciò di voler proseguire la saga e che avrebbe portato a bordo Spielberg insieme a Jonathan Kasdan, figlio del più celebre Lawrence. Dopo l’analisi di alcune bozze, lo script del giovane sceneggiatore venne scartato e la Kennedy cercò, come successo per Star Wars, di imbarcare il padre di Jonathan, che rifiutò. Allora si tornò alle origini, rimettendo in campo lo sceneggiatore originale di Indiana Jones, nonché uno dei collaboratori più importanti di Spielberg, ovvero David Koepp.

Quando tutto sembrava andare per il verso giusto, lo stesso Steven Spielberg confermò la fine della pre-produzione e il ritorno di Harrison Ford a ricoprire il suo ruolo. Cominciò un periodo “strano” dove il regista di Cincinnati continuava ad aggiungere film da realizzare prima di mettersi al lavoro con Indy, fino alla doccia fredda di qualche mese fa. Steven Spielberg ha abbandonato la regia del sequel. L’ultimo capitolo della telenovela si è concluso con la conferma ufficiale (ma ci sentiamo di dirlo a bassa voce) di Mangold alla regia e alla sceneggiatura, e l’inizio delle riprese in primavera 2021.

Indy teschio di cristallo

Un’altra incognita che si rivelerà cruciale per la storia è: quale MacGuffin inseguirà il nostro archeologo? I vecchi episodi hanno già coperto le principali reliquie abramitiche, come il Santo Graal e l’Arca dell’Alleanza. Aggiungiamoci le pietre sacre de Il tempio maledetto e il teschio di cristallo di Indiana Jones 4, che ha rappresentato una virata verso il genere sci-fi mal digerita da alcuni fan. Proviamo a ipotizzare dei reperti degni di interesse: la casa editrice Dark Horse aveva pubblicato un fumetto dove Indy si riuniva al padre Henry Jones Sr. per trovare la Lancia del destino, che secondo il mito venne usata per trafiggere il costato di Gesù Cristo. Un oggetto mistico che riporterebbe la saga in linea con i primi capitoli.

Fumetto Indiana Jones e la lancia del destino

Anche i videogiochi forniscono degli ottimi spunti per una caccia al tesoro memorabile: l’avventura grafica Indiana Jones and the Fate of Atlantis, dove Indy partiva in cerca del continente perduto, tentando ancora una volta di battere i nazisti sul tempo. Aggiornando la trama in base all’età del protagonista, Atlantide può essere una bella sfida, così come La Macchina Infernale, titolo realizzato per PC e PlayStation, impostato sullo stile di Tomb Raider. Oltre a sezioni platform ed enigmi ambientali, aveva una storia parecchio articolata e una varietà di location enorme, forse troppo per un solo film. Tra i boss di fine livello segnaliamo il serpentone Quetzalcoatl, venerato dagli Aztechi!

Indiana Jones e la macchina infernale videogame

Negli anni il Web si è sbizzarrito con le teorie, tirando in ballo la Fonte della giovinezza (dagli effetti un pelino simili a quelli del Graal) e perfino l’Arca di Noè, un artefatto di dimensioni ingombranti per gli standard del franchise. Udite udite, si è parlato inoltre del martello di Thor, ma dubitiamo che un oggetto già reso iconico dalla Marvel possa finire tra le mani di Indy. E se fosse qualcosa di cartaceo, come le pagine mancanti del misterioso Manoscritto Voynich o il libro infernale Necronomicon? Ad Ash Williams NON piace questo elemento! Per sbarcare in terre britanniche ci infiliamo pure Excalibur, spada magica di Re Artù, e la Pietra Filosofale, già vista nella saga di Harry Potter!

Indiana Jones arca di noè

Oltre a una scintilla capace di animare lo script, è necessario trovare un modo per rendere credibile un Harrison Ford di 80 anni, nel caso venisse coinvolto in quelle scene action che non sono mai mancate nella saga. Che assuma un ruolo più affine a quello di Sean Connery ne L’ultima crociata, affiancando un giovane erede, diverso da Shia LaBeouf? Non vorremmo certo ritrovarci con I predatori dell’anca perduta! Quali che siano le soluzioni scritturali e le scelte di casting, ci auguriamo che i grandi nomi  della produzione si stabilizzino nei rispettivi ruoli, senza che ulteriori ripensamenti sconvolgano il processo creativo. Fortuna e gloria, ragazzi… fortuna e gloria.

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